Fumo?? No grazie - 3° parte

in #ita6 years ago


Immagine CC0 creative commons

Sono stato parecchio incerto se procedere con questa terza ed ultima parte riguardante il mio pensiero nei confronti del fumo, una piccola ed ulteriore spinta me l'ha fornita il buon @charlesx, che nei suoi commenti ha espresso approvazione per i precedenti post pubblicati.

Il motivo del mio tentennamento è molto semplice, quando si parla di fumo, spesso, di fronte ad un fumatore convinto, "una parola è poco e due sono troppe", è il classico caso dove bisogna andare con i piedi di piombo, perché non si sa mai dove il discorso può andare a finire.

Ormai è un dato di fatto consolidato, il fumo fa male, ma fa male davvero tanto, e non basta pensare unicamente al cancro ai polmoni, oppure al cancro alla laringe (che se non ricordo male, è una patologia che colpisce solo i fumatori), ma anche a tutta una serie di altre malattie, limitazioni, condizionamenti e malanni vari a cui il fumatore è sottoposto per soddisfare la propria voglia di fumare.

Indebolimento delle vie respiratorie, peggioramento della forma fisica generale, riduzione della capacità respiratoria complessiva, maggiori possibilità di sviluppare ictus o infarti, peggioramento del senso dell'olfatto e del gusto, accelerazione del processo di invecchiamento cellulare, sono solo alcune delle conseguenze del fumo, le prime che mi vengono in mente, in quanto l'elenco è certamente incompleto, perché il fumo agisce talmente in profondità che penso che i reali effetti complessivi della sua dannosità non siano ancora stati studiati e compresi adeguatamente.

Di fronte a questo scenario molto preoccupante, ci sono diverse reazioni che il fumatore può avere quando un non-fumatore si sente il dovere di dirgli qualcosa al riguardo.

C'è il fumatore che, consapevole dello sbaglio che sta commettendo, quasi si scusa per questa sua debolezza, sa che sta facendo una cosa non giusta, spesso si ripromette che in un fututo non troppo lontano smetterà di fumare, ed in un certo senso, si appella alla clemenza della corte, con un atteggiamento del tipo "sì, sto sbagliando, mi dispiace infinitamente, mi pento di quello che sto facendo ma sono un debole e non riesco ancora a vincere questa battaglia."

A questa tipologia di fumatore, che spesso è riguardosa nei confronti del non-fumatore, e cerca anche di non fumare in luoghi o situazioni che potrebbe arrecare fastidio, non c'è molto da rimproverare, sa già che sbaglia, non riesce a smettere di fumare, anche se probabilmente lo vorrebbe, ed a volte chiede un aiuto per fare un tentativo per troncare la dipendenza dalla schiavizzante nicotina.

Il vero problema c'è quando ci si trova al cospetto di un'altra categoria di fumatore, quella incallita, quella accanita, quella che per nessun motivo al mondo smetterà di fumare, che non gli passa neanche per la testa di smettere di fumare, perché gli piace, perché non gliene frega un cazzo di smettere, perché, alla fine dei discorsi, "tanto di qualcosa bisogna morire": questa è spesso la pietra tombale che tronca tutti i discorsi.

E qui a volte mi sono incazzato di brutto, trovandomi di fronte a queste testedicazzo, mi dispiace ma il termine è ampiamente meritato, soprattutto quando si arriva alla frase famosa del" tanto di qualcosa bisogna morire".

Mi fronteggio con il fumatore incallito su tanti argomenti, e per quanto possano essere forti le mie motivazioni, il nicotomane (non so neanche se esiste come termine, mi andava di etichettarlo così) avrà sempre una giustificazione, una scappatoia, un contro-attacco per controbattere, ed alla fine di tutto, è facile che si rifugerà nella classica frase di merda di cui sopra, scusatemi ma è proprio una frase di quella tipologia, spesso dettata dall'ignoranza delle cose e delle situazioni.

Queste persone generalmente le attacco su diversi fronti, dicendogli ad esempio se hanno mai visto un malato terminale di cancro ai polmoni, per quanto possa aver fatto passi da gigante, non è certamente una bella morte (ammesso e non concesso che possano esistere delle "belle morti"), perchè si soffre ancora parecchio.
Quando vedo un'ostinazione ed una convinzione fuori da ogni logica, mi rendo conto che toccandoli nel loro vizio gli rompi le palle, ed allora ci vado giù pesante, sempre se l'opposizione diventa aggressiva ed innesca il mio discorso finale.

Bene, sai che fumare fa male, non lo dico io, si sa, è risaputo, è dimostrato ormai, non siamo negli anni 50-60, dove i divi cinematografici di Hollywood fumavano durante le riprese perché faceva figo e tendenza, adesso la realtà è molto diversa, e se, nonostante tutto quanto, nonostante la pubblicità e le foto "repellenti" e deterrenti presenti sui pacchetti delle sigarette, tu decidi, di tuo libero arbitrio, di continuare a fumare, ed in qualche caso mi sono anche sentito rispondere "sì, fumo, e te che cazzo vuoi?!?!", perfetto, allora una delle conseguenze logiche che dovrebbere scattare potrebbe essere la seguente....

Questo è un discorso prettamente economico, che si basa su due concetti, il primo è che il tabacco produce introiti allo Stato, ed il secondo è che il costo della cura dei malati terminali di cancro ai polmoni o similari è superiore all'introito stesso, quindi, visto che è una libera scelta del fumatore, quella di essere dipendente da questo vizio, i rischi vanno tutti in carico al fumatore stesso, in quale maniera?


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Costo delle sigarette triplicato, e vendita tassativa dietro presentazione di tessera sanitaria, dal momento stesso dell'acquisto di un singolo pacchetto di sigarette, tutte le patologie riconducibili al fumo sono a totale carico del fumatore stesso, che deve pagare di tasca propria le cure mediche, e se non ha fondi necessari....... in quel momento lì saranno effettivamente "cazzi suoi", non sopporto le persone che hanno chiaramente torto tenere la cresta alta e fare i fenomeni, ostentando arroganza e supponenza.

Il mio è un discorso chiaramente provocatorio, ma un raddoppio del costo delle sigarette non sarebbe male come idea, ed una lotta ancora più spietata al contrabbando del tabacco, con pene esemplari ai trasgressori, perché il fumo è una piaga sociale, al pari del gioco (quando supera certi limiti), ma mentre il gioco provoca danni principalmente al portafoglio, il fumo causa danni al portafoglio ed alla salute, è ben diverso.

Sort:  

Io sono molto categorica sull'argomento: il fumo è come una droga, produce dipendenza e porta in ogni caso delle patologie non necessariamente mortali per via diretta (pressione alta, difficoltà respiratorie).
Io non ho mai fumato e onestamente mi tengo alla larga dai fumatori!

Brava, fai benissimo, continua così, perché è realmente una droga, si lega al sangue, e smettere è veramente dura, se non si è più che convinti.
Grazie mille del gradito passaggio e del commento

Condivido praticamente quasi tutto del tuo post, tranne la parte in cui ti accanisci contro chi ignora la propria salute. Ovviamente sono d'accordo sul fatto che le persone se ne fregano non valutando tutte le possibili ripercussioni compresa la morte, però la libertà estrema che viviamo nei giorni nostri ci spinge a fare le cose più sbagliate sentendoci anche giustificati nel farle.

A mio avviso quando una persona ti dice "di qualcosa devi morire" puoi chiudere il discorso senza attaccare, la scelta è stata fatta e andranno accettate anche le conseguenze, che si tratti di alcool, sigarette, sesso e via dicendo.

Diverso il discorso per le persone che sono riuscite a smettere o che vorrebbero farlo di nuovo, spronarli e magari aiutarli può cambiare la loro vita e contare come una buona azione per voi. Negli anni ho imparato che su tutto vince la forza di volontà e la motivazione, se una persona non ha almeno una di queste due cose allora smettere di fumare quasi sicuramente non accadrà, responsabilità personale prima di ogni altra cosa.

Caro @charlesx, può sembrare accanimento, ma in realtà non lo è, te lo posso assicurare, è una reazione che a volte scatta automatica, quando il fumatore che mi trovo davanti inizia ad andare quasi sull'offensivo, come linguaggio, e quindi, visto che è fuori discussione che la ragione è dalla mia parte, vuoi fare quel cazzo che ti pare, ok, ma non venire ad imbiancarmi la vista o a sostenere cazzate allucinanti, perché dopo non sempre riesco a tenere a freno la lingua, e se continui a stuzzicarmi, prima o poi ti arrivano le considerazioni finali del post.
Sono perfettamente d'accordo che senza la forza di volontà non si va da nessuna parte, perché quella maledetta sostanza che si chiama nicotina si lega al sangue del fumatore, limitando fortemente la sua libertà d'azione e creando una forte dipendenza.
Grazie mille del tuo gradito commento e del tuo passaggio da queste parti

Ciao mad mi e' piaciuto tantissimo il tuo post. Io non ho mai sopportato il fumo e chi fuma, costringendoci al fumo passivo perche' con le loro belle ciminiere accese se ne fottono altamente di chi gli sta intorno. Non siamo liberi di sederci in un bar all'aperto perche' ti fumano in faccia vergognoso e schifoso!io divento una bestia sull'argomento fumo, soprattutto con chi lo fa con maleducazione ad esempio davanti all'ingresso di un negozio dove se voglio entrare sono obbligata a passarci in mezzo. E vedere le neo mamme che fumano in faccia ai loro neonati?e chi fuma in gravidanza? E' meglio che non dico cosa penso. Andrebbero abolite del tutto a mio avviso, conosco gente che non arriva a fine mese, si lamenta, ma i soldi x le sigarette non gli mancano mai, quindi sono convinta che se anche raddoppiasse le comprerebbero lo stesso! Sono davvero molto contenta che tu abbia vinto il PostIt con questo giustissimo articolo complimenti!!!

Grazie mille dei complimenti, cara @misia1979, concordo con tutto quanto hai assertito, ma occorre anche precisare che non tutti i fumatori, per fortuna, si comportano come quelli che hai descritto tu, che comunque esistono, perché anche io, quando entro nei negozi o attività di qualsiasi genere, a volte sono costretto a trattenere il fiato, ed un paio di volte c'è stata anche una discussione, con dei fumatori, perché hanno notato il mio comportamento ed hanno avuto qualcosa da ridire, ti dico solo che quella non è stata una bella giornata per loro, i loro diritti non esistono, in confronto al mio di respirare aria che non sia satura di fumo.
Grazie mille del passaggio e del gradito commento

Ti dico solo questo: non sono un fumatore, e non ho mai fumato.
Ma ho provato a fare un esperimento: Ho fatto finta di esserlo, e tenuto conto che un pacchetto di sigarette costa circa 5 euro, ho buttato 5 euro al giorno, per un anno, dentro un barattolo.
Praticamente ho fatto finta di fumare un pacco di sigarette al giorno.
E....mi sono pagato il viaggio a Londra di inizio anno....

Hai fatto benissimo, caro @mondodidave, sono soldoni che vanno letteralmente in fumo, oltre ai danni alle salute che non sono quantificabili.
Grazie mille del passaggio e del graditissimo commento

Caro @mad-runner, forse non ci crederai, ma io sono anni che dico le tue stesse cose: quando uno decide di avvelenarsi, sapendo ciò a cui va incontro, perché poi deve essere curato a spese della comunità?
Io aggiungerei una cosa l tuo ottimo ragionamento: a fine anno si fa il conto si quante sigarette il singolo ha comprato con la sua tessera sanitaria, dei soldi totali spesi dalla comunità per la cura di malattie derivate dal fumo, e si fa recapitare un bel conguaglio tasse spalmato su tutti i fumatori, proporzionale a quanto hai fumato in un anno.
Ottimo post, alla prossima.

Ci credo tranquillamente, perché non è la prima volta che faccio questi discorsi, e se uno ci pensa non sono proprio assurdi, ma probabilmente sarebbe troppo, perché non è l'ultima situazione da correggere, anche l'alcol produce danni in quantità industriale, forse basterebbe una crescita del costo del tabacco, da destinare totalmente alla cura delle patologie da fumo.
Grazie mille del gradito commento e del passaggio da queste parti!!

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