Il fondamento di un amore

in #ita6 years ago


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Ho sempre avuto una passione incredibile per i gatti, un vero e proprio amore, in quanto stravedo letteralmente per questi piccoli felini, e loro lo sentono, ho avuto in tanti anni delle concrete soddisfazioni e delle dimostrazioni inconfutabili in tal senso.

Mi piacciono parecchio anche i cani, per tantissimi motivi, ma la mia preferenza in assoluto va al gattonzo, su questo non ci piove, avendone uno in casa ormai da 5 anni, il feeling con la razza felina si è ulteriormente incrementato e cementato.

Sin dall'infanzia ho visto girare saltuariamente per casa i gatti, di pari passo con i cani, dico saltuariamente perché si poteva dire anche in famiglia avevamo un gatto, ma che entrava spessp dalla porta di casa solo per mangiare, ho sempre abitato fino a quasi 30 anni in una zona centrale ma che tanto tempo fa era ancora più campagna, rispetto alla situazione attuale, e comunque l'abitazione dei miei si affaccia su un lago ed un parco, il verde è rimasto un elemento abbastanza caratteristico di questa zona.

30-40 anni fa i campi agricoli circondavano la zona a monte della mia casa, ed erano, insieme alla vegetazione molto rigogliosa della zona lacustre, il territorio ideale di caccia dei miei gatti, che erano costantemente allenati nel catturare e conseguentemente uccidere un gran numero di specie animali, tra le quali volatili di ogni genere, roditori anche di dimensioni rilevanti, insetti vari, insomma tutto quello che capitava loro a tiro era potenzialmente attaccabile.

Avrò avuto almeno una ventina di gatti, perché purtroppo non vivevano molto a lungo, in quanto il traffico automobilistico era abbastanza scarso, ma soprattutto la notte le vetture circolavano a velocità sostenuta, e la mattina spesso piangevo a dirotto, trovando il cadavere del povero micio ucciso in mezzo alla strada.

Alcuni hanno fatto delle fini ancora più cruenti, in quanto un paio di gatti sono stati assaliti da cani estremamente aggressivi, un gattino piccolissimo, di qualche mese soltanto di vita, venne lanciato in aria da un pastore tedesco, dopo averlo sbatacchiato tra le sue fauci, il gattino tentò una fuga nel recinto di casa mia ma finendo contro un portone il cane gli fu sopra e per lui non ci fu scampo.

Assistetti al macabro spettacolo da pochi metri di distanza, impotente, urlai contro al cane, che era già tristemente famoso per aver azzannato un paio di postini, ma non ci fu nulla da fare, anzi, dovetti rifugiarmi al volo in casa, perché la sua furia omicida non si era assolutamente placata.

Ricordo molto bene tre gatti in particolare, che si sono distinti più degli altri per qualche loro caratteristica molto peculiare....

Gatto tigrato comune


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Ne ho avuti diversi, con il pelo di questa colorazione, che è la classica grigio-nera, senza nessuna striscia di bianco, ma questo era proprio singolare, per un fatto che lo facendo assomigliare più ad un cane che ad un gatto..

Come ho accennato, ho sempre vissuto per tanti anni in una zona dove c'era molta campagna, e ricordo questo fatto, che non ho mai riscontrato in nessun altro gatto che abbiamo avuto.

Avevamo degli animali da allevamento, galline e conigli principalmente, e mia nonna era solita andare a fare l'erba, cioè tagliare con la falcetta l'erba comune e darla da mangiare ai conigli.

Questo gatto la seguiva passo dopo passo, nel caratteristico incedere di mia nonna, che era fare un metro, fermarsi, tagliare l'erba, e ripartire per il metro successivo, lui sempre lì, attaccato ai suoi piedi, che guardava in giro, e si muoveva sulla falsariga di lei.

Se per caso faceva qualche balzo più in là, le rare volte che capitava era sufficiente che mia nonna lo chiamasse e lui si metteva al suo fianco, docile, fedele e silenzioso.

Gattone bianco


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Questo era un vero spettacolo, un bellissimo gattone totalmente bianco, del massiccio peso di 5 kg, tutto muscoli, un indomito cacciatori di topi di ogni genere, e nonostante che il colore del suo manto non lo agevolasse affatto nella mimetizzazione, era micidiale per scatto, velocità e potenza, una vera furia della natura.

Visse un paio d'anni con noi, terminando la sua esistenza, tanto per cambiare, sotto le ruote di una vettura, e l'aneddoto più significativo fu quello relativo alla grande nevicata del 1985, quando dovette stare in casa per qualche giorno.

Un pomeriggio non si teneva, voleva uscire a tutti i costi, lo portammo in casa facendolo salire dagli scantinati, e gli mostrammo la neve, ce n'era un buon metro, lui guardava dalla finestra ma cercava la porta ugualmente.

Ci venne la brillante idea di portarlo sul pianerottolo di casa, aprendo la porta, lui come un matto via fuori, ma dopo pochi passi il muro di neve si presentò davanti al suo naso....

Era come impazzito, disorientato al massimo, il suo paesaggio abituale non c'era più, e non sapendo cosa fare, spiccò un balzo per provare a saltare la bianca barriera, con il fenomenale risultato che atterrò nella neve sottile, sprofondando di un buon mezzo metro, non contento della sua bravata, incominciò a scavare, addentrandosi sempre di più nell'insolito labirinto naturale.

Dovetti gettarmi al suo inseguimento nella neve fresca, e non fu facile, perché si era già fatto un suo cunicolo, che avrebbe anche dovuto portarlo ad una brutta fine, in quanto poteva anche morire soffocato sotto alla neve, ma fortunatamente lo intercettai, anche se la sua faccia era poco raccomandabile, era terrorizzato di brutto.

Super micino da competizione


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Ho coniato questo termine adesso per questo gattino, che all'epoca del fatto che vi sto per raccontare non aveva ancora un anno, ed era un piccolo ed adorabile batuffolino, con un pelo stranissimo che sembrava perennemente arruffato, ma era una sua precisa peculiarità.

Avevo più o meno 10 anni, ed ogni tanto andavo nel fondino (l'odierno garage) a prendere la legna per il camino, era uno dei pochi compiti che mi venivano affibbiati.

Era quasi notte, ho sempre avuto un po' di paura del buio, soprattutto in tenera età, non avevo una gran voglia di andare di sotto per eseguire l'ordine che mi era stato impartito, ma vedendo fuori in cortile il fido gattino, decisi di fare la classica volata, scortato dal fido felino.

E fu così infatti, come uscii di casa, lo chiamai, dopo un attimo era vicino ai miei piedi, entrammo insieme nel fondino, dovevo solo fare qualche passo e sarei arrivato alla legna.

Non accesi neanche la luce, ancora non era completamente tramontato il sole, ma dopo un paio di passi mi si gelò il sangue, il gattino emise un lamento allucinante, gonfiandosi a dismisura per le sue dimensioni.....

Da un angolo lontano spuntò la sagoma di un topo da fogna, ogni tanto capitava che qualcuno si infilasse nei nostri scantinati, il gatto lo aveva già sentito, e si preparava a fronteggiarlo, anche perché il roditore non aveva un fare accondiscendente.

Non respiravo quasi, il topaccio era il doppio più grande rispetto al mio gattino, ma era come se avessi avuto una tigre in miniatura a difendermi, perché si mise subito tra me ed il topone, lentamente avanzò verso il nemico comune, finché giunto ad un paio di metri di distanza, si scagliò di peso (si fa per dire, in quanto faceva fatica ad arrivare al kg..) contro di lui, incominciando una lotta furibonda.

Non seppi mai l'esito finale di quella battaglia ai confini dell'immaginabile, in quanto una volta riavutomi dallo spavento, scappai prontamente, perdendo le traccie del gattino per qualche giorno, fino ad una meravigliosa mattina, quando scendendo a prendere la bicicletta per andare a scuola me lo trovai, ancora claudicante, davanti, non penso di riuscire a descrivere completamente la gioia e l'emozione che provai in quel momento, il mio eroe era sopravvissuto.

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Grazie per questo bel post... felino, @mad-runner! E' vero, i gatti sono animali particolari, quasi magici. La loro natura felina alla fine emerge sempre, ma sono anche alleati del loro umano, più fedeli della fama che li accompagna

Hanno una fedeltà tutta loro particolare, che li differenziano notevolmente rispetto ai cani, ma sono anche in grado di trasmettere tante di quelle emozioni in una maniera incredibilmente singolare

Anche per me è sempre stato l animale preferito in assoluto..ne ho avuti diversi, sin dall'infanzia e sto meditando sul farne un ampio post con la loro storia.
Anche io un paio di volte ho provato la gioia di veder tornare a casa un micio al quale ero molto affezionato e che oramai davo per disperso.
Magari ne parlero in uno dei prossimi post.
Complimenti per questo tuo, con una ottima narrazione dei fatti che si lascia leggere volentieri!

Grazie mille per i tuoi sempre graditi commenti, caro @nicola71.
Raccogli le idee, e spara fuori un mitico post sui gatti, perché qualsiasi genere di informazioni che vorrai trasmettere, è sempre piacevole da leggere, soprattutto per gli appassionati ed i fans di queste particolarissime bestiole, che sono davvero uniche

Il mio amore per i gatti ormai lo conosci, questo post mi rende piena di gioia e tristezza nello stesso tempo.
Gioia perché avere un micino nella propria vita è qualcosa di straordinario che tutti dovrebbero provare. Gioia perché il tuo micino da competizione, già da piccolo, aveva capito che doveva difenderti.
Tristezza perché quello che racconti, di gatti investiti e uccisi è una triste verità, unita a eventi nefasti come avvelenamenti di colonie o rapimenti di gatti.

Il gatto purtroppo è soggetto a tanti episodi molto strani e particolari, è già più difficile per sparisca un cane, che se preso alle strette, potrebbe anche mordere, il gatto anche lui può effettivamente graffiare, ma nella peggiore delle ipotesi tende a scappare, altrimenti, se docile e mansueto, si fa accarezzare, e se si ha del cibo, il gioco praticamente è fatto.....

Proprio vero..
Qualche giorno fa ho scoperto da una volontaria che sta nella mia stessa associazione una cosa terribile. Gira un uomo in queste zone che rapisce i gatti neri, soprattutto dalle colonie feline, per fare sacrifici. Una cosa orribile. È assurdo fin dove può spingersi la mente umana..

Purtroppo anche questa storia dei gatti neri è tristemente famosa, di certo vengono sacrificati in quelle messe nere, fatte da persone allucinate e deviate, con riti pseudo-satanici, il gatto nero purtroppo ha un suo simbolismo, nelle loro menti perverse

L' amore che si prova per un animale é indescrivibile..... e il bello é che loro capiscono quello che diciamo, tutti hanno un vocabolario umano di minimo cinque parole: si, no, andiamo, fuori, mangiare.
Queste parole le sa distinguere qualsiasi gatto.... e se ne aggiungono: prendi, cerca, porta, vieni, cattivo, bravo......
Noi, pur essendo proprietari, a volte non riusciamo a distingure un miao dall' altro, ti immagini?

Hai perfettamente ragione, gentilissima Carolina, gli animali, soprattutto quando vivono in casa insieme a noi, capiscono tantissimi comadi, infatti la mia gatta, che vive ormai da 5 anni con noi, è diventata quasi un "gatto-cane", in quanto risponde a diversi comandi che le vengono impartiti, sa farsi capire quando ha finito l'acqua e le crocchette, sale sulle mie gambe nella stagione fredda (d'estate fa troppo caldo), è un componente del nucleo famigliare a tutti gli effetti

Bellissimo post e complimenti per come hai descritto alcuni dei gatti che hai posseduto negli anni. Io da bambina sono cresciuta in campagna e ne ho avuti tantissimi. Uno che adoravo era tutto grigio cenere con bellissimi occhi verdi e una coppia di siamesi con occhi azzurri stupendi, ma impestati da matti!

Ho perso davvero il conto preciso di quanti ne ho mai avuti, alcuni non mi sono quasi affezionato da quanto poco tempo sono stati con noi, altri sono riusciti a sopravvivere alcuni anni, ma mi sono reso conto di un fatto, che se vuoi davvero che un gatto viva molto, non deve praticamente uscire di casa, i pericoli sono davvero tanti

Grande Marco!
che resoconto! Da ragazzino, ricordo di avere avuto un solo gatto. Per il suo carattere burrascoso, l'avevamo chiamato Rambo. Uno spirito libero. Non tornò più a casa.
Per chi non è di Rimini, Marina Centro è una zona della città.
Ricordo che per un periodo, ci fu una esposizione di rettili e serpenti, e i residenti di quella zona, lamentarono la sparizione dei propri gatti. Mi vengono i brividi al solo pensiero.
Anche se non credo che Rambo abbia fatto quella fine. Abitavo troppo distante.

I brividi per ti vengono sono reali, non possono essere semplici coincidenze o dicerie quelle che quando passa un circo in città spariscono tantissimi gatti, la stessa cosa dicasi per le esposizioni di rettili in genere, purtroppo la natura umana fa questo ed altro

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