24 luglio 1972

in #ita6 years ago (edited)


Immagine CC0 creative commons

Ho deciso di partecipare al graditissimo post di @fulviaperillo, Ere personali, così, quasi per caso, perché la mia frequentazione negli ultimi tempi di Steemit si è particolarmente rallentata, tra nuovi impegni lavorativi diversificati e la calda stagione estiva, che limita un po' la voglia di prendere il computer per fare una qualsiasi attivitò, seppur bella, come quella di navigare su questa stimata piattaforma.

Detto questo, non perdo tempo, a passo subito alla narrazione del fatto oggetto di questo post, e della spiegazione del perché ho scelto proprio il 24 luglio 1972.

Regalo di compleanno

Questo racconto si perde un po' nella classica notte dei tempi, in quanto risale al giorno del mio sesto compleanno, quando ricevetti da mia madre una banconota da 1.000 lire.

Mi ero svegliato presto quella mattina, e poco prima che mia madre partisse per andare a fare le camere alla pensione, mi allungò la famosa banconota, dicendomi che era il mio regalo di compleanno e che potevo comprare quello che mi pareva.

Non era una grossa cifra, neanche a quei tempi, ma era in ogni caso significativa, almeno per me, in quanto si potevano comprare almeno 20 ghiaccioli (che costavano all'epoca dalle 30 alle 50 lire...), un bene molto ambito, soprattutto d'estate, o altri dolciumi del genere.

Come mia madre uscì di casa, presi in mano quel biglietto statale, e lo guardai attentamente....

Non mi piaceva proprio, era molto consumato, segno di tanti passaggi e di tante avventure vissute, mi sembrava quasi privo di valore, al punto tale che pensai, nella mia piccola testa di bambinetto, che fosse brutto e addirittura non degno di essere tenuto, per cui mi passò per la testa la brillante idea di sbarazzarmene, perché, seguendo sempre i miei ragionamenti, se mi fossi azzardato ad andare a comprare qualcosa con quella banconota, sicuramente mi avrebbero potuto dire qualcosa di brutto nei miei confronti, reo di aver provato a spendere una tale schifezza di valuta.

Ero in cucina, finestra aperta, ed il richiamo di gettare le 1.000 lire al vento era molto forte, per cui non persi tempo e feci quell'insano gesto, così, a cuor leggero, come potrebbe farlo un bambino irresponsabile di 6 anni, e per me l'incidente diplomatico era praticamente chiuso, ma così logicamente non fu.

La resa dei conti

Nel primo pomeriggio, al ritorno dal pesante lavoro alla pensione, mia madre mi chiese che fine avessero fatte le 1.000 lire, se avevo comprato qualcosa o semplicemente le avessi accantonate da qualche parte.

Non mi aspettavo una domanda del genere, forse nella mia testa, una volta fatto un regalo, era finita lì, e mi sentii subito in imbarazzo, non sapendo cosa raccontare, dovevo inventare una bugia, ma non era facile, perché ero impreparato ed ero anche un bambino molto timido e sincero, con un paio di domande ben assestate mia madre mi fece confessare la mia birichinata...

Non ricordo perfettamente le parole che mi disse, in quanto di tempo ne è passato ormai parecchio, ma la sensazione che provai fu molto dolorosa e spiacevole, non mi toccò né picchiò nella maniera più categorica, penso che mia madre non abbia mai alzato un dito verso di me, ma quello che mi disse mi fece stare talmente male che avrei voluto scavare una buca e nascondere la testa sotto terra come uno struzzo, per non ascoltare i rimproveri che giustamente mi ferivano nell'animo.

Capii in quel preciso momento il reale valore dei soldi, che servono per soddisfare i bisogni primari e possibilmente anche per permettersi qualche piccolo sfizio, che quelle 1.000 lire lei le sudava in pesanti lavori ed erano il frutto delle sue fatiche, che di soldi purtroppo in casa non ce n'erano tanti, e buttarli dalla finestra era ingiusto, offensivo e tremendamente sbagliato, e che ne proprio proprio erano così brutti, mi avrebbero dato un'altra banconota, più bella e di mio maggiore gradimento.

Ero umiliato, mi sentivo ancora più piccolino dei miei minuscoli 6 anni di vita, ma il cuore di mamma è grande, rammentarlo non è mai abbastanza, e guardando dalla finestra mi disse (questo lo ricordo benissimo, come un'ancora di salvezza):

"Si deve che sei comunque un bambino buono, vieni qui che ti prendo in braccio, vieni a vedere dove sono rimaste le tue 1.000 lire brutte".

Mi sollevò da terra, in quanto non ero abbastanza alto da vedere il soffitto del nostro garage sottostante, e vidi perfettamente la banconota miracolosamente finita in un angolino, al riparo dalle folate del vento che l'avrebbero potuta portare lontano, irrimediabilmente persa.

Volai al piano sottostante, dove abitava mia nonna, e prendendo una sedia salii sulla finestra che dava sul tetto del garage, in meno di un minuto quella sudata, preziosa, intensa banconota da 1.000 lire fu saldamente nelle mie mani, e non ci fu verso, non volli assolutamente che mia madre me le cambiasse con un'altra, la lezione era stata giustamente dura e corretta, la punizione per me, che avevo capito la ramanzina, era spendere proprio quelle 1.000 lire, brutte ma tremendamente vissute, intrise di sacrifici e sudore.

Ringrazio la cara @fulviaperillo per aver proposto questo gradito e particolare contest, che ha fatto riaffiorare quasi per caso questo ricordo nella mia mente, che aspettava un'occasione come questa per essere riaffiorare.

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Sort:  

Grazie per la partecipazione! Davvero un bel ricordo, molto particolare e dolce

Grazie tante a te per aver ideato un contest del genere

Incantevole mad. Da bambini se ne fanno di pasticci, in fondo la spensieratezza è proprio questa, la non comprensione e il non dare la giusta inoortanza alle cose. La tua storiella mi ha fatto sorridere, ma è anche un grande insegnamento. Complimenti. Evviva la Lira.

Grazie tanto, caro Paolo, delle piacevolissime parole che mi hai indirizzato.
Da bambini se ne fanno di errori, tanti, ed io ho semplicemente ma pesantemente sottovalutato l'importanza del gesto che aveva fatto mia madre, non contava nulla l'importo, per lei erano soldi più che sudati, per cui con una leggerezza incredibile avevo pensato bene di disfarmi di quelle brutte 1.000 lire

Che bellissimo ricordo..
Una lezione sicuramente che ti ha insegnato molto.
Bravo mad, ottima partecipazione al contest.
Ps : piccolo aneddoto sulle millelire.
La Montessori assomigliava molto a mia nonna paterna, mia nonna Paola. Perciò fin da bambini io e mio fratello abbiamo chiamato quella banconota i soldi di nonna Paola.
Perciò, oltre al tuo dolcissimo ricordo, è riaffiorato anche un mio ricordo. Grazie.

Ehhh, le 1.000 lire, come la lira in genere, quanti bei ricordi, ci ho convissuto per 36 anni, ed ogni tanto i rimpianti riaffiorano, ha ragione quel famoso detto, andava meglio quando andava peggio, ci si lamentava, ma adesso come stiamo??
Grazie delle belle parole che costantemente mi riservi e del tuo prezioso commento

Wow non conoscevo questo contest, mi piace molto!
Come mi piace altrettanto questo bel post caro @mad-runner.
Chi non ricorda il mitico millino che i genitori ci elargivano di tanto in tanto e che per noi aveva un valore immenso?
Io ricordo pero' quello raffigurante Giuseppe Verdi, seguito da quello con Marco Polo (immesso nel mercato dal conio nel 1982) e infine quello da te qui raffigurato con la Montessori, se non vado errato fu l'ultima emissione in assoluto.
Attraverso un calcolatore dell'inflazioneche ho trovato online, posso dirti che le 1000 lire nel marzo 1972, equivalevano esattamente a 8,54 euro di oggi.
Complimenti per il bel post, Mad!

Ho cercato una foto non coperta da copyright del millino che circolava all'epoca ma non l'ho trovata, non sono un mago nelle normative del rispetto delle norme a protezione dei contenuti, per cui la mia ricerca spazia principalmente su pixabay, oppure su foto personali (quelle sono mie, per cui sono sicuro!!).
Grazie tante per i complimenti che mi hai indirizzato, questo è stato davvero un post molto casuale, in quanto avevo letto un altro racconto di uno Steemians, poi sono andato a cercare il contest della cara @fulviaperillo, ed alla fine ho deciso, sulla base di un altro ragionamento altrettanto fortuito, di narrarvi questa vicenda, sono molto felice che vi sia piaciuta e di essere riuscito a centrare una vittoria nel Post.it.
A parte la conversione nudaecruda che hai ottimamente fatto tu, all'epoca con quelle famose 1.000 lire ti sembrava di comprare mezzo mondo, eppure il valore era quello che era, ma la sensazione che generano era di grande possedimento

Quando parli di te in maniera cosi profonda, sentita ed in fondo gioiosa sei capace di stendere un toro con un post.
Pur essendo in lizza per il contest spero vinca tu caro @mad-runner

Hai fatto un commento di una linearità unica ma di una potenza indescrivibile, in quanto hai scosso le mie fondamenta, caro @serialfiller, oltretutto ricevere queste parole da un grandissimo interprete di Steemit quale sei tu mi fa doppiamente piacere

Grande mad, col tuo racconto ho visto tutta la scena di nanzi ai miei occhi, non ti nego che un po' mi ha fatto ridere immaginare te che cercavi una scusa così piccolo haahah.
Gran bel racconto, ricco di valori, sei un grandissimo.

Ehhh ridere, caro @sergioambro, il paragone con lo struzzo ti assicuro che è stato molto appropriato, perché mi sarei davvero voluto sotterrare, se avessi potuto sarei scomparso per riapparire in un'altra galassia!!!
Grazie delle belle parole che mi hai rivolto, caro Sergio

Quanta tenerezza in questo dolcissimo ricordo! Di sicuro una parte di te ha abbandonato l'infanzia già a quell'età, mentre un'altra è rimasta cristallizzata a quell'istante.
Buon compleanno in ritardo! (Che poi è il giorno del mio onomastico!)

Sono ricordi che non si dimenticheranno mai, magari accantonati da qualche parte della mente, ma quando, per qualsiasi motivo, un alito di vento togliere loro la polvere del tempo, riaffiorano con tutta la loro forza, anche a distanza di anni.
Grazie mille per gli auguri e le belle parole, Buon Onomastico!!!

I ricordi...quelli poi in cui ci viene insegnato qualcosa sono quelli più importanti di tutti.
Bravo Mad, un bel post veramente!
I bambini sono puri e agiscono d'impulso..non potevi saperlo.
Tua mamma ti ha prontamente insegnato il valore del denaro e la fatica per ottenerlo!
Un abbraccio

Purtroppo nella mia testa i soldi dovevano essere perfetti, e quella banconota era davvero usurata, segnale che aveva fatto molta strada, per cui non aveva senso, nella mia testolina, e non era buona da fare nulla, ma la lezione è stata, senza alzare né voce né mani, molto ma molto pesante ed umiliante, mi sono davvero sentito una merdina secca!!!!

Un post veramente toccante e pieno di insegnamenti. A sei anni e' difficile per un bimbo capire il vero valore delle piccole cose, ma vedo che la ramanzina della mamma ti ha fatto capire in fretta quello che si cerca di trasmettere anche ai bimbi di oggi perche' hanno troppo e non si accontentano mai disprezzando molto piu' facilmente.

La pensiamo su tanti argomenti nello stesso modo, cara @misia1979, anche se siamo distanziati da una decina d'anni abbondanti come data di nascita.
Ai giorni odierni si ha la sensazione di non fare mai abbastanza per le nuove generazioni, a volte ci si trova di fronte a risposte talmente allucinanti che a noi non sarebbero passate neanche per la testa, invece sono quasi all'ordine del giorno.
In diversi tuoi post ho apprezzato tanto l'impostazione che avete dato all'educazione dei vostri cari figli, e condivido e concordo perfettamente sul vostro operato.
Grazie per il tuo passaggio su questo post e per il tuo pregevole commento

Mi fanno davvero piacere le tue parole, grazie!

Di nulla, è solo la pura e semplice verità

Bello questo ricordo, credo che il mio primo soldino fosse una banconota da 1$ e non lire. Ma non ne sono certo.

Grazie mille ( ;-)) del passaggio da queste parti e del gradito commento, caro @tosolini!!

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