Una lunga cavalcata - La Vera "Accensioni delle polveri!! (Bagnate?!?!?)"

Dopo la divagazione barzellettifera di ieri notte, questa volta si ritorna effettivamente sui discorsi semi-seri (molto semi e poco seri... 😂😂😂) relativi ai miei trascorsi podistici, analizzando la ripresa delle competizioni "che contano" alla fine di quell'agosto '94, quando ripresero i due principali calendari podistici della mia zona.

Mi ero allenato davvero bene, come ho già accennato, toccato diverse volte i 100 km alla settimana, ero convinto di ritoccare la stragrande maggioranza dei tempi ottenuti nell'annata precedente, incominciando proprio da quelle prime gare, per cui mi presentai a quella che, nella stagione appena passata, era stata il mio primo squillo di battaglia, l'inizio della mia nuova era.

Partenza, caldo come l'anno prima, forse ancora qualcosa di più, i parziali di confronto non li ricordo, ma il tempo finale sì, come la grande difficoltà a reggere l'andatura, dopo qualche km sapevo già che il risultato di quella specifica gara non sarebbe stato particolarmente esaltante.

Nulla di preoccupante, almeno pensavo, un peggioramente del tempo rispetto all'anno prima di una ventina di secondi, ma occorreva anche considerare un altro fatto, che un alto livello di forma fisica lo toccai dopo un paio di mesi, per cui ero proprio all'inizio della mia ascesa, e non aver fatto meglio rispetto all'anno prima non era un gran segnale, dai miei ragionamenti mi sarei aspettato un ritocco tra i 60 ed i 90 secondi, in considerazione del fatto che la gara era lunga poco meno di 10 km, con qualche perplessità di troppo ritornai a casa, per fare una doccia rigenerante e provare a girare pagina.

Uscito dalla doccia, rimasì per qualche minuto con l'accappatoio inumidito e aperto, mi distesi sul letto, faceva caldo, un leggero capogiro, "Mi faccio un po' di sali", pensai, rimanendo ancora lì fermo, ma qualcosa catturò la mia attenzione...

Il cuore, il mio cuore, batteva in maniera fortemente anomala, osservai prendendo in considerazione diversi aspetti di quei battiti, che non avevo nessuna difficoltà a rilevare, perché sembrava letteralmente che il cuore dovesse uscire dalla sua sede da un momento all'altro...

Pumm, pumm, pumm, pumm, questo era il sobbalzo che il cuore faceva ad ogni battito, con una frequenza che ad occhio mi pareva molto rarefatta, in netto contrasto con lo sforzo massimale che avevo sostenuto da un'ora circa, la potenza del battito era fortissima, come probabilmente la gittata, ma la frequenza era bassa.

Allungai la mano per prendere la fascia del cardiofrequenzimetro, la allacciai, il ricevitore-orologio era già al polso, ricevendo una conferma che mi disorientò parecchio...

37, 38, 37, 38, 38, 37, oscillava tra questi due valori il valore dei battiti al minuto del mio cuore, allucinante, tra un battito ed il successivo passava più di un secondo e mezzo, una frazione di tempo decisamente alta, andai in cucina per prepararmi effettivamente dei sali, il battito continuò a rimanere su quei valori per qualche minuto, poi lentamente risalì di una decina di battiti, portandosi a ridosso dei 50 battiti al minuto, più rispondenti alla realtà, in quanto la mattina appena sveglio avevo 44-45 battiti, prestai attenzione a questo fatto, che comunque non si verificò più per qualche giorno, la prestazione incerta domenicale associata a quella frequenza anomala non erano fatti rincuoranti, ma decisi di tirare dritto, sperando che la situazione si normalizzasse...

Continua...

Disegno di mia proprietà, realizzato da @ran.koree