Criptointesa - 8° puntata

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"Ti dicevo della domenica, sì, dovrebbe essere un giorno tranquillo, un giorno da passare in famiglia, spensierato, invece per me l'incubo incomincia quando smetto di lavorare dalla signora anziana, il rientro a casa è spesso allucinante, lui è sul divano, stravaccato, bottiglie di birra, pezzi di pizza da asporto, tovaglioli, rifiuti vari sparsi dappertutto, se sono fortunata sonnecchia e riesco a guadagnare un po' di tempo, se mi va male, è vivo e vegeto e sono dolori, come chiudo la porta incomincia il calvario, non sto esagerando, dire che entro come un ladro è riduttivo, spesso mi gioco la possibilità di farla franca per un niente, capirai perché è così importante farlo dormire un po' di più..."

"Ma cosa fa quando è sveglio??"

"Guarda la televisione, è un grande sportivo, nel senso che non si perde nulla di quello che trasmettono, calcio, motociclismo, pallavolo, ciclismo, basket, tutto quello che assomiglia a uno sport viene visionato ed è fonte di eccitazione, se per sbaglio c'è un trionfo di un suo pupillo per me sono dolori, perché è iper-attivo e deve scaricare tutta la tensione accumulata, e finché non ci è riuscito può farmi male, tanto...."

"Penso di aver capito come scarica la tensione..."

"Sì, hai capito, la sua valvola di sfogo sono io, da quando 2 anni fa il secondo dei nostri figli è andato a vivere nella città dei suoi studi è un inferno, provo a invitarli a mangiare da noi praticamente ogni domenica, se accettano a volte è quasi peggio, perché sovente il tutto si ritorce contro di me, perché se lunedì pomeriggio per sbaglio è a casa, mi prendo la razione della domenica con gli interessi, una furia della natura vera e propria, devo sottostare a qualsiasi perversione o depravazione gli passi per la testa, un rifiuto viene sempre accolto e respinto al mittente con una raffica di schiaffoni e calci, ho sempre qualche livido sul corpo, quasi sempre in punti che non si mostrano in pubblico, addome, schiena, interno cosce e altre zone di difficile esposizione, mi conviene sempre rilassarmi, pensare che tutto prima o poi finisce, che se faccio la brava è più veloce a sfogare i suoi squallidi istinti, il modo migliore per far finire tutto quanto prima possibile è essere accondiscendente su tutto e quando tramazza sul divano dopo avermi violato ovunque, la cosa migliore che io possa fare è strisciare come un verme piano piano e andare in bagno, aprire la doccia e provare almeno a ripulire in superficie il sudiciume che mi ritrovo addosso, ho dovuto modificare tante abitudini, per limitare i danni, come quella di tenere i capelli lunghi...."

Leggere questo messaggio aveva parzialmente immobilizzato Fabrizio, che si sforzava di trovare una replica adeguata, ma non aveva parole, non riusciva a trovare il bandolo della matassa, per cui l'unica cosa che gli uscì fu un..

"Non sai quanto mi dispiace."

"Capisci adesso perché avevo bisogno di parlare con te? Perché vorrei avere ancora fiducia negli uomini, vorrei sentirmi dire delle parole dolci, sentirmi rispettata, sentirmi coccolata, anche se solo virtualmente, perché è da tempo che non provo tutto questo, che vivo una vita che non si può più definire tale, che sentire anche solo un briciolo di attenzione e considerazione mi fa bene all'anima, perché sto troppo male, e quando dico che l'unico motivo che mi spinge a tirare avanti sono i miei figli non scherzo affatto, se non c'erano loro l'avrei fatta finita da tempo, prima che sia lui a togliermi dal mondo quel giorno in cui non vorrò più sottostare alle sue torture maniacali, non ho scampo, arriveremo a un punto in cui ci sarà un o io, o lui, ma lui è infinitamente più crudele di me, se non gli fossi più utile per soddisfare i suoi bisogni nei momenti in cui è cotto dai fumi dell'alcol mi ammazzerebbe senza problemi."

Fabrizio in qualche modo metabolizzò quell'orrenda verità, orchestrando questa volta una replica decente:

"Non puoi continuare a vivere così, ci deve essere un modo perché tu possa cambiare la tua vita, non c'è nessun modo per farlo ragionare, per fargli capire tutto il male che ti sta facendo, non puoi parlare francamente ai tuoi figli, magari insieme possono fronteggiarlo a dovere."

"Ci mancherebbe altro che mettere di mezzo loro, vittime innocenti di un rapporto che si è rivelato un vero fallimento, un disastro assoluto, non avrei mai pensato di ritrovarmi in questa situazione, e dire che mio padre, pace all'anima sua, mi aveva avvisato, "Stai attenta, stai attenta cara figlia mia, quel tipo non mi piace per niente, non mi piace..", mi diceva quando rincasavo che eravamo ancora fidanzati, e me lo ripeteva anche portandomi all'altare, dicendomi "Sei ancora in tempo, non pensare che sei costretta a farlo, ci penso io a tutti quanti, se non sei convinta gira i tacchi e vattene, fermerei il mondo per te", ma io niente, non vedevo più in là di lui, avevo gli occhi accecati dall'amore, non vedevo quello che allo sguardo attento e preciso di mio padre non sfuggiva, quel maiale di mio marito mi diceva... "Non capisco perché tuo padre ce l'abbia tanto con me, non gli ho fatto niente...", eppure lui lo aveva capito, lo aveva capito quasi subito, lo sentiva, mi diceva, lo sentiva dentro che aveva qualcosa che non andava, se fosse ancora vivo, se quel maledetto tumore non se lo fosse portato via 11 anni fa, lui si che sarebbe stato un buon alleato, riusciva a tenerlo a bada, alcune volte gli aveva detto chiaro e tondo che ci pensava poco a mettergli un fucile da caccia sotto il naso, e se gli faceva girare i coglioni o si azzardava a toccarmi avrebbe fatto fuoco senza problemi, con tutto quello che mi ha fatto gli avrebbe scaricato contro un arsenale da guerra, altro che fucile....."

"Quindi tuo padre è morto, i tuoi figlio assolutamente no, ma qualcuno che possa aiutarti non c'è, un parente, uno zio, qualcuno dalla parte di quel vigliaccio, che possa fermare questo scempio??"

"Nessuno, caro Fabrizio, nessuno, non c'è nessuno che possa aiutarmi, sono sola a fronteggiarlo, non potrebbe essere diversamente..."

"Gaia dove abiti?"

"Non pensarci neanche per scherzo, togliti dalla testa qualsiasi tuo intervento, se solo lo dici un'altra volta non ci sentiremo mai più, sparisco dalla tua vita anche solo virtuale, non voglio assolutamente che un innocente ci vada di mezzo, i miei errori rimangono miei errori, tu non c'entri nulla, non me lo perdonerei mai, rispondo solamente io di tutto questo, fino alle estreme conseguenze, se dovessero esserci, ma farò in modo di vivere, e resistere, non so per cosa o a cosa, ma voglio lottare fino in fondo, tu stai diventando una bella presenza nella mia vita, anche se non fisicamente, poter parlare con te mi fa stare meglio, potendo condividere queste cose con un'altra persona, ma non fare nulla se non, se lo vorrai, starmi vicino spiritualmente e apprezzarmi come persona."

"Ci sarò sempre per te, in qualsiasi maniera tu vorrai, di qualsiasi cosa tu abbia bisogno chiedi, chiedimi pure, nel limite delle mie possibilità farò tutto quello che posso per te, ma non mi chiedere di girarmi dall'altra parte, non so come e non so quando ma qualcosa farò, per aiutarti concretamente, puoi stare certa di questo fatto."

"Apprezzo molto le tue buone intenzioni, ti ripeto, sei una presenza preziosa per me, viviamo alla giornata, con la voglia di parlare, aver la possibilità di confidarmi con te è impagabile, prima era ancora peggio, ogni volta che ci salutiamo è sempre meglio, mi sento più sollevata nell'animo, non so ancora fin dove riuscirò a vuotare il sacco ma non mi voglio porre degli obiettivi né limiti, quello che mi va di dirti te lo dirà, se ti sta bene..."

"Mi piace parlare con te, mi sento bene anch'io, per cui procedi come vuoi, vorrei dirti apertamente quello che sto provando, ma non vorrei sbagliare, e magari essere frainteso."

"Non ti fare problemi neanche tu, spara pure, ma a salve però!!!"

"😂😂😂 Mi fai morire dal ridere, ok, allora vorrei dirti che, anche se ti sembrerà strano, penso proprio di volerti bene, che mi sto affezionando a te."

"Adesso devo andare, ti auguro una buona domenica, lunedì ti farò una domanda, se vorrai rispondere, sul tuo matrimonio, e comunque, caro Fabrizio, per me è facile, molto, vista la mia condizione, per te non lo so, ti voglio bene anch'io, non so quanto, ma ti voglio bene, ciao, caro amico virtuale, buona domenica."

Un brivido lungo la schiena di Fabrizio, veloce ma intenso, riflesse un attimo su quel fatto, ma si affrettò a scrivere...

"Sono felicissimo per quello che ho appena letto, ciao cara, ciao Gaia, spero che tu possa passare una domenica almeno decente, non vedo l'ora che sia lunedì mattina, ciao...."

"Anch'io vorrei già volare fino a lunedì mattina..."

Continua...