Una grande scrittrice dimenticata : Giana Anguissola

in #ita6 years ago

Giana Anguissola è stata una scrittrice piuttosto famosa, oltre che giornalista pubblicista.
Nata a Piacenza il 14 gennaio 1906, cominciò giovanissima a collaborare con numerose testate giornalistiche milanesi.
La sua produzione letteraria fu prevalentemente rivolta ai giovani lettori, meglio lettrici, dato che le sue storie hanno un taglio squisitamente femminile, pur senza essere affatto "rosa".
Ho conosciuto le opere di questa scrittrice nei primi anni '60 (lei è morta nel '66), leggendo "Il corriere dei piccoli " dove pubblicava a puntate i suoi romanzi, nella rubrica "Di tutto un po' per le bambine".
Il corriere dei piccoli era un settimanale davvero molto letto all'epoca. Lo aspettavamo la domenica, insieme a Topolino e, pur molto diversi, entrambi i periodici deliziavano i piccoli lettori.
Il primo suo romanzo con cui venni a contatto fu "Violetta la timida", storia di vita quotidiana di una tredicenne un po' imbranata e timida, appunto, ma intelligente e sensibile. Parlando di sè e di una sua compagna , la protagonista dice : "La Signorelli, una ragazza che è tutto il contrario di me: energica, simpatica, importante, disinvolta, con un bel cognome. Cioè, mica che Signorelli sia un gran bel cognome: è il mio che è brutto: Mansueti, e allora tutti gli altri cognomi mi sembrano belli. E poi mi chiamo anche Violetta che, messo insieme a Mansueti, non poteva dar per risultato altro che un coniglio. Infatti sono timidissima.”
Dato il grande successo (vinse anche il premio Bancarellino nel '63), il libro ebbe un "sequel", Le straordinarie vacanze di Violetta, sempre sullo stesso stile, seguiva la ragazzina in una originalissima estate.

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L'ultimo romanzo pubblicato a puntate dal CdP, fu "Priscilla", a mio parere il suo capolavoro.
Priscilla è una bambina di undici anni che frequenta la prima media, ma anche, e soprattutto, è allieva della scuola di danza della Scala. A differenza della maggior parte delle sue compagne, lei vive in una famiglia povera, dove le difficoltà economiche portano anche discordia.
Lei, molto scrupolosa, cerca di trovare una soluzione perchè i suoi genitori siano felici, ma proprio non sa come fare.
Un giorno, però, mentre, immersa nei suoi pensieri, cammina per le strade di Milano, raccoglie una buccia di banana.
Il signor Simeone, elegante e misterioso, la nota e decide di aiutarla. La vicenda si sviluppa anche con qualche colpo di scena, la scrittrice riesce a far immaginare Milano, la Scala, l'ambiente della prestigiosa scuola di ballo dove assistiamo a gelosie, ma anche solidarietà impensata.

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Priscilla, ragazzina scrupolosa e gentile, riesce a risolvere problemi più grandi di lei, a superare rivalità e a progredire nei suoi studi e nella sua grande passione, la danza classica.
E' una figura davvero molto positiva, potrebbe sembrare fuori dal tempo attuale, invece io la trovo edificante e incoraggiante, una giovanissima sveglia, seria e propositiva.

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Successivamente, essendo già una lettrice vorace, cominciai a cercare gli altri romanzi dell'autrice (nel frattempo scomparsa) e devo dire che sono molti e gradevolissimi, scritti in un perfetto italiano, con storie semplici, ma efficaci, mai banali.

Ricordo con piacere "Il trittico di Giulietta", composto da "Il diario di Giulietta", "Giulietta ha preso zero" e "Giulietta se ne va".
A seguire, abbiamo "Marilù" e "Lolli", diversi e originali.
Li ho letti più volte, come si fa quando si è molto giovani e non avrei dubbi a consigliarne la lettura anche adesso.
Sono tutti editi da Mursia e ancora in vendita.
Tutte le protagoniste dei libri di Giana Anguissola sono persone compiute, anche se vivono in un mondo piccolo borghese, non hanno niente di artefatto nè di sciocco.
La forma dei testi è sempre perfetta.

Davvero mi farebbe piacere che questa grande scrittrice venisse riscoperta e proposta alle nuove generazioni.

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Carissima Fulvia, grazie! Mi hai incuriosito e oggi andrò in libreria a cercare i romanzi della Anguissola. Così potrò proporli anche a mia figlia tredicenne, che si dice un pò a corto di autori in questa estate.

per una tredicenne sono davvero molto adatti! così si rende conto che il mondo (moderno) esisteva ben prima degli smartphone!

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