Il tricolore che mi manca

Lo scorso weekend a Verona si sono tenuti i campionati italiani di bmx.
Sin da quando ero piccola i campionati italiani sono sempre stati una delle gare più attese dell' anno per me e prima di quest'anno non avevo mai saltato questo evento imperdibile.
Per anni ho corso con i maschi.. di femmine ce n'erano poche e quindi venivo buttata in competizione insieme a loro. Questo non mi dispiaceva affatto visto che erano loro a temere me e non il contrario.
Dall' età di 13 anni ho praticamente sempre vinto il campionato italiano nella classifica femminile e avuto la maglia tricolore.

Con quest'anno sono tre anni che la maglia non la vedo, non per i risultati.. anzi, ma per la mancanza del numero minimo di iscritte nella mia categoria per potere fare una classifica.
Nel 2016 e 2017 avevano fanno una categoria unica di tutte le donne a partire dalle categorie esordienti, allievi, juniores ed elite. Ho vinto entrambe le gare, ma non essendoci il numero minimo nella mia categoria singola, nonostante abbia vinto la gara non ho ricevuto la maglia.
Quest'anno i numeri erano ancora più bassi e il giorno prima della gara la federazione ci ha avvisate che proprio a causa del numero non potevamo correre.
E' stato il primo anno, dopo 13, che non ero in pista durante la gara. Un po' di dispiacere e amarezza è inevitabile.

Magari quando ero piccola non importava se di femmine eravamo poche, perchè tanto la gara la facevo lo stesso e mettere in riga i miei avversari era solo una soddisfazione.
Ma ora che sono cresciuta il mio livello confrontato con quello dei coetanei non è nemmeno paragonabile, i tracciati sono diversi e non può essere più com'era da bambini.
La mancanza di altre donne riders si a sentire, è un peccato che siamo così poche, che non abbiamo nemmeno il numero per competere ad una gara.
Non ho mai avuto un confronto in Italia e proprio per questo lo ricercavo e lo trovavo all'estero.
Ora che per ragioni di studi ho deciso di allentare la presa e di sacrificare le mie esperienze internazionali è un dispiacere per me non riuscire a gareggiare nemmeno in Italia.

Spero sempre che le cose possano cambiare con il tempo e che anche altre ragazze e bambine si possano appassionare della bici e di questo bellissimo sport. Spero che le piccole riders tengano duro nonostante abbiano poco confronto e pochi modelli di donne da seguire. Il futuro, ormai, sono loro.

La passione rimane, non per questo motivo mollo. Però un po' di malinconia per i bei tempi passati mi assale ogni tanto e vorrei tornare indietro a riviverli ancora, rivivere le enormi soddisfazioni ed emozioni che questo sport ha saputo darmi sin da sempre.
Ci riprovo l' anno prossimo, magari sarà la volta buona.