Poesia della canzone napoletana, terza ed ultima parte

Non basterebbe un trattato per esaurire l'argomento.
Così, dato che non è questo il luogo e non ne ho neppure la competenza, voglio concludere parlando di un grandissimo cantante ed autore non napoletano che ha regalato alcune canzoni bellissime nella lingua partenopea.
Sto parlando di Mister Volare, il fantastico Domenico Modugno che , pur essendo pugliese, ma decisamente eclettico, è stato protagonista non solo della canzone italiana in generale, ma anche di quella napoletana.

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Tra le molte composizioni in napoletano di Domenico Modugno, ne voglio ricordare due, a mio parere le più poetiche, melodiche e anche struggenti.
La prima è Resta cu' mme, del 1957.
E' una canzone melodica in cui l'innamorato implora l'amata di rimanere con lui, anche se lo fa impazzire, lo fa penare ed ha anche un passato.
Incredibilmente, fu oggetto di censura, dato che un verso diceva "Nu’ me ‘mporta dô passato, nu’ me ‘mporta ‘e chi t’ha avuto". Il bigottismo imperante in quegli anni censurò la canzone che fu dunque trasmessa "edulcorata", "Nu’ me ‘mporta si ‘o passato, sulo lagreme m’ha dato". Pensate un po'...

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L'altra famosissima canzone napoletana di Modugno è Tu si' 'na cosa grande, del 1964.
Una vera dichiarazione d'amore, stavolta di un innamorato che non sa esprimersi a parole, ma a sguardi e chiede alla ragazza se anche lei "se ne more" così, guardandolo.

"Tu si na cosa grande p me.
Na cosa ca m fa 'nnammurà.
Na cosa ca si tu guard a me, m n mor accussì, guardann'a te.
Vurria sapè na cosa da te.,
pchè quann i t guard accussì,
si pur tu t sient e murì
e nun mo' dic, e nun mo' fai capì"

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Modugno ha composto numerose altre canzoni in napoletano, tra cui "Strada 'nfosa" e "Lazzarella".
Personalmente, ritengo che si tratti di tanti capolavori, così come tutte le canzoni del cantante pugliese.
Si sente sempre una grande passione nei versi e nella musica e non c'è lingua più adatta del napoletano per esprimere certi sentimenti.

Bisognerebbe parlare di tanti altri autori ed interpreti e, tra questi ultimi, mi limito a citare con infinita ammirazione Aurelio Fierro, Renato Carosone, Peppino di Capri, Renzo Arbore e il grande e compianto Pino Daniele che ha avuto un modo moderno e diverso di cantare Napoli, anche quando ha interpretato i classici.

Consiglio a chi non abbia mai approfondito l'argomento, di provare ad ascoltare le canzoni napoletane, magari studiandone prima il testo. Sarà sicuramente una magnifica scoperta.