Finestra di Overton: e se fossimo solo delle cavie?

in #ita6 years ago (edited)

Come reagireste se vi dicessero che esiste un metodo, usato da chi muove i fili, per convincervi a rielaborare tutte le vostre convinzioni?

Credereste a qualcuno che voglia sostenere la teoria, secondo la quale, ogni nostro più fermo principio, ogni nostra idea più radicata, potrebbe essere rovesciata utilizzando la tecnica giusta?

Ebbene, sappiate che un modello simile di ingegneria sociale esiste, ed è stato elaborato già intorno alla metà degli anni ’90 da Joseph P. Overton, sociologo americano originario del Michigan.

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CC0 Creative Commons

Lo studioso mise a punto un sistema, successivamente ribattezzato come Finestra di Overton, per il quale piccoli e graduali cambiamenti, fatti digerire lentamente all'opinione pubblica, portano ad una generale accettazione di nuove idee, con relativo assorbimento nel sub-strato precedente, fino ad arrivare ad una completa sostituzione:

Difendi a spada tratta la tua idea, non importa quanto sia impopolare; diffondi le sue tesi, dai riscontro con un sacco di ricerche e prove, e il pensiero in breve sarà accettato. La teoria marginale di oggi può diventare la saggezza convenzionale di domani spostando gli ingranaggi finemente sintonizzati che muovono l'opinione popolare...

Inizialmente questo sistema fu pensato come un modo per risolvere la sfida delle raccolte fondi, al fine di convincere i donatori sulle bontà dei progetti. Overton era impegnato a mettere a punto la teoria, quando morì prematuramente in un incidente aereo.

I politici e le istituzioni capirono ben presto le potenzialità di questo modo di agire per influenzare la folla; per rendere meglio l'idea su dove si debba convergere quando parliamo di finestra di Overton, immagineremo di voler forzare le masse ad accettare un'idea ritenuta ad oggi assurda e intollerabile, come la depenalizzazione del reato di furto.

Il progetto prevede sei fasi, descritte di seguito.

Fase 1 - Idea inaccettabile

Siamo nel momento esattamente antecedente all'applicazione del metodo. In questa fase, l'idea che si possa pensare alla depenalizzazione di un reato grave come quello contro la proprietà altrui, è assolutamente inconcepibile. Le leggi tutelano le persone da un crimine che genera grande allarme sociale.

Chiunque in questa fase proponesse un'idea tanto assurda, verrebbe bollato come pazzo o come visionario; nessuno, nemmeno tra le personalità più spiccate della cultura e dell'informazione potrebbe avanzare una proposta simile senza essere dileggiato.

Fase 2 - Idea radicale

In questa fase si cominciano a proporre le prime piccole eccezioni, si inizia ad instaurare un minuscolo tarlo nelle menti dell'opinione pubblica.

Il furto viene ancora considerato come un' azione gravissima e da punire in maniera esemplare; la proprietà privata in una società civile , deve essere sempre protetta e rispettata, però in alcuni casi è possibile ammorbidire il giudizio: che ne direste di un padre di famiglia che ruba il portafogli dalla giacca firmata di un miliardario, con il solo scopo di sfamare i propri figli? E' possibile, in determinate circostanze, considerare il furto come ammissibile?

L'idea inizia ad essere sdoganata in alcune piccole conferenze sul tema, i cui partecipanti sono intellettuali e personalità importanti del mondo della cultura e della società civile; il tabù precedente viene rotto, la notizia comincia a circolare e a raccogliere i primi sostenitori.

Fase 3 - Idea accettabile

Parlare di una depenalizzazione del furto non è più un tabù; sempre più personalità sono convinte del giovamento che questa idea porterebbe alla società.

Vengono presi a riferimento studi scientifici, si pone il problema dei tribunali intasati a causa di un reato non così grave, si citano le carceri, piene di bravissime persone che scontano la pena per un fatto tutto sommato di poco valore.

Viene rivendicato il diritto di ogni singola persona alla felicità, a vivere degnamente; tutti i metodi che i cittadini scelgono per portare avanti le proprie esistenze, col fine ultimo di viverla felicemente, devono essere accettati. Occorre provare tutte le strade per permettere ad ognuno di realizzarsi.

Si coniano nuovi termini: i ladri vengono ribattezzati attivisti del ripossesso, mentre alcune trasmissioni televisive provano a dimostrare che la proprietà privata è un concetto ormai obsoleto, specialmente nella società globalizzata dei giorni moderni.

Fase 4 - Idea sensata

La corda si tira ancora un po'. Viene affermato che il furto (ora chiamato ripossesso) è una cosa insita nella natura degli uomini: tutti nella vita ne hanno compiuto qualcuno, e per molti appartiene al quotidiano: l'allevatore che ruba il latte alla mucca, il fidanzato che sottrae i fiori alla terra per donarli alla sua bella, o gli scout che si appropriano dei rami degli alberi per accendere il fuoco, rendono già da tempo il ripossesso come parte integrante delle loro abitudini.

Si forza il concetto all'estremo, arrivando a stabilire che persino le religioni sono solite effettuare il_ripossesso_ , impadronendosi del tempo delle persone e obbligandole a recarsi nei vari luoghi di culto o a pregare in determinati momenti della giornata.

Ciò che viene ribadito e rafforzato in questa fase, è il concetto secondo il quale, il bene più prezioso rimane la libertà di potersi comportare in armonia con la propria natura.

Fase 5 - Idea diffusa

Si comincia a ricordare, in chiave strettamente positiva, tutti i più importanti personaggi storici che avevano dimostrato una qualche abilità nel furto. Si citano grandi nomi e alcuni tra i più giovani cominciano ad essere influenzati e a prendere a modello i personaggi ricordati.

La figura del ladro è totalmente rivalutata, vista ora in chiave romantica e avventurosa; gli attivisti del ripossesso diventano protagonisti positivi di canzoni, film, serie tv e libri, in contrapposizione con i personaggi meschini e gelosi delle proprie cose.

Vengono definiti barbari, i tempi in cui i ladri erano discriminati solo per il fatto di non credere nel diritto alla proprietà privata, e si enfatizzano i comportamenti intolleranti nei confronti di essi.
La parola ladro è ora diventata offensiva, usarla è sconveniente e sintomo di inciviltà. Il significato della stessa viene completamente snaturato e slegato dalla realtà.

Fase 6 - Idea legalizzata

Finalmente l'opinione pubblica ha accettato il cambiamento. Si creano delle nuove leggi che depenalizzano il furto se finalizzato al proprio benessere. L'attivista del ripossesso è ora libero di esprimere in pieno la propria personalità, anche attraverso associazioni che ne tutelino la libertà di azione.
Le nuove generazioni crescono con l'idea che colpevolizzare il furto sia qualcosa di amorale, di legato a tempi passati e incivili, e non comprende come ciò potesse accadere senza che nessuno si fosse ribellato.

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𝖨𝗆𝗆𝖺𝗀𝗂𝗇𝖾 𝗋𝖾𝖺𝗅𝗂𝗓𝗓𝖺𝗍𝖺 𝖽𝖺𝗅𝗅'𝖺𝗎𝗍𝗈𝗋𝖾 𝖼𝗈𝗅 𝗌𝗈𝖿𝗍𝗐𝖺𝗋𝖾 𝖯𝖺𝗂𝗇𝗍

Conclusioni

E voi cosa ne pensate? La teoria secondo la quale chi comanda, diffonde attraverso i mass-media le le proprie idee, sfruttando il sistema della finestra di Overton, è da ascrivere nelle pieghe del complottismo o ha un riscontro nel campo del reale?

Esistono pensieri ritenuti intollerabili diversi anni fa, e ormai accettati comunemente dalla maggioranza delle persone?
E in caso affermativo, questo è necessariamente un male, o può avere anche riscontri positivi nell'evoluzione sociale?

Ci sono, al giorno d'oggi, pensieri o situazioni, ripetuti in maniera ossessiva da giornali e TV, al fine di convincerci della loro validità in un'ottica di prossimo futuro?

Grazie in anticipo se vorrete condividere con me le vostre riflessioni.

Fonti

http://www.mackinac.org/overtonwindow

https://www.mackinac.org/7504

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/prolusione-bagnasco-citazione-finestra-di-overton

https://en.wikipedia.org/wiki/Overton_window

Sort:  

Come sempre un post straordinario.
Realtà, altro che complottismo.
Basta accendere la tv.
Sei un grande.

Grazie caro, sei troppo buono :)

Interessantissimo! Io penso che ci sia un fondo di verità nella teoria che hai espresso e che si basa sul principio della finestra di Overton.
Mi hai lasciata con il tarlo nella testa, non sarà mica che anche tu stai usando questa teoria? :D

ahaha non lo so... lascio a voi giudicare :) Grazie per il commento!

Avevo salvato il post per rileggerlo con calma un paio di volte, perché merita davvero.
Quello che scrivi è la schematizzazione di ciò a cui assistiamo quotidianamente: hai fatto l'esempio del furto (oggi assurdo) ma abbiamo assistito allo stesso processo (per fortuna in positivo...o lo vedo così perché ormai è accettata l'idea?) per la schiavitù, la parità fra i sessi, il lavoro minorile, il diritto al suffragio universale, o, più recentemente, l'omosessualità e le adozioni gay. Pochi decenni ci separano da quando era normale che un bambino di 8 anni lavorasse in miniera (morendo a 20, 25 anni) o votare era un normale privilegio di pochi ricchi e nobili uomini... alcune cose è positivo poterle digerire, è il progresso che rende un Paese civile. Certo, per altre, un po' meno, dato che si può sfruttare lo stesso metodo anche per ledere i diritti, oltre che per conquistarli. Un esempio su tutti: il diritto a lavorare in condizioni dignitose. Il lavoratore era tutelato in mille modi, aveva un sacco di diritti fra gli anni '70 e '90. Poi le crisi, gli abusi, il crollo dell'economia, e piano piano ci ritroviamo a dover dire "grazie" se ci sfruttano, perché almeno tu un lavoro ce l'hai. E come ti guardano male se osi lamentarti di mezzo sopruso! Addirittura ti pagano, mentre ti strizzano come un limone, quindi che altro vuoi?

grazie, mi fa molto piacere che tu abbia trovato il post interessante. Hai ragione a porti un interrogativo: tutte le cose raggiunte negli ultimi anni sono positive, o piuttosto è quello che ci hanno voluto far credere?
Alla prossima!

Non so se esistano concetti o situazioni pompate con grande forza dai media, ma certamente esiste un atteggiamento, diverse volte riportato proprio qui su Steemit, di profondo cambiamento, da parte di istituzioni o figure emblematiche, nei confronti delle criptovalute.
Un certo JP. Morgan, perdonatemi se non l'ho scritto bene, da fiero oppositore si è trasformato in investitore in criptovalute, se non ricordo male, per cui, oltre alla persona in questione, tante altre posizioni sono cambiate.
Complimenti per i tuoi post sempre propositivi ed interessanti, caro @frafiomatale

Carissimo, è sempre un piacere leggere i tuoi commenti, mai banali. Ti ringrazio per i complimenti e temo che tua abbia ragione, nel mondo crypto una manipolazione dei pensieri oltre che del mercato è evidente.
Grazie per il passaggio, a presto!

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