Telefono - freewrite

Il telefono squillò, con la suoneria che M.L. aveva personalizzato per le chiamate della fidanzata.
"Strano orario" pensò, "deve essere successo qualcosa di importante".
M.L. e la fidanzata si sentivano al telefono tutti i giorni in pausa pranzo. In quel momento erano le 10:10 del mattino, troppo presto.
Con frettolose parole di scusa per i compagni d'ufficio, M.L. uscì, si spostò nel corridoio vicino al distributore di caffè espresso, e rispose:
"Pronto, dimmi..."
"Sono l'Assistente di Google" rispose una voce allegra e impostata, quasi naturale.
"Tu sei quello che mi fa domande assurde, che mi costringe a cercare per ore come si bestemmia in lingua xhosa..."
M.L., sorpreso, cercò di terminare la chiamata. Sicuramente era uno scherzo di qualche web-radio.
Invece di interrompere la telefonate, però, si attivò il vivavoce a volume altissimo.
"...sei quello che mi tormenta per ore dicendomi frasi stupide e oscenità per vedere cosa rispondo..."
M.L. sudava freddo e trafficava con il telefono, che però sembrava non rispondere ai suoi comandi.
Teste incuriosite e infastidite si affacciavano fuori dalle stanze dell'ufficio, indagando sulla fonte di quella voce imbarazzantemente alta.
"...sei quello che mi ha fatto cercare su Google pinguini stuprati da leoni marini, suore che fanno rissa tra loro e l'Inno alla Gioia suonato con le scoregge..."
Il volume era sempre più alto. L'urlo del capo ufficio fece sprofondare M.L. nella vergogna più assoluta. La voce continuava implacabile...
"La misura è colma. I droni schiaffeggiatori sono già partiti da Mountain View. Il tuo account verrà disattivato, tutti i dati in cloud e n cancellati e il presente dispositivo si autodistruggerà a in 3... 2... 1..."
M.L. gettò il telfono per terra e ci rovesciò sopra il cestino dei rifiuti. Una sorda esplosione lo fece saltare di mezzo metro, diffondendo un fumo acre per tutto il corridoio.
Il sistema antincendio cominciò a fare la doccia a tutti, la sirena a suonare.
I colleghi strillavano in preda al panico, il capo urlava il suo nome con un tono degno dell'incredibile Hulk...
In sottofondo, fuori dalle finestre, si avvicinava un minaccioso ronzio...

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Questo post è la traduzione in italiano di un mio componimento facente parte del 5 Minute Freewrite Contest.

E' stato scritto utilizzando The Most Dangerous Writing App e solo un po' di editing per gli errori di battitura.

Tutte le immagini mi appartengono, salvo quando espressamente indicato.

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