Un inaspettato vento gelido - 1° puntata

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Un giovedì sera, ore 20 e 30 circa, sei tranquillamente seduto al tavolo del soggiorno, stai navigando nella rete sui tuoi soliti siti istituzionali, quando senti una richiesta strana provenire dalle altre stanze, ti alzi di scatto dalla sedia e ti dirigi verso l'origine della voce, la tua compagna non si sente bene, ha da poco subito un intervento chirurgico abbastanza invasivo, una maledetta recidiva, lo stomaco in subbuglio, rischia di vomitare, pochi minuti ed arriva la prima scarica, il pranzo di mezzogiorno ancora tale e quale, nessun processo digestivo in atto in 7 ore....

Altre scariche, una ogni ora circa, per cui decidi di intervenire, conoscete bene il Plasil, farmaco utile in questi casi di vomito e nausea, una puntura poco dopo la mezzanotte, un'ultima sboccata verso l'una e poi finalmente un po' di pace, con una connotazione negativa, avendo finito ormai il cibo presente nello stomaco, le ultime due volte sembrava proprio che fosse stata espettorata della bile.

La mattina si riprende con un altro attacco di vomito, sempre di colore verde, dall'odore fortemente acido, tu non hai problemi, ponendoti come principale supporto e sostegno della malcapitata, non potrebbe essere diversamente, sei sempre stato al suo fianco ogni volta che ha avuto problemi di salute o di ricovero ospedaliero.

Nuova puntura di Plasil, ma per sicurezza informate il chirurgo che l'ha operata, per tenerlo al corrente della situazione, appuntamento il giorno seguente, sabato, in mattinata, decide di ricoverarla in day-ospital, fino alle 13, qualche flebo, Plasil, anti-dolorifica, soluzione salina, per ridare un po' di tono, si presenta leggermente disidratata, dopo il trattamento complessivo ritornate a casa, sabato passato in maniera decente, ma domenica mattina di nuovo vomito, di nuovo bile, la tesi che si tratti di virus intestinale incomincia a vacillare, perché siamo già al quarto giorno di vomito, anche se ancora rientriamo nella casistica di un possibile attacco di questa tipologia.

Si giunge a lunedì, informate anche il medico di famiglia, per ulteriore scrupolo, che rinforza la cura, aggiungendo a 2 punture giornaliere di Plasil anche il Peridon ed un protettivo gastrico, quel malefico virus deve pur essere sconfitto...

Non molla, nulla, una volta al giorno deve rimettere, sempre verde scuro, sempre maleodorante, sempre bile, e sta meglio quando si libera, come se si togliesse un peso dallo stomaco, ma mangia poco, mangia molto poco, anche l'idratazione è molto limitata, così pure come urinare e l'andare di corpo, tutto si sta complicando, una situazione non proprio idilliaca, soprattutto se innestata sul periodo post-operatorio che sta percorrendo, un peso sullo stomaco, opprimente, e l'esofago che brucia da matti, con l'epiglottide che è come un sasso, deglutire è estremamente difficile, tutto si ferma lì, nel primo tratto del sistema digerente.

Martedì mattina solita musica, solito vomito color verde-scuro, soliti dolori, un senso di sfinimento la assale, tu vorresti essere maggiormente utile, ma non sai minimamente cosa fare, anche i medici sembrano brancolare nel buio, non riuscendo ad esprimere nessuna diagnosi attendibile, solo supposizioni, ma certezze zero.

Chiamate nuovamente il chirurgo, ormai il contatto è bi-giornaliero, una telefonata al mattino, una al pomeriggio, è preoccupato, come lo siete voi, la teoria del virus fa acqua da tutte le parti, è certamente qualcosa di diverso, qualcosa di strano e anomalo, qualcosa che ancora non sono riusciti ad individuare, che getta oscure ombre su tutto quanto.

Mercoledì, quasi una settimana intera di vomito, un solo attacco al giorno, ma sta prendendo diversi farmaci, non dovrebbe esserci nulla, invece poco mangiare e vomito certo ogni giorno, che sta minando la sua integrità psico-fisica, a tal punto che il medico-chirurgo che l'ha operata decide di venire a casa vostra per visitarla, verso le 19 si presenta, la osserva attentamente, qualche domanda specifica, per poi partire con questa affermazione....

Continua....