Roberta, ascoltami. Sesta puntata

in #ita6 years ago

La mattina del 30 novembre del ’79, Roberta si avviava a piedi verso il suo posto di lavoro (e insieme di amore e di sofferenza), pensando che la cappa plumbea di quel giorno era molto simile a ciò che percepiva della sua vita.
Una serie di giornate uguali, statiche, prive di prospettive. Era forse una prospettiva andare a cena all’Argentario fuori stagione o magari trascorrere un fine settimana furtivamente alle terme di Saturnia? No, non lo era più.
E poi tornare a casa e vedere Lia sempre più muta, sempre più tetra, sempre più intossicata dalle sigarette. Ormai le tremavano le mani ed aveva solo cinquantacinque anni.
Appena entrata nello studio squillò il telefono.
“Pronto, studio del dottor Marriagi” “Roberta- disse una voce maschile- sono il dottor Balsi, il primario del reparto dove lavora sua madre”.
Per un attimo, la ragazza rimase sorpresa. Forse voleva un appuntamento col dentista? Invece : “Guardi, signorina, Lia si è sentita male. Sarebbe meglio che venisse al più presto”. “Male? Ma cosa ha avuto?” “Una crisi epilettica”.

Una crisi epilettica? Roberta sapeva che venivano a volte ai bambini quando avevano la febbre alta. Ma sua madre non aveva la febbre. Almeno credeva.

Si rivolse al suo principale e gli comunicò la novità e la necessità di assentarsi immediatamente. “Su- rispose lui seccato-oggi siamo pieni di appuntamenti. Andrai all’ora del passo, è in ospedale, è assistita”.
Per la prima volta in otto anni, Roberta si ribellò. Fu una ribellione silenziosa, non proferì parola. Si tolse il camice, indossò il cappotto e uscì senza salutare.

Arrivata in ospedale, trovò sua madre pallidissima, sdraiata nel letto e solo allora si accorse di quanto era magra, di come era diventata piccola, tanto che si perdeva tra le lenzuola.
Con voce flebile, Lia si rivolse alla figlia : “Ciao. Hai visto che scherzo?”.
Poi chiuse gli occhi.

Roberta cercò il dottor Balsi : “Dottore, che succede?”
“Una brutta faccenda, temo. Abbiamo fatto un torace e c’è una massa nel polmone destro”.
“Ma non aveva una crisi epilettica?”
“Appunto. Penso che la massa che vediamo sia un tumore e che la crisi sia dovuta ad una metastasi cerebrale, ma, per averne la certezza, dobbiamo fare una TAC e qui non l’abbiamo. Così domani la trasferiamo a Siena e vedremo meglio”.

Roberta si sedette di colpo. Sentì le lacrime che cadevano senza il suo controllo.

(continua)

[CCO Creative Commons] https://pixabay.com/it/donna-labbra-nubi-cielo-flash-641528/
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