Gravidanza - ultimo mese

in #ita6 years ago (edited)

Non è facile dire: questo è l'ultimo post!

Eppure come per ogni cosa c'è sempre una fine e anche se vi ho omesso tantissime cose che son successe in quelle 40 settimane, sappiate che vi ho raccontato quelle più significative, che a parer mio possano aver dato spunto per qualche futuro genitore, almeno mi auguro.

(Vi ho omesso il mio tifo sfegatato e la mia forte delusione, al limite delle lacrime, quando l'Italia ha perso ai Mondiali, oppure l'acquisto della sua prima tutina, che insieme a mio marito abbiamo comprato solo dopo aver saputo che era un maschietto, oppure i suoi primi regali, quei peluche o vestitini mignon che a vederli appesi dopo il loro primo lavaggio mi facevano tanta tenerezza, oppure l'infinito corso pre-parto, tanto utile per alcuni aspetti quanto inutile e perdita di tempo per altri..avrei davvero tantissime cose da raccontare, ma adesso è venuto il momento di concludere e di raccontarvi come è avvenuta la preparazione al giorno tanto atteso).

Siamo giunti al nono mese, quello che definivo infinito: non passava più, ormai ero una balenottera con tanto di pancione che era diventato un gran peso da sostenere: più passava il tempo più non la sopportavo più, per tanti ovvi motivi: non riuscivo più ad allacciarmi le scarpe, mi sedevo e mi rialzavo con tanta fatica, dormivo malissimo, il senso di pesantezza e chiusura alla bocca dello stomaco era diventato più forte, da togliermi il fiato il più delle volte.

Inoltre il pensiero che quel giorno stava per arrivare mi aveva messo in agitazione, avevo ancora tante cose da preparare, soprattutto la fatidica borsa per l'ospedale!
Non potete capire che stress preparare questa borsa, soprattutto se tutti iniziano a chiederti 3 mesi prima del parto se l'hai preparata e se nessuno ti dice cosa devi metterci!

Alcuni ospedali forniscono una lista di cose da portare per i giorni di degenza che si aggirano intorno ai 3 / 5 giorni, a seconda se si tratta di parto naturale o parto cesareo.

Il mio ospedale era di quelli che non forniva proprio nulla, nonostante fosse all'avanguardia per quanto riguarda il reparto maternità.

Un pò aiutata dalle ostetriche del corso pre-parto, un pò cercando qualche informazione su internet, alla fine ho preparato tre buste contenenti 3 ricambi completi ed in quella destinata al primo giorno vi era anche una camicetta della fortuna rossa, che mia sorella mi aveva fatto pervenire da Palermo; ho numerato le buste perchè mio marito preso dalle emozioni le potesse trovare subito e ho messo il nome e cognome del bimbo ed il mio.
La parte più importante della borsa era pronta, per il resto potevo immaginare cosa servisse.

Nel frattempo avevo fatto richiesta di poter partorire presso un centro nascita solo per parti naturali, che si trova all'interno del ospedale.
Ero consapevole del fatto che avrei dovuto rinunciare all'epidurale o a qualsiasi trattamento che non fosse naturale, in quanto questa struttura è stata creata come appendice del reparto di maternità dell'ospedale solo per quelle gravidanze fisiologiche, che permettono un parto naturale , senza far ricorso ad alcun trattamento analgesico o chirurgico.
Il tutto è garantito attraverso una serie di esami preventivi e colloqui ai quali si sottopongono i genitori, affinchè il percorso da affrontare sia perfetto e senza intoppi.

Io non ho superato questi esami, malgrado fino al nono mese la gravidanza fosse andata benissimo: mi è stato riscontrato nelle ultime due settimane un eccesso di liquido amniotico, termine medico esatto polidramnios, che mi ha costretto ad un ricovero immediato per scongiurare qualsiasi problema che da casa non avrei fatto in tempo a risolvere.
La notizia non la presi bene, perchè fino ad allora mi avevano detto che andava tutto a meraviglia, all'improvviso andava tutto male, temevo che potesse accadere qualcosa al bambino.
Inoltre quando ti ritrovi a poche settimane dal parto, anche se vorresti che tutto finisse subito, in realtà non è così, perchè quando ti dicono:

Domani facciamo un controllo e se è necessario la facciamo partorire in anticipo,

non è affatto una bella sensazione! Vi assicuro che veniamo assaliti da un terrore di enormi proporzioni perchè realizzi che è davvero arrivato quel momento!
Poche ore ed avrei potuto tenere in braccio un bimbo...non mi sentivo pronta!
Chiamai in lacrime mia sorella che cercò di consolarmi, anche se sentivo la sua preoccupazione anche attraverso la cornetta: si sentiva impotente e distante...anche lei non era pronta!

Furono 2 settimane di sofferenza, non fisica ma psicologica: controlli quotidiani, passeggiate infinite per quei lunghi corridoi che dopo un giorno conosci a memoria e dulcis in fundo: vedevo coppie arrivare e andare via con un neonato dopo 3 giorni!
Ed io niente..nemmeno un doloretto minimo ed impercettibile!
Tralascio il cibo dell' ospedale...credo che ne abbiate sentito parlare...quello che dicono è vero...

Nel frattempo avevo cambiato già 2 compagne di stanza, la prima una ragazza peruviana che aveva dovuto fare un cesareo dopo un travaglio durato tante ore...la seconda che invece aveva partorito il secondo bimbo e che dopo poche ore dal parto era seduta sul letto ad allattare sorridente come se avesse fatto solo una bella passeggiata...

...questo per dire alle donne che stanno leggendo come sia davvero soggettivo il tutto.

22 ottobre 2016

Ennesima ecografia per stabilire il livello di liquido: Sig.ra il livello è troppo alto dobbiamo procedere oggi pomeriggio con l'induzione

TERRORE - ANSIA ...RASSEGNAZIONE

Chiamai mio marito per dirgli: Ci siamo

Iniziai alle 16, flebo, chiacchiere, controlli e attesa...tanta attesa...fu un pomeriggio interminabile.

Mio marito stava lì accanto a me, cercava di distrarmi e mi raccontava tantissime cose...io dopo la paura iniziale mi ero tranquillizzata, forse rassegnata all'idea che non avevo via di scampo...ridemmo e scherzammo...intanto da lontano sentivamo le urla delle sale travaglio...

Alle 20 vi fu il cambio dell'ostetrica: non so se è stato un caso fortuito, ma mi toccò la ex responsabile del centro per il quale avevo fatto richiesta.
Era una donna dolcissima, estremamente calma e con una voce dai toni bassi che infondeva sicurezza: la chiamerò Bianca.

Prima che iniziasse il travaglio Bianca mi spiegò cosa avremmo fatto e cosa avrei dovuto fare io: respirare e modulare la voce all'arrivo delle contrazioni, senza urlare, perchè mantenere quel ritmo mi avrebbe aiutato ad affrontare il dolore.

Alle 22 circa iniziò il travaglio, Bianca e mio marito erano lì con me, assecondavano ogni mia richiesta cercando di farmi stare a mio agio e di dire le cose giuste al momento giusto.
Nei momenti critici cercavo di seguire le istruzioni di Bianca che insieme a me modulava la voce affinchè non si trasformasse in urlo: all'inizio era facile, la seguivo senza nessuno sforzo ma arrivate in fondo non ce la facevo più...sentivo il bimbo spingere...era arrivato il momento...

E' stato un parto rapidissimo: 4 spinte in tutto e finalmente lo vedo

Mi hanno messo il piccolo sul petto e subito i nostri sguardi si sono incrociati: è stato amore puro.
Finalmente lo vedevo, era lì davanti ai miei occhi, così piccino e fragile...non piangeva, mi guardava, ci guardavamo.
Io gli parlavo piano, con dolcezza e gli sorridevo...era bellissimo il mio bambino.

Non dimenticherò mai quel momento meraviglioso, lo porterò sempre nel mio cuore.

Dopo aver fatto tutto ciò che era necessario, le ostetriche lasciarono me, il babbo ed il bimbo soli per un'oretta, affinchè potessimo stare con lui solo noi 3...è un momento fondamentale, nel quale il bimbo sta a contatto pelle a pelle con la mamma, ne sente l'odore e ne ascolta la voce..poi è il momento delle coccole del babbo, di cui ha sentito solo la voce per 9 mesi...sono dei momenti unici e di una tenerezza infinita.

Quando alle 3 tornammo in stanza, trovai una nuova compagna di camera che aveva partorito nel pomeriggio anche lei un maschietto...diventammo subito amiche e condividemmo ogni particolare dei momenti intensi appena vissuti (mentre i babbi si assopivano).

Il mio racconto su questa incredibile esperienza termina qui, amici, anche se è davvero riduttivo quello che ho scritto, diciamo che è un bignami di una gravidanza.

Questo ultimo pensiero è per voi mamme: da quel giorno la vostra vita diventa un percorso che alterna momenti di felicità e amore puro a momenti di stress e litigi, derivati da uno stravolgimento della vita che ci coglie impreparate, nonostante mesi di preparazione, corsi e libri in quantità.
Sembra tutto difficile all'inizio ma il nostro senso materno esiste davvero, ce l'abbiamo dentro e ci sostiene durante i momenti di difficoltà,con una forza differente da quella di uomo, perchè non è fisica (anche) ma è soprattutto mentale...

Il dolore c'è non ve lo nascondo, ma lo si dimentica, dicono che abbiamo un "gene dimenticone" che ci aiuta a metterlo in un angolino e far sì che dei nostri ricordi permangano quello più dolci.
Vi voglio lasciare con una bellissima poesia siciliana di cui non conosco l'autore ma che racchiude in poche parole il ruolo di una mamma ed il suo amore per il suo bimbo.


"L'AMORE DI UNA MADRE"

L'amore della mamma è tanto grande
che un altro così grande non si può trovare,possono passare tanti e tanti anni è sempre lo stesso, niente lo fa cambiare.

Incomincia quando sei nel suo ventre che ti disegna con la fantasia, e anche se sei quanto una piccola noce, fa le sue
cose mentre pensa a te.

Ti parla, ti fa sentire la sua voce, ti racconta le novità della sua vita, ti tocca, poi un po' si convince: facendosi i conti con le dita.

E quando arriva l'ora del dolore ti raccomanda alla Vergine Maria, madre della santissima natura che pensi a te come se fossi suo figlio.

E quante volte la notte non dorme quando ti svegli che hai fame, con gli occhi aperti e il rumore in testa ti stringe al petto e calma i tuoi dolori;

poi ti accarezza nella faccina, ti dondola dolcemente, tu chiudi gli occhi mentre la tua mammina, ti canta la ninna nanna a bassa voce.

Passa il tempo, cresci e ti fai adulta, vuoi prendere a morsi il mondo, lei sta pensierosa e fra le fatiche soffre per te ma tu non te ne accorgi.

Le notti ti aspetta con ansia, sta con le orecchie attente per sentire il portone: si tranquillizza solo quando torni poi chiude gli occhi sospirando.

Per lei non cresci mai, sei sempre piccola, ti chiama sempre con il suo vezzeggiativo, ti difende sempre da ogni nemico lo scopo della sua vita è sua figlia e mentre i suoi capelli diventano bianchi, la sua forza diminuisce e per i dolori, sempre più spesso arriva stanca, ma non finisce mai di darti amore.


“L’AMURI DI LA MATRI”

L’amuri di la matri è tantu granni,
ca natru ‘u stissu nun si po truvari,
ponnu passari tanti e tanti anni
è sempri chiddu, nuddu ‘u fa canciari.

‘Ncumincia quannu sì ‘ntu ventri d’idda
ca ti disegna cu la fantasìa,
e puru ca sì quantu ‘na nucidda,
fa li so cosi, mentri penza a tia.

Ti parra, ti fa sèntiri la vuci,
ti cunta ‘i nuvità di la so vita,
ti tocca, poi tanticchia si cunnuci:
facènnisi lu cuntu cu li jita.

E quannu di duluri arriva l’ura
ti raccumanna ‘a vergini Marìa,
matri di la santissima natura
ca comu ‘nfigghiu sò pinzassi a tia.

E quantu voti ‘a notti la fa jornu
quannu ti svigghi ca famuzza teni,
cu l’occhi aperti e ‘ntesta lu fastornu
ti strinci o pettu e lena li to peni;

poi t’accarizza ‘nta la to facciuzza,
ti fa la ‘nnacatedda duci- duci,
tu chiudi l’occhi mentri ‘a to mammuzza
ti canta a ninna nanna a menza vuci.

Passa lu tempu, crisci e ti fai granni,
lu munnu ‘u vo’ pigghiari a muzzicuni,
Idda sta pinzirusa e ‘ntra l’affanni
soffri pi tia, ma tu nun ti n’adduni;

li notti aspetta a tia ‘ntra li fastorni,
sta cu l’aricchi a sèntiri ‘u purtuni:
si tranquillizza sulu quannu torni
poi chiudi l’occhi ‘ntra du’ suspiruni.

Pi d’idda ‘un crisci mai, sì sempri nicu,
ti chiama sempri cu lo so mizzigghiu,
difenni sempri a tia d’ogni nimicu
lu scopu da so vita è pi ddu figghiu
e mentri la so testa si fa janca,
la forza s’assuttigghia e li duluri,
sempri chiù spissu si riduci stanca,
ma nun finisci mai di dari amuri.

manina.jpg
Immagine di mia proprietà

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Ciao, ti e' andata davvero molto bene il parto, l'ho sempre invidiato a tutte le mamme che hanno avuto l'onore di partorire naturalmente, se hai letto il mio post di qualche giorno fa, non ho avuto la tua stessa fortuna, nonostante come per te, la gravidanza fosse andata benissimo fino a quel momento. Con gli anni l'ho un po' superato, ma e' stata dura.

Ho appena letto il tuo post, mi spiace davvero tanto, posso capire solo in piccola parte quello che hai provato, perchè non ho vissuto una esperienza cosi brutta, ma ricordo molto bene la paura che avevo mentro ero sotto induzione per le continue perplessità dei medici che dicevano di intervenire con il cesareo se non avesse fatto effetto..per fortuna è rimasto solo un bruttissimo ricordo che spero cancellerai completamente...il tuo bimbo è bellissimo!

Ti ringrazio moltissimo, sei molto carina!

Ciao Amica mia, quanti ricordi ha risvegliato in me questo tuo ultimo post! Sono passati due anni e mezzo eppure ricordo tutto come se fosse ieri.. mia moglie per fortuna non ha avuto problemi, ha passato una nottata seduta alla sedia perchè non riusciva a stare stesa senza sapere che fosse sotto le fatidiche contrazioni del parto, la mattina era già a 8 centimetri e il parto avvenne di lì a un paio d'ore: 10.38 ed Eva venne al mondo!
Grazie per questi tuoi post, io li ho trovati davvero belli e interessanti. ;-)

Grazie a te di essere passato e di aver condiviso anche piccoli aneddoti del vostro percorso.
Quando tutto procede bene è un bel ricordo che piace raccontare.. ricordo che le prime settimane stavo ore a raccontare tutti i particolari a tutti quelli che incontravo!

Meraviglia, la nascita è sempre un momento magico, con tutto quello che di speciale rappresenta, e tu ce lo hai efficacemente trasmesso con il tuo preciso e stupendo racconto, pieno di momenti particolari ed irripetibili.
Complimenti, cara @bariski, post molto intenso e profondo

Grazie caro Mad, raccontare questa esperienza mi ha dato la possibilità di rivivere tanti momenti che ho impresso nel cuore, di cui ricordo ogni minimo particolare...del parto poi, rivivrei ogni istante, anche il dolore, perchè la gioia che si prova dopo è immensa..

Questo post mi ha commosso tanto cara @bariski, veramente bravissima!
Mi sembrava di vederti passeggiare per i corridoi e poi di vederti sorridere con il tuo pupo in braccio.
Che bei racconti..sono molto felice per te, per voi!
Vi auguro tutto il bene del mondo. Posso assicurarti che anche per i figli la mamma sarà sempre la mamma, guai vederle una mosca sopra! Ci avete donato la vita.
Un abbraccio ❤

Grazie cara, sei dolcissima! Sono momenti che ti auguro di vivere con tanta serenità, perchè sono davvero speciali, ci fanno sentire uniche. E poi quando tutto si conclude, inizia una nuova vita, fatta di baci abbracci e sguardi amorevoli...è un amore che dura per sempre!

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Cara Bariski, un mese molto intenso ed un epilogo meraviglioso <3 E' stato molto bello ed emozionante seguirti in tutto il tuo percorso speciale e unico :) Grazie per la condivisione. Un abbraccio grande <3

Grazie carissima, vi ho raccontato un piccola parte della mia vita che mi sta molto a cuore, perchè la gravidanza è un terno al lotto, se la si vive bene è un dolce ricordo, al contrario può diventare un incubo da cancellare..a me per fortuna è andato tutto bene, qualche intoppo finale ma non ha compromesso il bellissimo percorso che ho fatto...adesso il pupo riempie le nostre vite!e
Auguro a tutte le mie amiche di vivere serenamente questa bellissima esperienza.
Un abbraccio

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