Una sensazione che si sta facendo strada - 7° parte

in #ita6 years ago


Immagine CC0 creative commons

Riprendo il mio percorso su questo racconto delle mie esperienze sulle due ruote motorizzate, ritornando brevemente sul mio Suzuki GSX-R 1.100.

Ci eravamo lasciati con la gara con la Porsche, un'altra volta sono stato graziato dalle Forze dell'Ordine quando in una via semi-centrale ho aperto una prima marca in pieno, la strada era larga ed a traffico zero in quel momento, ma la paletta arrivò ugualmente, e poco un colloquio di almeno un quarto d'ora con uno dei due agenti, miracolosamente mi riconsegnò il libretto della moto e la patente senza un verbale più che meritato.

La Suzuki GSX-R 1.100 si rese protagonista di un esempio molto angosciante, che per puro miracolo non si trasformò in una rovinosa caduta, con conseguenze potenzialmente devastanti.

Era un sabato notte, più o meno in questo periodo, metà settembre circa, percorrevo la strada di ritorno verso casa, ero stanco a causa di un lavoro di valutazione ed inventario di magazzino del negozio di cui stavo per cedere la mia quota.

Non avevo una velocità particolarmente sostenuta, in relazione alle prestazioni del mostro che conducevo, sarò stato sui 90-100 km/h, quando impostando senza alcuna cattiveria o velleità una curva a largo raggio di 90 gradi sentii il retrotreno della moto partire di brutto.

"Cazzo ho bucato!!", pensai immediatamente, e d'istinto chiusi il gas, cercando di calare progressivamente la velocità della moto, ma come toccavo i freni, la moto sbandava paurosamente, per cui la lasciai andare, cercando di assecondarne le scodate.

Lo spartitraffico si faceva sempre più vicino, non so come feci, in quanto l'istinto ha giocato un ruolo fondamentale, ma riuscii a rimanere in piedi, e quando grazie al potente freno motore ero a poco più di 30 km/h provai delicatamente a frenare, il posteriore partì con un paio di grossi scuotimenti laterali, per cui, capendo che il problema era dietro, incominciai a frenare delicatissimamente con il solo freno davanti, pinzando leggermente, anche perché avevo bisogno di mettere la folle, per cui, dopo un'altra cinquantina di metri che mi sembrarono lunghi 50 km, fermai la moto, con me saldamente in sella, ed uno scagazzo tremendo.

Misi il cavalletto laterale, scesi dalla moto con le gambe che facevano GiacomoGiacomo, e respirai profondamente, ringraziando il cielo per il grande pericolo scampato, con il solo lascito di uno spavento terribile.

Guardai la gomma posteriore, nulla, perfettamente integra e gonfia, controllai sommariamente la moto, apparentemente tutto a posto, quando volsi lo sguardo verso il percorso a ritroso della moto, e qualcosa colpì la mia attenzione....

Una piccola scia, quasi impercettibile se non con uno sguardo approfondito, una striscia leggera e sottile che andava a zig-zag, e che terminava proprio sotto la mia moto.

Toccai una di quelle tante piccole palline liquide, olio....

"Chi cazzo ha perso l'olio, st'imbecille!!!", pensai incazzandomi come una bestia, in quanto nella settimana precedente una vettura in un'altra strada ruppe la coppa dell'olio, causando la caduta di tante moto e scooter, ed anche in questo caso qualcuno aveva fatto una cosa del genere, pensai.

"Strano, questa scia d'olio va un po' a zig-zag, più o meno come il mio percorso, non capisco proprio", ma mentre continuavo a ragionare, notai che dopo la mia moto la scia di olio finiva.

Era la mia Suzuki che perdeva l'olio, pensai che fosse olio motore, ma decisi ugualmente di portarla a casa, non ero a più di 2 km di distanza, seconda marcia al minimo e frenare solo davanti, non c'era davvero nessuno in giro.

Sapete cosa era successo? Il meccanico mi disse che se ne spacca uno ogni diecimila, ma si era rotto il serbatoio dell'ammortizzatore centrale della mia moto, sparandomi l'olio sul copertone posteriore della moto con 20 atmosfere di pressione, ed il destino ho voluto che riuscissi a rimanere in piedi, sono molto più frequenti i casi di drastiche cadute a terra.

Fu l'episodio che mi spinse a vendere la mia tanto adorata Suzuki, perché la paura si era impossessata di me, e complice il periodo particolare (tanto per cambiare....) che stavo vivendo, decisi di passare ad altro veicolo, il classico dalle stelle alle stalle......

To be continued

mad-runner-000195.jpg

Sort:  

Tu dimostri sempre strani casi di sfortune fortunate che da un danno ti portano a salvarti il culo. Immagina se l'avessi tenuta o se ti fosse successa la stessa cosa ad alta velocità in autostrada... è stato il posto giusto al momento giusto, hai saputo assecondare gli eventi (cosa in cui sei maestro) e... sei vivo!

Ti rispondo al volo a questo graditissimo commento, mentre a quello che hai lasciato poco prima sull'altro post merita un'attenzione tutta particolare, e domani pomeriggio proverò a risponderti con una replica di livello adeguato come merita.
La perdita d'olio è stata una sfortuna, in sé e per sé, ma, come giustamente hai rilevato tu, è capitata in un momento relativamente pericoloso, con tanta fortuna ed un pizzico d'intuito sono riuscito a gestire al meglio il tutto, ero pure pronto ad abbandonare la nave, se le cose si fossero messe al peggio, come la perdita di aderenza definitiva, cercando di separarmi dalla moto per evitare di rimanere con una gamba sotto ai 250 kg della mia Suzuki.

Coin Marketplace

STEEM 0.35
TRX 0.12
JST 0.040
BTC 70638.80
ETH 3565.34
USDT 1.00
SBD 4.73