Meglio ricordarlo: Billions è una delle migliori serie su piazza
Ci sono serie che non sono da tutti, Billions è una di queste.
A differenza di altre serie complesse che sembrano essere poco intellegibili ai più a causa di un'affannosa e spesso riuscita ricerca di un prodotto soprattutto artistico, in Billions la difficoltà spesso nasce dal ritmo forsennato di dialoghi e storie narrate, al quale si aggiunge un grado elevatissimo di complessità che concerne l'utilizzo di vocaboli e dinamiche tipiche di un mondo non sempre alla portata di tutti.
La serie con protagonisti i giganteschi Damien Lewis e Paul Giamatti scatena tutta la sua potenza raccontando la storia di Chuck Rhoades e Bobby Axelrod calandola totalmente nel contesto nella quale essa si svolge ovvero il mondo della finanza e di Wall Street.
Siamo nella grande Mela, motore del mondo, frenetico, energico, frizzante ma anche fatto di regole non scritte e regole da aggirare, di sottoboschi e strette di mano, di tradimenti e tetri giochi di potere.
E' l'America bellezza! Quella dove ogni cosa è possibile e dove ricchi magnati detengono il vero potere, economico, politico e legislativo.
E' la terrà delle opportunità ma anche dei fallimenti.
E' il luogo dove tutto è possibile e dove tutto è tremendamente controllato da burocrati come Rhoades o da oligarchi come Axe.
Per una stagione, la quarta, li vediamo insieme, accomunati dall'obiettivo di riprendersi la scena, scrollarsi di dosso i nemici e riuscire, per l'ennesima volta, ad uscire da una pozza di fango puliti e immacolati.
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E allora i loro abili giochi si spingono altrove, aiutandosi l'un l'altro senza colpo ferire.
Chuck intento a togliersi di dosso l'ingombrante ombrello rappresentato dal Trumpiano Jock, Axe intento a portare a termine la propria vendetta contro Taylor.
Nel mezzo la solita classe di Maggie Siff oramai a pieno titolo terza protagonista della serie. Sarà lei a convogliare sul finale di stagione le attenzioni dei 2 maschi alfa, preannunciando una quinta stagione scoppiettante.
La capacità di Billions di attingere a piene mani dal mondo della finanza inserendo in dialoghi frenetici ed eleganti citazioni cinematografiche, aneddoti musicali, saggi di storia, eventi reali, aforismi nascosti, è davvero incredibile.
Riuscire poi a gestire tante sottotrame divinamente, elevare ogni singolo personaggio a protagonista nei minuti che gli vengono offerti, lanciare sassi che bucano lo stagno ogni volta è qualcosa di unico che poche serie sanno fare, specie se arrivate alla loro quarta stagione.
Persi come siamo nel celebrare questa o quell'altra serie, seguire questo o quell'altro fenomeno di massa, rischiamo di perdere il focus su serie che contano davvero e la cui lucentezza si fa sempre più scintillante ogni anno che passa.
4 anni fa fu una piacevole sorpresa, la seconda stagione una conferma, la terza un grande spettacolo, la quarta la consacrazione.
Billions è una delle migliori serie su piazza anche se forse non lo ammetteremo mai.
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