Un inaspettato vento gelido - 3° puntata

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Segui senza dire una parola il letto dove è sistemata la tua compagna, il tragitto è molto lungo, vi guardate negli occhi, panico e sgomento agitano i vostri animi, la Oss si accorge di questo fatto e cerca di farvi parlare, con lo scopo di alleviare la vostra evidente pena, ti sforzi di sostenere una comunicazione, ma il pensiero inequivocabilmente corre al reparto dove vi state dirigendo, alcuni minuti e varcate la soglia della Chirurgia Generale e d'Urgenza.....

La stanza dove ci fanno accomodare mette i brividi, non è per niente rassicurante, si capisce subito che la situazione è seria, non si entra in quel reparto giusto per cambiare aria, il medico arriva dopo pochi minuti, si presenta, sembra competente e preciso nel suo lavoro, incomincia a parlare con la tua compagna, le chiede un racconto della sua situazione di salute e del motivo per il quale vi siete rivolti al pronto soccorso, dopo di che le palpa delicatamente lo stomaco e la pancia, infonde una certa sicurezza con il suo operato, non è poco, vista la vostra condizione psicologica.

Non ce la fai più, hai bisogno di fargli una domanda, una semplice e diretta domanda, per avere un po' di pace e conforto, per cui, con voce incerta e bassa, prendi il coraggio a due mani e gli chiedi...

"Dottore, mi scusi, mi consente di farle una domanda, che a lei potrà sembrare anche banale, ma per me è di vitale importanza..."

"Certamente, mi dica pure", fece in modo amichevole il chirurgo.

"Noi siamo venuti al pronto soccorso per scongiurare un pericolo grave ed imminente di salute della mia compagna, su consiglio del chirurgo che l'ha già operata, penso di interpretare correttamente anche il pensiero della mia donna chiedendole per quale motivo ci troviamo ora in questo reparto."

"Ha fatto benissimo a chiederlo, glielo dico subito, voi siete qui perché la dottoressa del pronto soccorso è molto scrupolosa e puntigliosa, non solo ha fatto i primi accertamenti di base, quelli che aveva richiesto il mio collega della cura di cura che l'ha operata, ma ha richiesto anche un mio parere, ed a mio modesto avviso trovo una condizione di salute accettabile, senza nulla che possa ricondurre ad un problema relativo al primo intervento, per cui non esistono motivi particolari affinché io debba trattenervi in questo o in un altro reparto di questo ospedale, rimettendovi alle sapienti cure ed ulteriori accertamenti che il mio collega riterrà opportuno fare, per cui ora ritornate al pronto soccorso con queste mie indicazioni."

"La ringrazio tantissimo, a nome mio e della mia compagna, è stato molto chiaro e rassicurante nella sua esposizione, non è cosa di poco conto, quella di mettere a proprio agio i pazienti e gli accompagnatori, cosa che non fanno assolutamente tutti i suoi colleghi."

"Visto che ho già chiamato la Oss per il vostro ritorno al punto di partenza e dobbiamo attendere qualche minuto, le dico che non c'è motivo per far sentire la presenza dell'ospedale e di noi operatori sanitari in genere, quando non è espressamente richiesto dalle circostanze, perché il rapporto tra noi e voi deve essere disteso e lineare, almeno questo è il mio modo comportamentale."

"Lei sfonda una porta aperta, caro dottore, perché la penso esattamente come lei, e le porto un freschissimo esempio, accaduto proprio mezz'ora fa, quando la dottoressa del pronto soccorso mi ha fatto accomodare fuori per la visita alla mia compagna, è certamente brava nel suo lavoro, ma è troppo rigida, preferisco centomila volte il suo tono professionale ma pacifico e distensivo al tempo stesso."

"Non è la prima persona che me la riferisce, ero molto più pacato e sereno nei miei anni trascorsi al pronto soccorso, occorre tenere sempre presente le condizioni in cui i pazienti giungono in ospedale, cercando anche di considerare il quadro generale di chi ci si presenta di fronte."

Ringraziato il dottore per le sue ottime doti umane e professionali, ritornate verso il pronto soccorso, rincuorati e decisi ad andarsene al più presto dall'ospedale, ritenendo che non ci fossero più particolari motivi per essere trattenuti, ma le sorprese non tardano ad arrivare, la dottoressa ordina una flebo di potassio, che necessita di almeno un paio d'ore, ed incomincia una nuova attesa, è passata la mezzanotte da qualche minuto, la faccenda si fa decisamente lunga.

Incominciate a chiacchierare con una coppia, per far passare il tempo, confrontare le reciproche vicende ed impressioni serve a migliorare le vostre esperienze e conoscenze, ma il passatempo dura ben poco, perché vengono dimessi quasi immediatamente.

Il tempo sembra non passare mai, le 2, 2 e mezza, si arriva alle 3, la tua compagna lamenta dolori alla schiena e un'insofferenza generale, per cui fermi l'infermiere che opera in simbiosi con la famosa dottoressa, gli fai presente che la flebo doveva essere finita da più di un'ora, domani mattina il chirurgo vi attende per fare il punto della situazione, ma la risposta che ottieni è raggelante:

"Non ci sono problemi, perché la dottoressa ha intenzione di trattenere la sua compagna, per sottoporla ad ulteriori indagini più approfondite, ricoverandola in reparto, per cui non si parla assolutamente di dimissioni."

"No, non ci siamo proprio capiti, chiamami immediatamente la dottoressa, qui nessuno farà altro, grazie di tutto ma il giochino finisce qui, noi ce ne andiamo al più presto."

Continua....