I tempi di guerra

in #ita6 years ago (edited)

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La fortuna di vivere in tempo di pace:

Tutti noi siamo nati in tempi di pace, non sappiamo cosa voglia dire vivere in un mondo in guerra o per lo meno non lo abbiamo mai sperimentato.
Nella foto vedete mia zia Noemi, in una foto originale scattata nell’Ottobre del 1943.

Quando pochi giorni fa la mia altra zia Marisa - a cui questa foto era dedicata - me l’ha mostrata, mi ha colpito la scritta che dice: “Perché sempre ti ricordi di chi ti fa compagnia nei tempi di sventura”.
Se uno ci ripone attenzione questa non è una frase qualunque ma è molto significativa. Per qualche motivo mi ha colpito molto perché forse mi immaginavo che delle bambine non avessero vissuto quei momenti con questo pathos. Evidentemente invece la situazione era davvero drammatica.
Allora ho interrogato la zia Marisa, la destinataria del messaggio e per non lasciare nulla alla mia interpretazione le ho chiesto:

“Ma perché erano giorni di sventura?”

La sua risposta è stata:

”Perché c’erano sempre gli apparecchi e non sapevamo se saremmo arrivare al giorno dopo, a poche ore dopo”

Ecco forse è questo l’elemento centrale della bruttezza espressa da questo messaggio che ci arriva dal 1949, la mancanza di sicurezza, di tranquillità, che sono così importanti per tutti e specialmente nell’infanzia. Le mie due zie sono del 1929 e nel 1943 avevano quindi 14 anni, non erano più piccolissime ma erano ancora delle bambine, in quella fase di passaggio da fanciullezza ad adolescenza così delicata nello sviluppo di una persona.

Quanto sono belle le fotografie e le scritte che ci giungono dal passato! Ci permettono di fare un piccolo viaggio nel passato e forse questa è proprio l’essenza della bellezza della Storia. Gli storici infatti passano molto del loro tempo a rovistare negli archivi dove sono contenuti i documenti autentici del tempo.

Un altro messaggio che mi dà questa fotografia è l’importanza della pace che noi abbiamo avuto la fortuna di avere, con un pensiero per quei poveri bambini della Siria e di altri posti che invece stanno vivendo la stessa situazione delle mie due zie o probabilmente molto peggio.

Viviamo in un mondo alla Fahrenheit 451 in cui le guerre sono una delle tante news di cui ci dimentichiamo 5 minuti dopo. Invece facciamoci caso alle guerre.

Ciao ciao
Luigi

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Bella la foto e ancora più bello il tuo messaggio

dear @luigiborla,

È un evento molto triste e vergognoso in passato, in realtà è un incidente molto brutto e vergognoso sui bambini, infatti viviamo in un mondo che ogni 5 minuti dimentica le notizie precedenti o dimentichiamo quello che è successo nelle nostre vite 5 minuti fa. Anche se non dovrebbe essere dimenticato

Ripercorrere quei tempi attraverso gli occhi di due ragazzine dà davvero parecchi spunti di riflessione.
Ho ascoltato con te il racconto di tua zia ed è stata una bella emozione ed è stato bello vedere che nonostante la tragicità dei momenti tua zia condivideva con noi i suoi ricordi con il sorriso sulle labbra facendoci partecipe anche di esperienze di vita divertenti come quella volta che con l'altra tua zia andarono a denunciare una spia che invece altro non era che la nipote del prefetto!

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