Roberta, ascoltami

Cari Steemers, per leggere in modo adeguato questa storia , è necessario conoscere un altro mio racconto, Metteva l'amore sopra ogni cosa, di cui scrivo il link qui di seguito https://steemit.com/ita/@fulviaperillo/metteva-l-amore-sopra-ogni-cosa, in modo che chi lo desidera possa leggere o riguardare la prima parte della vicenda.

ROBERTA, ascoltami

Roberta tornò a Grosseto, dopo quasi vent’anni, in uno splendente pomeriggio di aprile dell’ultimo anno del ventesimo secolo.
Se n’era andata nel 1980 quando, a trent’anni suonati, si era resa conto che il suo affascinante principale, il dottor Gianluigi Marriagi, medico noto e stimato, mai avrebbe lasciato la moglie, quella Elisa descritta per anni come un’arpia, con cui, comunque, aveva deciso di rimanere.
Per Roberta, segretaria, assistente e amante tuttofare, erano stati otto anni di amore, di passione e dedizione, nonostante le domeniche e i Natali solitari, le chiacchiere della gente e la preoccupazione di sua madre. Il padre Roberta non l’aveva praticamente conosciuto, era morto quando lei aveva un anno, in un incidente sul lavoro e, da allora, lei e la madre Mara avevano condiviso ogni giorno e ogni cosa.
Ma la storia con il dottor Marriagi aveva aperto tra di loro una frattura. Mara non sopportava che la sua preziosa creatura si fosse infilata in una vicenda senza uscita, un clichè terribile e rivisto troppe volte.
Nei lunghi anni di precariato sentimentale, la ragazza aveva rifiutato corteggiatori, allontanato amicizie, evitato di cercare un lavoro migliore di quello che le offriva il bel dottore, un lavoro senza orario, sottopagato e con troppi extra da parte della giovane, nessuno da parte del principale.
Nei primi anni, perlomeno, lui la portava ai congressi e a fare qualche viaggetto.
Poi la moglie aveva cominciato a sospettare. Così Marriagi, che proprio un leone non era, aveva smesso di portare con sé la segretaria e iniziato a portare la consorte.
Quello era stato un brutto colpo per Roberta, ma lui l’aveva convinta : “Roberta, tesoro, ascoltami. Tu sai di essere il mio grande amore. Ma vedi, io ho due figli, non voglio che assistano a scenate, per cui ci dobbiamo sacrificare. Poi, vedrai, le cose cambieranno. Ma ci vuole tempo”.

(continua)

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