Teoria del SPAA - Parte 7.

Il Simulatore Probabilistico Auto Adattivo consiste in una macchina e un programma che lavora principalmente tramite script che usano la probabilità come principio fondamentale. Le informazioni inviate (e richieste) possono essere di diversa natura, questa è determinata da una probabilità, dunque casuale (ma non sempre). Questo va contro la visione materialistica e deterministica del mondo e dell'universo intero.

Vediamo più in dettaglio il significato delle singole parti:

Simulatore:

In genere questo è composto da un programma, colui che adopera il simulatore che chiamerò "player" o giocatore, quello che il player interpreta all'interno del simulatore lo chiamerò personaggio. Vediamo la struttura del simulatore come una serie di server, che potrebbe unirsi alla teoria degli universi paralleli, che potrebbero essere niente di meno che server con versioni diverse dello stesso simulatore.

Probabilità:

Chiaro già dall'ultimo esperimento l'importanza della probabilità nel comportamento del mondo che ci circonda, sia il comportamento della particella che viene respinta o che attraversa il laser, sia la disposizione ad "onda" che osserviamo. Ma non si ferma qua la mia osservazione, una delle altre particolarità che mi ha portato ad usare la probabilità è il comportamento anomalo del decadimento radioattivo di un nucleo non stabile. Anche questo si rifà alla fisica quantistica e la particolarità di questo argomento è che non è possibile determinare con certezza il momento esatto in cui un nucleo decade. Senza stare a spiegarvi per filo e per segno in cosa consiste il decadimento radioattivo, soffermatevi sul fatto che il momento in cui avviene è random, ovvero che esiste una certa probabilità che avvenga in uno o in un altro momento particolare.

Auto Adattivo:

Con queste due parole intendo dire che il programma del simulatore possiede delle particolarità che cambiano nel tempo (che creano nuove possibilità e nuovi scenari), se questi sono dovuti a parti del programma che cambiano le regole o a qualche essere che agisce direttamente sulla macchina non è dato sapere, io scommetterei sulla prima.

Questa è la mia visione di questo ipotetico simulatore dove si svolgono le nostre vite da un punto di vista puramente tecnico.

Vi propongo un esperimento mentale, immaginate un essere vivente che deve ancora nascere, su quali basi fonderà la sua idea di realtà? sicuramente su tutto quello che può percepire: immagini, suoni, odori, sapori, e via dicendo.

Ora, provate a pensare che un essere vivente venga collegato al SPAA dal momento della nascita o poco prima, tutte le sue percezioni saranno collegate a quelle che ha il suo personaggio nel simulatore, ovvero la sua realtà, che sia formata da informazioni o da materia esistente sarà comunque percepita come reale.

La parte più interessante sarà probabilmente nel prossimo capitolo, dove farò delle ipotesi sui principi fondamentali del SPAA, alcune di queste saranno piuttosto estreme e completamente frutto del mio pensiero, quindi prendetele con le pinze.