Un percorso stupendo ed irripetibile - 7° ed ultima parte

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Tanti Auguri, buon compleanno fratello, alla fine ci siamo arrivati, oggi avresti compiuto 60 anni, anche se ormai sono gli anni che hai passato sotto terra di quelli che hai effettivamente vissuto, per la tua tristissima decisione, ma oggi è un giorno speciale, e vorrei onorare la tua memoria di atleta ricordando quella che probabilmente fu, se non la migliore, una delle più belle gare che portasti a termine, la "24 x 1 Ora" di Ravenna, nel lontano 1989.

Eravamo una compagine molto forte, composta da 24 atleti raccolti dalle principali società della nostra zona, e tu eri una delle punte di diamante, io uno degli ultimi gregari, i miei migliori tempi sarebbero arrivati 4-5 anni dopo, quando tu li hai assistiti da un altro palcoscenico.

Eravamo in lotta per il podio assoluto, le classifiche parziali vedevano raccolti in pochi km 5 formazioni, tra le quali la nostra, finché uno sciagurato nostro compagnio di squadra, che correva la frazione precedente alla mia, non mangiò due piatti di tagliatelle mezz'ora prima della sua partenza, vi lascio immaginare cosa successe.

Dovette abbandonare per due volte la pista di atletica per andare in bagno, con il risultato finale che invece dei 15-16 km previsti di percorrenza, fece fatica a passare i 12 km complessivamente, ed io partii la frazione successiva incazzato nero, deciso a spaccare il mondo.

Non sempre la tensione e l'adrenalina sono ottime consigliere, e ben presto anch'io dovetti iniziare a tirare i remi in barca, per cui alla fine della mia frazione la distanza che percorsi complessivamente fu di poco più di 14 km e mezzo, un po' al di sotto dei 15 che erano alla mia portata.

Toccava ora a mio fratello, era giunto il suo momento, avevamo bisogno di una sua prestazione mostruosa, per sanare la mia ora non proprio altisonante ma soprattutto quella del frazionista antecedente, e come mi ripresi un attimo dalla fatica della mia corsa, incominciai a seguirlo, giro dopo giro, prendendo i tempi parziali e comunicandoglieli.

Era uno spettacolo, sembrava che corresse sulle ali dell'entusiasmo, accarezzava la pista rossa con falcate leggere ma potenti al tempo stesso, ed i tempi parziali che stava inanellando giro dopo giro davano una proiezione finale di circa 17 km, una percorrenza che avrebbe rappresentato il suo nuovo primato nell'Ora in Pista, superando di 300 metri circa il precedente limite, posto a circa 16 km e 700 metri.

Ma per superare 17 km ci vogliono ben 42 giri e mezzo di pista, e le incognite non sono poche, come il piccolo scoglio da superare verso il 45° minuto di gara, che a volte può costare parecchio in termini di percorrenza finale.

Il passaggio al fatidico ostacolo dei 45 minuti fu semplicemente perfetto, in quanto allo scoccare del famoso minuto mio fratello si trovava quasi ad ultimare il 32° giro, quindi ai 12 km e 800 metri di percorrenza, lasciando presagire un possibile superamento della distanza dei 17 km finali.

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Gli ultimi giri furono forsennati, io facevo degli anelli in miniatura correndo in mezzo al campo verde, e lui continua a mulinare le gambe come se non ci fosse stato un domani, e quando negli ultimi 5 minuti di gara mi resi indiscutibilmente conto che avrebbe sorpassato il muro del 17° km, incominciai ad urlare forte e ad incitarlo ancora di più, nel silenzio della notte la mia voce echeggiava e rimbombava prepotentemente.

Allo sparo dell'ultimo minuto lui si trovava pochi metri dietro all'ultimazione del suo 42° giro, quindi ai 16 km e 800 metri, ed incominciò ad aumentare la frequenza e l'ampiezza dei suoi passi, per terminare con una volata sensazionale da veri applausi, con una percorrenza finale di ben 17 km e 132 metri, oltre ogni più rosea aspettativa, facendo contemporaneamente ritornare la nostra squadra al terzo posto parziale, piazzamento che venne difeso fino all'ultima frazione, se non ricordo male quella delle 9.

Per un altro mesetto la sua condizione si mantenne al top assoluto, e vinse pure una gara di secondaria importanza su strada, poi qualcosa di molto serio si ruppe nell'ingranaggio, e portò alla sua scelta definitiva, non più tardi di qualche mese successivo alla narrazione di questi fatti......

Non riuscivo ad immaginarti vecchio, non so perché, ma nella mia mente di allora tu saresti stato sempre giovane, non pensavo che avrei avuto ragione, che non ti avrei mai visto invecchiare al mio fianco, bastardo, mi manchi da morire, mi manca il tuo appoggio, la tua guida, il tuo supporto, quanto è stata dura la vita senza di te, e quanto lo sarà ancora, per quanto io possa guardarmi in giro e cercare in tutte le persone presenti sulla terra, nessuno sarà mai come te, e lo sapevi bene, quando nell'ultima settimana della tua troppo breve esistenza ti raccomandasti a cinque persone diverse affinché avessero cura dei nostri comuni interessi: ma io non seppi nulla di questo fatto, mi vennero a contattare separatamente, una dopo l'altra, successivamente alla tua morte, perché avevi disegnato tutto, senza che nessuno si fosse accorto di nulla, e non so se questo sia stato un bene o un male, perché sapere che la tua decisione era fissata da tempo mi rattrista ulteriormente.

Fare questo percorso che mi ha portato fino alla data odierna, mi ha reso un po' di serenità nell'anima, è stato come renderti una dose di giustizia che non ti ha mai arriso fino in fondo durante la tua esistenza, e mi sento meglio adesso che siamo arrivati al traguardo finale, al superamento ipotetico di uno dei tanti striscioni d'arrivo nelle nostre gare che abbiamo fatto insieme, tu sempre là davanti, ed io un po' più indietro, e quante volte mi sei venuto incontro per incitarmi nella volata finale, quanti stimoli mi hai fornito e come hai alimentato il mio motore, con le tue parole spronanti, che tanto mi mancano.

E' giunto il momento di salutarti, non di dimenticarti, assolutamente, ogni tanto farai ancora apparizioni nei miei post, non più con una frequenza stabilita settimanale, ma come un cameo, una preziosa, particolare aggiunta e caratterizzazione di un mio racconto, perché ogni tuo passaggio sarà sempre degno di nota e menzione, finché avrò voglia di scrivere e di scrivere di te, di noi, di quello che siamo stati, e di quello che non saremo mai più.....

Vai, fratello, vai, come Brandon Lee nel famoso film "Il Corvo", è giunto il momento di salutarci, vai e torna a riposare in pace, ti lascio libero di correre nei cieli, leggero come quella notte di tanti anni fa, quando hai fatto il tuo personale nell'Ora in Pista, sei libero di andare dove credi, ma quando un giorno ti ritroverò, stai pronto, perchè te ne darò tante ma tante quasi da ammazzarti una seconda volta, perché sono troppi gli anni che mi hai lasciato solo, e quelli che ancora spero di dover passare senza poterti di nuovo abbracciare, e dopo aver sfogato tutta la mia rabbia e la mia frustrazione per la tua mancanza ti perdonerò, non posso fare diversamente, fratellone mio.........Auguri