Recensione : "Invidia il prossimo tuo" di John Niven

Alan Grainger non crede ai suoi occhi quando, in una gelida serata londinese, riconosce in un barbone stravaccato su un marciapiede il suo migliore amico di molti anni prima, perso di vista e ora irriconoscibile.
Craig Carmichael era un giovane brillante, all'epoca, aveva una band ed un certo successo sia con la musica che con le donne. Mai nessuno avrebbe pensato che potesse fare quella fine, ben diversa da Alan che, oltre ad avere un lavoro comodo e ben retribuito (critico gastronomico), ha anche sposato Katie, di famiglia molto ricca e di antica nobiltà.
Hanno tre figli e una splendida casa.
Alan, sorpreso e dispiaciuto, quasi si sente in colpa per la sorte dell'amico e lo invita a casa sua, dove, passato il primo momento di perplessità, viene accolto con cordialità.
Così Craig si rimette in sesto fisicamente e psicologicamente. Non solo : l'amico di un tempo lo aiuta a recuperare una grossa somma che lui neppure sapeva di dover riscuotere per i diritti di autore di una canzone.
Tutto sembra andare per il meglio, ma il destino (e non solo questo...) sta per scompigliare le carte, forse cercare un equilibrio oppure si tratta di altro... Fatto sta che per Alan il re-incontro con Craig segnerà una pietra miliare nella sua vita e in quella della sua famiglia. Una storia comunque divertente, a tratti amara, sicuramente indimenticabile .

"Invidia il prossimo tuo" di John Niven. Einaudi

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