La Felicità... considerazioni di una mente libera di volare via

in #ita6 years ago (edited)

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Pixabay – Immagine CC0 Creative Commons

Per caso mi sono imbattuta in un articolo in inglese di @smyle che parlava della felicità (https://steemit.com/happiness/@smyle/do-people-have-a-right-to-be-happy-or-should-they-have-to-earn-it-46deef66d3b52) e del fatto se dovesse essere un diritto, una scelta o va semplicemente guadagnata. Ed è proprio su questa domanda che apre un dibattito sulla felicità.

Is happiness a right, is it a choice or is it earned? What do you think?
La felicità è un diritto, è una scelta o deve essere guadagnata? Cosa ne pensi?
@smyle

Anche se la domanda sembra facile, dietro si nascondono molte insidie. Ma facciamo un passo indietro…

Cosa è la Felicità? Per me la Felicità è qualcosa che cambia la persona dandole benessere sia fisico che mentale. Riempie di energia e da forza. Sorridi al mondo e sei naturalmente più bendisposto verso gli altri. Se sei felice, felice davvero, è difficile cambiare umore. Le cose che normalmente ti farebbero arrabbiare, stile la tavoletta del water alzata, ti attraversano senza danni e riesci a sorridere e a tollerare anche chi ti parla prima del tanto agognato caffè.

Ma adesso che sappiamo cosa è… o almeno cosa è per me la Felicità… dove la troviamo?
E’ una cosa molto soggettiva. Ogni persona ha bisogno di stimoli o cose differenti. Per alcuni basta poco per essere felici. Vedere un fiore… un arcobaleno… un sorriso da parte di uno sconosciuto…
Per altri la felicità è una cosa che non si riesce a trovare… la rifiutano e, per quanto ci si sforzi, non vogliono aprire il proprio animo a tale sentimento.

Io la felicità la trovo quando il mio compagno gioca con nostro figlio o quando, mentre sono al telefono, mi fa le boccacce per farmi ridere. Quando mio figlio mi corre incontro ridendo e mi abbraccia. Sono felice quando riesco a dedicarmi al mio hobby, quando riesco a cucinare.
Piccole cose che, se fatte quotidianamente, rendono la vita piacevole.

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Pixabay – Immagine CC0 Creative Commons

Ma la Felicità può essere contagiosa? Cioè… incontrare una persona felice ti rende a sua volta felice?

Purtroppo no, o meglio, spesso non lo è, tutt’altro. Molte volte incontrare una persona felice ti mette rabbia, ti senti invidioso o semplicemente non riesci a condividere il suo stato d’animo.

Ma tornando alla domanda iniziale… Diritto? Scelta? Guadagno?
Tutte e tre le cose. Essere felici è un diritto di ogni essere umano, a nessuno deve essere impedita la Felicità. Ma è anche una scelta perché si può decidere di non essere felici, di non accettare la Felicità così come si può decidere di essere felici sempre anche senza motivo. Inoltre la Felicità non viene da sola, ma va guadagnata, bisogna cercarla nelle piccole cose, bisogna essere disposti ad accettarla e a coglierla al volo quando passa davanti a noi.

Ricordo che non queste sono tutti miei pensieri personali nati dalla mia esperienza e non da fonti di studio, pertanto non ci sono testi scientifici alla base di queste considerazioni.

Sort:  

La felicità.. già. Il suo perseguimento è perfino uno dei diritti sanciti nella dichiarazione di indipendenza degli USA..
La felicità è forse il fine ultimo di ognuno di noi, ne siamo costantemente e in modo più o meno conscio alla ricerca in tutto quello che facciamo (e che non facciamo).
Se questa è una definizione indiretta della felicità, che ne evidenzia però l'importanza, nella sua definizione più mera sono in linea con quanto scritto da @ilnegro. E' uno stato, una sensazione (o estasi), che dura solo qualche istante, e che purtroppo a quanto pare non è frequente come altri stati e sensazioni, negative o di sofferenza, che quotidianamente prova la maggior parte di noi.

Ma la Felicità può essere contagiosa? Cioè… incontrare una persona felice ti rende a sua volta felice?
Purtroppo no, o meglio, spesso non lo è, tutt’altro. Molte volte incontrare una persona felice ti mette rabbia, ti senti invidioso o semplicemente non riesci a condividere il suo stato d’animo.

Se guardiamo una persona felice mentre noi non lo siamo si può provare un sentimento di rabbia o invidia come hai detto, ma se una persona felice interagisce con noi solitamente ci trasmette quanto meno positività. Del resto è assodato che se ti mostri felice sei spesso apprezzato o ascoltato con interesse, se ti mostri triste sei spesso lasciato solo.

Concludo con le parole di Einstein:

Il ricordo della felicità non è più felicità; il ricordo del dolore è ancora dolore.

p.s. non capirò mai questa accanita idiosincrasia per la tavoletta del water alzata.. 😜

Credo, e da questo punto di vista mi sento "razzista", gli uomini e le donne hanno visioni differenti ed opposte sui sentimenti (come sulla tavoletta del water). Noi donne, o almeno io donna, ho una visione meno razionale e pertanto agisco più di pancia che di testa.
Ma apprezzo il tuo commento, apprezzo meno invece il tuo ps 😂😂😂

a meno di avere grossi problemi, in genere, una persona felice (non ostentatamente felice) mette di buon umore :)
i finti felici...quelli mettono tristezza
ma rabbia, sinceramente, no
e si, sono d'accordo con te che la felicità va guadagnata

Diciamo che più che guadagnata non va sprecata. E' preziosa e come tale va trattata.

L’immagine della felicità più profonda nei piccoli gesti quotidiani, apparentemente banali, mi piace tanto e la condivido. È davvero una scelta, fermarsi a guardare quello che c’è intorno a noi e ringraziare perché abbiamo quanto non sarebbe affatto scontato avere. La vita di ogni giorno può essere un bene preziosissimo, a volte delicato, che andrebbe difeso con ogni energia.
Ti ringrazio del tuo spunto di riflessione e ti regalo una poesia di E. Montale, una delle mie preferite.

Felicità raggiunta, si cammina
per te su fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t’ama.

Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Grazie per la poesia. Non la conoscevo

Il mio modesto parere è che ci sia una certa confusione tra la felicità e la serenità.
Quello di cui tu parli, secondo me, è la serenità, non la felicità. La serenità è un atteggiamento, un modo di porsi, uno stato dell'animo a cui tendere e, una volta raggiunto da coltivare.
Possiamo essere sereni sempre, in ogni momento, in ogni occasione e davanti a qualunque avversità della vita.
A volte è più difficile, a volte è più facile, ma dipende unicamente da noi, da come ci poniamo di fronte alla vita e alle altre persone.
Affrontare la vita con animo sereno può essere un buon viatico per aumentare i momenti di felicità, ma non è una conseguenza diretta.
La felicità, invece, sempre per come vedo io le cose, è un attimo, un lampo, un momento magico, ma non può protrarsi nel tempo.
Si tratta di una sorta di estasi che, quindi, per sua natura, può essere solo molto breve.
La felicità, al contrario della serenità, per me, non proviene dal nostro interno, dal nostro modo di essere, ma viene dall'esterno dal momento in cui, spesso in modo fortuito, il mio io è in connessione con l'universo o, perlomeno con una parte di esso.
Può essere una persona, un raggio di sole, un arcobaleno o qualunque altra cosa.
In altre parole si potrebbe dire che la serenità è l'atteggiamento con cui ci si rapporta col mondo, la felicità è il momento, spesso brevissimo in cui si prova la sensazione di estendere il proprio essere al di là di se stessi.
La felicità è la vertigine di sentirsi parte del mondo.

Che la serenità sia ciò che rimane dopo la felicità è vero e concordo con te, ma mi piace pensare che la felicità sia qualcosa che duri più di un attimo.
Quello stato in cui ti trovi e giri per la strada vedendo tutto più bello, colori più vividi, profumi più intensi.
La serenità mi da pace, ma non accende i miei sensi mentre la felicità si.
Grazie per aver condiviso la tua visione della felicità, è un aiuto per esplorare un mondo difficile come quello dei sentimenti.

Non è forse la felicità lo scopo primario delle nostre esistenze? Non passiamo gran parte della nostra vita ad inseguirla, una sorta di traguardo che non si riuscirà mai a raggiungere? Chissà :)

Esatto, è proprio per questo motivo che ho detto che parlare di felicità non è facile.
Quello che spero avvenga è che da queste due mie parole nasca una bella discussione sull'argomento.

Mi sono accorto che essere felici, oltre a essere una responsabilità - una scelta - individuale, è il nostro stato naturale.

Quindi consiglio di ribaltare il punto di vista e con molta calma osservare CHE COSA ti rende infelice.

Ho scoperto che il giudizio porta dolore e da anni mi auto-osservo sospendendo (o quantomeno, cercando di sospendere) il giudizio.

Che ne pensi, di queste mie pillole?

Un caro abbraccio da @amico!

Per prima cosa penso che i tuoi abbracci diventino una droga e sono un aiuto ad accrescere la mia felicità. Grazie ^_^

Il giudizio più che dolore porta paura, o meglio... il terrore, il panico o comunque l'ansia che nasce dal giudizio altrui ti avvolge come un lenzuolo e ti impedisce di vedere le cose belle. E' difficile non riuscire a giudicare gli altri, purtroppo è una cosa che abbiamo dentro, ma riuscire a trattenersi dall'esternarlo potrebbe essere già un buon passo avanti.
Magari possiamo provare a ribaltare il discorso e a parlare dell'infelicità, ma... ne saremo capaci? E' facile parlare delle cose belle, ma non lo è delle cose brutte.

Sono a favore delle droghe naturali... e i miei abbracci sono MOLTO naturali! ;)

Eh già... pensa che casino quando a giudicare non sono gli altri, ma te stessa?

Può essere che l'infelicità si crei perchè ci allontaniamo dalla nostra vera essenza, in seguito ai numerosi condizionamenti che subiamo fin dalla nascita?

Comunque riformulo la pillola: il giudicare porta dolore .

Pensaci su... e cerca di osservare come si formano e/o da dove arrivano i tuoi pensieri... fallo con calma, osserva il tuo respiro, le tue reazioni ed emozioni.
Sei in grado di fermare i tuoi pensieri, ovvero sei padrona della tua mente?

Ci aggiorniamo, ciaooooo! ;)

Post davvero carino, ben strutturato, ricco di interessanti considerazioni che condivido pienamente, e mi fa un grande piacere leggere che la tua felicità può scatenarsi per delle boccacce o per il tuo bimbo che ti viene incontro, sono molto felice per te, complimenti per questo articolo pieno di buoni sentimenti e positività.

Hai usato la parola magica... felice. Forse la felicità è contagiosa sul serio ed io ho sbagliato conclusioni.
Grazie per i tuoi preziosi consigli

Condivido a pieno, semplice e contagiosa

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