Facciamo un bel gesto

in #ita5 years ago

Facciamo un bel gesto

Una decina di giorni fa una nota blogger1 decide di dare risalto al post del proprietario di un bar di Monza che segnala quello che ritiene un bel gesto suo e di un ignoto avventore del suo bar. In due parole la storia è quella di un senzatetto al quale il proprietario del bar regala un pranzo lasciandolo allontanare senza pagare.
La cosa che più colpisce l'autore del post è che un avventore, visto il fatto, decide di offrirsi di pagare la consumazione al posto del senzatetto e, di fronte al rifiuto del gestore del bar, lascia dieci euro nel caso quell'uomo o altri nella stessa situazione possano avere un pasto gratis.2
Questa storia, che sembra tratta dal libro cuore, a mio parere, racconta tutta l'incapacità di persone assolutamente per bene nel vedere il quadro completo della realtà che li circonda. Non c'è nulla di male, anzi, solo un segno di buon cuore, un gesto piccolo, ma che aiuta una persona in difficoltà.
Ma è veramente così?
Ci sono, secondo me, due domande da porsi:
1. Può, il singolo, risolvere problemi generali?
2. Rendere meno evidente e stringente un problema serve a favorire la sua soluzione?

La mia risposta è no ad entrambe le domande.
Può, il singolo, risolvere problemi generali?
Cosa succederebbe se, vista la pubblicità avuta dal fatto, tutti i senzatetto di Monza si presentassero tutti i giorni al bar del nostro?
Nella zona di Monza ci sono almeno 50 posti letto per senzatetto, non esiste una stima, ma ammettiamo pure che nella zona di Monza siano solo 50 i senzatetto, potrebbe farsi carico un singolo bar di 100 pasti al giorno?3
Non risentirebbe il bar stesso della presenza costante di questa clientela?
Cosa succederebbe se la stessa iniziativa venisse presa da un bar del centro di Milano, dove, secondo un recentissimo censimento, ci sono oltre 2600 senzatetto4?
Il singolo può compiere gesti di testimonianza, ma, ovviamente, non può farsi carico di un problema generale, come diceva De Andrè:
E allora capii, fui costretto a capire
che fare il dottore è soltanto un mestiere,
che la scienza non puoi regalarla alla gente
se non vuoi ammalarti dell'identico male

Rendere meno evidente e stringente un problema serve a favorire la sua soluzione?
Ancora no, secondo me.
Il gesto sicuramente istintivo e caritatevole del gestore del bar può essere d'aiuto per la soluzione del problema?
Sicuramente è servito a sollevare il problema, ma credo ne abbia allontanata la soluzione per due ordini di motivi.
Il primo è che diminuire con gesti personali le dimensioni di un problema porta inevitabilmente a sminuire la sensazione di impellente necessità di dare una risposta sostanziale e organizzata al problema. Il secondo è che ingenera erroneamente la sensazione in tutti, comprese le istituzioni, che non serva intervenire perché qualcuno ci penserà...

Certamente pagare un pranzo al singolo senzatetto, quello che ho qui davanti, mi toglie un peso, mi fa sentire meglio, mi fa sentire buono, ma che succede, nel frattempo, a tutti gli altri, a tutti quelli che non sono qui davanti a me?

Questo modo di affrontare i problemi non è civico, in un paese civile un bravo cittadino dovrebbe accompagnare il senzatetto ad un centro comunale di assistenza, che a Monza esiste, per inciso, e se non ci fosse dovrebbe accompagnarlo in comune e chiedere conto al sindaco di chi e come si faccia carico di questa persona disagiata.
Questo è un modo per cercare di far avere un pasto a quel senzatetto tutti i giorni, non per un giorno soltanto.
Questo è il modo civile di affrontare un problema, non nasconderlo sotto il tappeto con un bel gesto.

Riferimenti:

1Dare Speranza

1Un gesto

2Senzatetto Monza

3Senzatetto Milano

Tutte le immagini sono di mia proprietà.

Sort:  

veramente un argomento difficile. Il problema della povertà estrema (ed esiste, altrochè) andrebbe risolto a livello istituzionale e non affidato alla buona volontà del singolo. Faccio una piccola attività di volontariato come medico, ma anche questo non basta, lo so. Però, credo che comunque vadano apprezzati anche i gesti caritatevoli occasionali, è vero che ci fanno sentire (erroneamente, forse) buoni, ma sempre meglio che niente

Mi trovo perfettamente d' accordo con l ' opinione di Fulvia ^^

Tema a dir poco spinoso: trovare il coraggio di dire la propria non è facile. Solo vedere la prima foto mi mette tristezza. Ho letto il tuo post e mi trovi d'accordo. Arginare non è la soluzione...ma si sta comunque tentando di fare qualcosa. Restare impassibili sarebbe peggio sicuramente.

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