Selene ed Endimione, un mito d'amore immortale

in #ita5 years ago

Nella mitologia greca erano tre le dee a rappresentare la luna.
Artemide, la più nota, Diana per i romani, rappresentava la luna crescente.
Ecate, cupa e misteriosa, era la luna calante, mentre la luna piena si identificava con Selene.
Quest’ultima, a differenza delle altre, non era una dea vergine e si innamorava dei mortali.

«Si raccontava che quando Selene scompariva dietro la cresta montuosa del Latmo, nell’Asia Minore, andava a trovare il suo amato Endimione, che dormiva colà in una grotta. A Endimione, che in tutte le raffigurazioni appare come un bel giovane pastore o cacciatore, era stato concesso un sonno eterno, in origine certamente dalla dea lunare stessa, per potere sempre trovarlo nella grotta e baciarlo.
Il nome di Endimione significa uno che “si trova dentro”, stretto dalla sua amante come in un solo vestito comune. Secondo un poeta posteriore, Ipnos, il dio alato del sonno, si era innamorato di lui e gli aveva dato la facoltà di dormire ad occhi aperti. Secondo i nostri racconti, invece, Endimione era un re di Elide, paese dei giochi olimpici […] Egli generò con Selene cinquanta figlie, esattamente tante quante erano i mesi di un’olimpiade. Il suo sonno eterno era un dono di Zeus che gli aveva permesso di disporre della propria morte. Egli stesso aveva scelto quindi lo stato di sonno invece della morte. Secondo altri, egli era stato punito in quel modo perché, elevato da Zeus nel cielo, si era comportato come Issione e aveva desiderato l’amore di Era»
(K, Kerényi, Gli dèi e gli eroi della Grecia)>

Questo mito ha in realtà versioni difformi, soprattutto per quanto riguarda l’identità di Endimione. Chi lo descrive come un pastore, chi come condottiero, chi ancora come re.
Anche come sia giunto a dormire eternamente non è descritto in modo omogeneo.
La versione più comune è che sia stata Selene, follemente innamorata, a chiedere per il bel giovane la possibilità di non invecchiare, ma comunque vivere in eterno.
Zeus aveva accordato questo desiderio, così la bellissima dea, ogni notte, si recava da Endimione per contemplarlo ed amarlo.
Dalla loro (invero singolare) unione, nacquero cinquanta figlie.

Io trovo davvero affascinante questo mito per più motivi.
Intanto è un mito lunare, dove però la luce femminile notturna gioca un ruolo primario.
Poi, questo amore in cui l’uomo passivamente (addirittura dormendo!) si abbandona alle attenzioni di Selene, è assolutamente fuori dagli schemi, anche da quelli del mito che si rifanno per lo più ad una società patriarcale.

In ogni modo, comunque, è una storia ricca di passione e suggestiva, un amore così diverso dalla norma eppure così fecondo, immortale.
Credo bene che una storia simile abbia ispirato tanti scrittori e pittori, nel corso dei secoli.
Ha ispirato anche me, oggi, che ho voluto condividere questo splendido mito con gli amici di Steemit.

CCO Creative Commons
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Non ero a conoscenza di questa leggenda, e concordo perfettamente con te, cara @fulviaperillo, sulla singolarità di questa vicenda, cinquanta figli concepiti durante il sonno, e, se mi posso concedere una battuta, ma quanto era brava questa donna, provocando erezioni a un dormiente?!?!?

Era una dea! A una mortale non sarebbe riuscito! 😂😁

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