La politica serve ancora?

in #ita6 years ago (edited)


Foto: CC0 Creative Commons - Pixabay.com

Il titolo che ho scelto per questo post ha, per me, un sapore alquanto retorioco: io credo nella politica, ho sempre fatto politica e non riesco proprio ad immaginare la mia vita senza.
Ma che significato possono avere queste mie convinzioni, oggi, che l'antipolitica sembra farla da padrone?

Nella mia città, tra qualche settimana, si eleggerà il nuovo Sindaco e si rinnoverà il consiglio comunale. Io, ovviamente, sarà candidato e cercherò di dare il mio contributo alla causa che ho scelto di sposare. Sono un pazzo? Un folle idealista? No, sono semplicemente un cittadino che non vuole rassegnarsi alla... rassegnazione.
Qualche giorno fa, discutevo con alcune mie allieve e, alla domanda: <<per chi voterete voi?>> la risposta è stata pressochè unanime: <<non votiamo perchè tanto non cambia nulla!>>.

Ecco, se c'è una cosa che proprio non mi va giù, una cosa che non riesco proprio a tollerare è la rassegnazione. Avrò una visione troppo romantica della politica, ma credo fortemente che il potere sia del popolo. Dobbiamo solamente riappropriarci della nostra forza, esercitandola in maniera migliore di come abbiamo fatto negli ultimi quarant'anni.

Il malessere delle nuove generazioni, il loro allontanamento dalla politica, è solo colpa nostra e dei nostri padri. Il finto benessere del periodo Craxiano, ci ha illusi. Tutti "mangiavano", ma siccome stavamo bene, non ce ne curavamo più di tanto e continuavamo a dare fiducia ai soliti volti...
Purtroppo abbiamo spremuto la nostra Italia per benino e, quando i nodi sono venuti al pettine, complice una congiuntura negativa dell'economia mondiale, ci siamo accorti di avere qualche "piccolo problemuccio..."

Il fatto che oggi non ci siano partiti così come li conoscevamo decenni fa, ha acuito il problema! E' giusto che si segua un'idea, un modo di pensare. E' necessario poter avere una linea di pensiero da seguire in merito alle famiglie, all'economia, al welfare... Oggi, invece, il populismo la fa da padrone. Il problema sono gli immigrati? Bene, basta dire che li rimanderemo a casa! Il problema è l'Euro? Bene, basta uscire dall'Europa... La gente vuole sentirsi dire determinate cose e i politici si sentono invitati a nozze facendo proclami che non potranno mai tradurre in azioni fattive!

Fare politica è qualcosa di diverso!
Fare politica significa stare tra la gente, capirne i bisogni, risolvere le piccole cose.

Io faccio politica se, assieme al mio vicino di casa, faccio in modo di far riparare la strada del quartiere... Qualcuno ci guarderà, diffidente, dal balcone e appena vedrà che siamo stati bravi, la prossima volta ci darà il suo consenso e magari scenderà in strada pure lui a darci una mano.

Ecco cosa hanno dimenticato di fare i partiti tradizionali: hanno perso il contatto con la realtà... non hanno più ascoltato la "casalinga Maria" ed i suoi piccoli, grandi problemi.

Riappropriamoci della politica, quella sana. Quella fatta per strada tra la gente... Forza!
Avanti popolo... alla riscossa!

Sort:  

la politica, e perdonami la generalizzazione, in questi anni ha mirato, secondo il mio pensiero, proprio a questo: far crescere nuove generazioni alle quali non interessasse nulla della politica! Un po' con le armi di distrazione di massa che conosciamo, un po' con i propri comportamenti.
I partiti classici hanno battagliato ferocemente le parti avverse, come è logico che sia, su provvedimenti che non approvavano, salvo poi fare le stesse cose, se non peggio, una volta saliti in cima alla piramide.
In uno scenario del genere, molti disgustati si sono arresi, altri hanno provato a dare fiducia agli unici che fin ora non hanno ancora governato. Allo stato attuale delle cose temo sia l'ultima chance, prima che anche io vada ad ingrossare le fila dei non-votanti.
Ottimo spunto di riflessione @marcuz!

Concordo con te, ma va sdradicata la convinzione che nulla possa cambiare. Come detto in risposta al commento di @bnoise è un processo lungo ma necessario. Nel mio girare porta a porta a chiedere il consenso mi sono imbattuto nelle risposte più disparate: "voto mio cugino", "voto Tizio che gestisce il CAF...". Ecco, fino a quando facciamo questi ragionamenti, non andremo da nessuna parte. E' necessario formare una classe politica di individui con un background, individui meritevoli. Io, ad esempio, ho costituito 4 anni fa un'associazione di genitori e, nel nostro piccolo, abbiamo apportato miglioramenti al nostro quartiere. Quando chiedo un voto per me, non lo faccio perchè sono una brava persona (lo siamo sostanzialmente tutti) o per la mia bella faccia (che bella non è...), ma per quello che ho fatto e quindi per quello che potrei ancora fare. Se non dovesse bastare, farò ancora di più... E' così che si costruisce un consenso. E' così che si formano nuovi politici. Non ho nulla contro i pentastellati, ma l'idea che ci possa essere un deputato che ha vinto le "primarie" su un blog, magari con 300 voti, non mi fa stare tranquillo!
La politica può essere una professione, anzi lo deve essere se è fatta bene, ma necessita di una lunga gavetta sul campo.

Io mi interesserò sempre di politica, ma anche chi dice che non cambierà niente ha le sue ragioni. Il sistema istituzionale è molto ingessato (un prezzo che paghiamo per il fascismo). Le aspettative sono alte per via di promesse elettorali sempre più slegate dalla realtà. Chi governa perde consensi quasi subito. Anche a trovare gente seria e preparata i miglioramenti economici sarebbero molto graduali. In più c'è una insofferenza crescente per accettare la complessità delle cose, ma questa può essere una mia sensazione.

Sono d'accordo, ma è necessario educare le persone. E' un processo lungo, ma necessario!

Questa mattina Steemit mi sta facendo incazzare, funziona a singhiozzo, speso che almeno questo commento possa arrivare sano e salvo.
E' un discorso molto complicato, la politica, in Italia, in un paese dove per decenni si è mangiato e rubato veramente tanto, il paese dell'incoerenza assoluta, dove si getta lo sguardo sulla evasione fiscale per evitare di vedere gli sprechi e le mazzette della pubblica amministrazione.
Sono contento che tu abbia ancora la convinzione che si possa realmente far qualcosa, ma la vedo veramente dura, questi giocano a pararsi il culo l'un l'altro, per metterla sempre in quel posto alla gente comune, qualsiasi partito possa andare al governo.
Forse qualcosa può cambiare se ne va uno nuovo alla guida del paese, ho detto forse, ma diversamente, non ho delle grandi aspettative.
Per quanto buoni possano essere i tuoi ideali, di qualsiasi bandiera essi siano, se per assurdo dovessi arrivare ad alte cariche, ti scontreresti con poteri occulti talmente fortie che sarebbe quasi impossibile per te comportarti secondo quello che ti dice la coscienza, forse sarà una visione troppo pessimistica, ma non è proprio fuori da ogni logica, purtroppo.
In bocca al lupo per tutto, caro @marcuz

Grazie @mad-runner, spero tanto che ci sia ancora la possibilità di far valere le proprie idee... Comunque sarà importante anche il solo averci provato. Lo dobbiamo ai nostri figli!

Pure io ho militato in politica fino a qualche lustro fa...poi ho perso punti di riferimento, e oggi sono spaesato, quasi terrorizzato a dare ragione, a volte, a quelli che dicono sono tutti uguali.
La sensazione che il mio voto non conta niente, è palpabile. Ma condivido il tuo spirito al 100%

Questa sensazione ce l'abbiamo tutti. Ma se partecipando attivamente abbiamo almeno l'1% della possibilità di riuscire, non andando a votare, nemmeno quel poco...

Ho spottato un ottimismo che negli ultimi mesi vedo in Potere al Popolo. Ottimismo che, viste le loro origini e vari loro modi d'agire, non condivido. Ti auguro una esperienza serena ed arricchente dal punto di vista delle esperienze.

Loading...

Coin Marketplace

STEEM 0.26
TRX 0.11
JST 0.033
BTC 64266.94
ETH 3077.24
USDT 1.00
SBD 3.87