CDNB - Il Reame del Crepuscolo - Cap. 4: Una luce nell'Oscurità

in #ita5 years ago

Aurora fece un sogno strano; sognò di essere diventata una specie di gatto nero e che il prode gruppo di avventurieri, recentemente battezzato “Il Nibbio Bianco”, fosse ora composto da una zanzara, un camaleonte e una statua. Aveva sognato di parlare con giganteschi conigli antropomorfi, di combattere contro giganti che sradicavano alberi contorti, di essersi persa in una tempesta di sabbia.

Tra le nebbie del sonno le parve di sentire in lontananza la voce di Teclis, che sicuramente la invitava al cambio del turno di guarda. Si stiracchiò allungandosi languidamente e alzando la coda, sbadigliò mostrando i piccoli denti acuminati e si strofinò gli occhi leccandosi il lato della zampa, quello vicino ai cuscinetti.

…Infine, si ricordò che il suo non era affatto un sogno.


CC0 Creative Commons Image, click for source

  • Buongiorno, Reverenda Madre

Disse Teclis, la voce melodiosa che risuonava contorta tra i suoi polmoni di metallo.

Avevano passato la notte dormendo nel rifugio di Maril: notte per modo di dire, dato che nel Reame del Crepuscolo non c’era né il giorno né la notte, ma solo un infinito e malsano tramonto giallastro. Nonostante la situazione paradossale, la grotta era comoda e accogliente. Dopo la tremenda notizia riguardo gli insetti che avevano mangiato il giorno prima, Maril si procurò alcune pagnotte stantie e alcuni ortaggi rinsecchiti per colazione.

  • Non vedo il problema di mangiare insetti, comunque… In fondo stiamo strappando delle povere anime a un destino crudele. È quasi un atto di misericordia… Un gustoso atto di misericordia!

Disse il coniglio addentando una carota dura come il legno.
Aurora non trovava neanche la forza di controbattere. Disse stancamente:

  • Allora Maril, mi è parso di capire che tu abbia un piano.

Il muso da roditore fremette dall'eccitazione, annuendo.

  • I pericoli di queste lande sono innumerevoli: come vi ho raccontato ieri, il mio primo incontro qui fu con dei soldati neri come la notte e dalle fattezze solo vagamente umane. Recentemente l’attività di queste creature è aumentata di molto: si organizzano in gruppi di 10-20 unità e pattugliano il deserto e il paese, catturando o uccidendo chiunque si metta sulla loro strada. Un vero e proprio esercito: non ho idea chi rappresentino o da chi prendano gli ordini, ma sono crudeli e pericolosi.


CC0 Creative Commons Image, click for source

Maril bevve una lunga sorsata di acqua giallastra.

  • Un giorno, mentre cercavo rifugio da una di queste pattuglie, scappai in un bosco di alberi neri e contorti. Non si trattava della solita selva: percepivo qualcosa in quel boschetto, qualcosa di diverso… Sentivo aria di Magia. Qualcuno pose un incantesimo di protezione su quel bosco, qualcosa che impediva l’ingresso ai guerrieri neri che si limitarono a passeggiare nervosamente fuori dalla macchia degli alberi. Inoltre avevo intravisto qualcosa nelle profondità del bosco: una luce misteriosa, brillante come il sole…

Il Nibbio Bianco attese il resto della storia, ma Maril si limitò a sgranocchiare la sua carota fissando l’imboccatura della grotta. Fu Teclis a interrompere il silenzio imbarazzante:

  • Mi perdoni mastro Maril… ma cosa avete scoperto all'interno del bosco?

Maril piegò le orecchie all'indietro.

  • Oh, beh niente di più. Vedere quella luce davanti e i soldati dietro mi ha terrorizzato, e sono fuggito urlando fuori dal bosco. Di sicuro non sono sopravvissuto fino a ora inseguendo luci nelle foreste, draghi nelle caverne od orchi nelle tende.

Quellolì ronzò intorno al gruppo.

  • Pensa quanto siamo fessi noi: abbiamo costruito un’intera carriera intorno all'inseguire cose pericolose in posti sconosciuti… non ultimo, entrare nel portale che ci ha condotto qui.

Sciacallo di Pietra disse risoluto:

  • Beh, se non abbiamo altre piste, direi che quel boschetto è la nostra migliore possibilità.

Teclis borbottò:

  • Tra l’altro in queste condizioni, non possiamo pensare d'ingaggiare in combattimento neanche un somaro storpio.

Aurora non aveva dubbi.

  • Finiamo di mangiare e partiamo subito: non abbiamo tempo da perdere… La principessa Elaine è ancora in pericolo!

Lo scalcinato gruppo si mise in marcia nel deserto: fortunatamente il vento si era calmato e la visibilità era migliorata. Percorsero le rive asciutte di un fiume secco, nascondendosi di tanto in tanto nella fanghiglia per sfuggire alle pattuglie di guerrieri neri, ciclopi e altre creature poco raccomandabili e dall'aspetto altrettanto pericoloso.

Percorsero circa una quindicina di miglia sotto la luce malsana di quel cielo crudele, arrancando nel fango e nella polvere, viaggiando a est verso le montagne. Il bosco che si trovarono davanti fu una vista strana, considerato che la vegetazione durante il tragitto era costituita da singoli arbusti secchi o tronchi anneriti.

Gli alberi che crescevano su quella bassa collinetta erano alti, storti e neri: nero il tronco, neri i rami e le foglie. I cespugli erano costituiti da un groviglio di rovi spinosi che sembravano aggrapparsi disperatamente a qualsiasi appendice disponibile. Tutta la vegetazione sembrava muoversi al ritmo del vento, ma all'interno della foresta c’era una calma piatta: l’ingiustificato frusciare delle foglie era l’unico rumore che li accompagnava; non c’era traccia di altri esseri viventi e intorno a loro aleggiava l’acre odore di umidità e decomposizione. Alcuni alberi ospitavano delle cavità, all'interno delle quali sembravano spuntare degli occhi rosso fuoco che seguivano incessantemente il Nibbio Bianco mentre si inoltrava nell’oscurità.

Maril cominciò a battere rumorosamente i denti, piegando le orecchie all’indietro e annaspando nell’aria soffocante del bosco. Quellolì tentò di fischiettare una melodia allegra per risollevare gli animi, ma si interruppe immediatamente quando qualcuno o qualcosa intorno a loro aveva cominciato a imitarlo: forse era il vento o l’eco. Fatto sta che udirono la stessa melodia in tonalità minore risuonare tra i tronchi contorti, mischiata ai singhiozzi di un pianto sommesso.

Poi improvvisamente fu visibile davanti a loro: una flebile luce tra i rami che diventava sempre più luminosa a ogni passo degli avventurieri verso il centro della tetra foresta.

CC0 Creative Commons Image, click for source

I passi lenti diventarono quasi una corsa, come se il Nibbio cercasse la salvezza in quella luce splendente… ed arrivarono al centro della foresta, in una radura dal cui terreno spuntava una stele di pietra che sembrava illuminarsi di luce propria.

Appena il gruppo fece il suo ingresso trionfale, la luce si affievolì fino a spegnersi completamente; dietro di essa prendeva posto una grande roccia color madreperla, nella cui pietra viva era incastonato un pesante portone di metallo argenteo, senza maniglia o serratura.

Maril lasciò i manici della carriola e si avvicinò alla stele insieme al resto del Nibbio: sulla pietra, dello stesso colore della roccia, erano incisi i caratteri ormai familiari del Rhyuliano. Maril scostò alcuni rampicanti secchi e seguì le incisioni con il dito, leggendo a voce alta:

"Il trionfo degli eroi sulla fine del mondo conosciuto
Nasce dal potere divino della Speranza, simbolo di Virtù
Così Egli, tenendo fede all'eredità dei Cavalieri Sacri
Potrà estrarre la Spada Dei Cieli, rovina del Demonio
E sarà, di nuovo, la luce."

Quando finì di leggere, la terra tremò leggermente; con un basso rombo il portone di metallo si aprì, mostrando una serie di gradini scavati nella roccia che sembravano condurre nelle più oscure e recondite profondità del suolo.

Non avete idea di chi siano gli avventurieri del Nibbio Bianco, cosa sia il Reame del Crepuscolo o del perché lo gnomo del gruppo si chiami "Quellolì"? Troverete (quasi) tutte le risposte nei precedenti capitoli delle Cronache sul mio blog:

Libro Primo:

Libro Secondo:


Firma finale.gif

Sort:  

Era ora che questa banda di eroi - un po' strampalati ma sempre deliziosamente impavidi - proseguisse l'avventura in questa nuova landa piena di insidie insidiosissime!
Grande @gianluccio!

Ps: secondo me potresti trovare parecchio interessanti le avventure descritte da @marcoriccardi!

Eheh conosco lui, le sue storie ed il suo gioco di ruolo :D Purtroppo sono riuscito a leggere solo il primo capitolo della sua saga / giocata GDR ma rimettermi in paro è uno dei buoni propositi per i prossimi mesi (uno tra i tanti, tra cui rimettermi a scrivere con regolarità) :P

Grazie @nawamy sempre gentilissima :)

Coin Marketplace

STEEM 0.36
TRX 0.12
JST 0.040
BTC 70446.49
ETH 3571.68
USDT 1.00
SBD 4.73