Utilizzato da ISIS, questo è il destino di Bitcoin in futuro

Utilizzato da ISIS, questo è il destino di Bitcoin in futuro

Dalla sua comparsa nel 2009, Bitcoin riceve spesso commenti negativi. La sua natura anonima rende la valuta virtuale familiare con la frode, il riciclaggio di denaro sporco e altre attività criminali.

Infatti, la criptovaluta più popolare viene spesso utilizzata anche dai terroristi. ISIS è uno dei suoi utenti.

Lo ha affermato Marshall Billingslea, presidente del Financial Action Task Force (FATF), un'istituzione che si concentra sulla lotta alle attività di riciclaggio di denaro. Secondo lui, l'ISIS ha usato Bitcoin e altre criptovalute per finanziare il terrorismo in Siria.

In realtà, queste attività non si verificano solo in Siria. Alla fine dell'anno scorso, una donna di New York, negli Stati Uniti, è stata arrestata dopo aver fatto riciclaggio di denaro attraverso questa moneta virtuale e inviato denaro per aiutare ISIS.

Si dice che una donna di nome Zoobia Shahnaz abbia preso in prestito un prestito illegale di 85 mila dollari o un valore di 1,15 miliardi di IDR in quel momento. Il denaro è usato per comprare Bitcoin online.

Allo stato attuale, i governi di vari paesi hanno effettivamente dedicato particolare attenzione al Bitcoin e ad altre criptovalute, così come alla tecnologia blockchain che ne è alla base. La Corea del Sud e la Cina, ad esempio, hanno iniziato a regolare legalmente le valute virtuali.

Il piano, FATF, stabilirà la regola in ottobre, come citato da Forbes, sabato (22/09/2018). È interessante aspettare come questi standard possano regolare Bitcoin e altre criptovalute in tutto il mondo.