Una lunga cavalcata - Sul confine dell'incredibile - 2° puntata

Finestrini abbassati, sentivo dei lamenti, per una frazione di secondo ho pensato che qualcuno potesse star male, ma quando ho percepito chiara e limpida la frase "Sì, sfondami il culo, sfondamelo tutto!!!" era tutto chiaro, con una velocissima occhiata vidi una donna a gattoni ed un uomo che la pompava da sopra, sul canale di entrata non c'era dubbio, lei era stata precisissima....

Avete presente un hovercraft, che viaggia su un cuscino d'aria a pelo dell'acqua?!?! Avrei voluto avere dei cuscini sotto ai piedi, in modo da non toccare il terreno per non fare rumore, ma la concentrazione e l'impegno che i due amanti profondevano in quello che stavano facendo mi aiutò a farmi passare inosservato, contavo i secondi che erano passati, dopo una decina ero ormai arrivato fuori portata, essere scambiato per un guardone era l'ultima cosa che volevo in quel momento!!!

Facendo mentalmente un grande augurio per la migliore conclusione possibile della impegnativa prestazione sessuale intrapresa dai focosi amanti, associata a un pizzico di bonaria invidia per quello che stavano facendo perché ritenuto a titolo personale altamente gratificante, mi complimentai simbolicamente con loro per quanto erano riusciti a mettere in piazza, anche se erano all'ombra quel giorno non si respirava, per cui un ulteriore plauso per l'ardore ed il coraggio nella scelta di quel preciso momento.

Poche centinaia di metri dall'incontro con la coppia ed il canneto scomparve magicamente, la strada sarebbe diventata presto nuovamente asfaltata, vedevo anche un'altra via di traffico di livello superiore, segno indiscutibile di ritrovata civiltà, stavo finalmente per ritornare a battere dei sentieri comuni, il pericolo maggiore pensavo fosse scampato...

Arrivai effettivamente sulla strada principale, ma non c'era nessuna indicazione su dove fossi finito, notai una persona, precisamente una signora, che era china a raccogliere qualcosa nel suo giardino, mi avvicinai a lei e le chiesi la strada per andare a Santarcangelo.

"Sì, sì, continua diritto che ci arrivi", ringraziai e ripresi a correre più convinto di prima, passava la strada sotto ai miei piedi ma aumentava il dislivello, stavo andando lentamente ma costantemente in salita....

"Strano, non capisco proprio, la strada sale mentre invece dovrebbe scendere...", questo campanello d'allarme risuonava nella mia mente, vedendo un signore in un'altra abitazione dopo qualche altro centinaio di metri, a scanso di equivoci, gli feci la stessa domanda che avevo fatto alla signora in precedenza...

"Nooo, qui stai andando verso Ponte Uso, Santarcangelo è dall'altra parte!!!"

Merda, doppia e tripla merda, che cazzo mi aveva detto quell'imbecille di quella signora, mentre rifacevo la stessa strada pensai che se l'avessi ritrovata nella stessa posizione avrei scavalcato il cancello e due botte in culo gliele avrei date volentieri, giusto per mantenere alto il tenore della giornata...

Per fortuna o per caso era andata via, per cui nessun intoppo, almeno sulla carta, ripresi la strada di ritorno verso il mio negozio, pensando che ormai il peggio fosse passato.

Arrivato ad un'altro incrocio, trovai un cartello poco simpatico per me, recante l'indicazione che a Santarcangelo mancavano 6,5 km, un vero incubo si stava materializzando, anche in considerazione del fatto che era veramente caldo, ma caldo sul serio, non avevo più acqua con me e ricordavo che su quel tratto di strada che conoscevo vagamente non mi risultava in ogni caso che ci fossero delle fontane sul tragitto, non rimaneva altro da fare che provare a limitare i danni e cercare di riportare le ossa a casa....

Continua...

Disegno di mia proprietà, realizzato da @ran.koree