Analisi della 37° giornata di serie A

in #ita6 years ago

Buongiorno appassionati di calcio,
ben ritrovati con l'analisi settimanale del campionato più amato di tutti, la serie A.

Questo weekend è andata in scena la 37° giornata, la penultima di una stagione stratosferica che ci ha regalato ( e continua a farlo) grandi emozioni.
Una giornata caratterizzata dalla conquista del 7° scudetto consecutivo da parte della Juventus, che in realtà era già teoricamente nelle loro mani dalla scorsa giornata, ma i risultati di ieri ne hanno aritmeticamente dato la conferma ufficiale.

La 37° è stata anche significativa per la lotta salvezza in cui rimangono invischiate, nonostante delle vittorie inaspettate, tutte e 5 le formazioni che erano già in lotta. Stesso discorso vale per i piazzamenti in Champions League e in Europa League, dove il discorso resta aperto.

Sarà dunque della 38° ed ultima giornata il compito di assegnare la maggiorparte dei verdetti (in pratica soltanto le prime 3 e le ultime 2 posizioni sono già stabilite).
Una situazione che credo non si verificava da molti anni e non solo in Italia, a dimostrazione del fatto che il nostro calcio sta recuperando l'appeal che sembra aver perso da tempo.

Ecco a voi l'analisi delle 10 partite disputate tra sabato e domenica, seguite da un breve riepilogo della situazione di classifica generale.
Buona lettura!

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Immagine CC0 creative commons


Benevento - Genoa 1-0

Il Vigorito saluta la serie A con il sorriso: nell'anticipo pomeridiano del sabato Benevento batte in casa il Genoa 1-0.

Il primo tempo è stato piuttosto noioso, entrambe le squadre non hanno più niente in gioco in questa stagione e la stanchezza si fa sentire per le gambe dei giocatori.
Nella ripresa il Genoa tenta di colpire con Rossi e Lapadula ma Puggioni è attento tra i pali.
I padroni di casa sembrano soffrire la superiorità degli avversari e non riescono a proporre azioni di attacco.
Al 87' arriva il colpo di scena: Brignola innesca un contropiede,si invola verso la porta difesa da Perin e serve Diabaté che infila la rete.

Cosi, anche se gli ospiti avrebbero meritato, i sanniti vincono la partita e vengono omaggiati sotto la curva dai 15000 tifosi campani giunti allo stadio.
Perché al di là di tutto questa resterà una stagione indimenticabile per loro e i ragazzi di De Zerbi vanno elogiati per l'impegno dimostrato fino all'ultimo.

Inter - Sassuolo 1-2

I nerazzurri cadono a sorpresa in casa sotto i colpi del Sassuolo, che porta a casa i 3 punti con il punteggio di 2-1.

Gli ospiti passano in vantaggio al 25' con una punizione rasoterra calciata da Politano che passa sotto la barriera e trafigge Handanovic.
L'Inter cerca di sfondare con Rafinha e Icardi ma deve fare i conti con un Consigli in splendida forma.
Nel secondo tempo è ancora il portiere neroverdi protagonista con le sue parate e al 72' arriva la doccia fredda del raddoppio con un tiro dai 20 metri di Berardi. Il gol di Rafinha al 80' riaccende le speranze, ma la porta degli emiliani sembra stregata e Icardi sbaglia l'impossibile: finisce 2-1 per il Sassuolo.

Si danno la zappa sui piedi i ragazzi di Spalletti, che devono ringraziare il Crotone di Zenga per aver fermato la Lazio mantenendo aperto l'ultimo accesso alla Champions. Ora all'Olimpico domenica sarà obbligatorio vincere, altrimenti ci si dovrà accontentare dell'Europa League.

Ottima prova di forza del Sassuolo, che nonostante la salvezza già ottenuta la giornata precedente vuole onorare queste ultime 2 partite rimaste e con l'Inter ci è riuscita alla grande. Elogi anche per Politano, al suo 6° gol in 7 partite: le big d'Europa sono già addosso a lui.

Bologna - Chievo 1-2

Vittoria che sa di salvezza per i clivensi: al Dall'Ara la sfida tra Bologna e Chievo finisce 2-1 per gli ospiti.

I romagnoli avevano aperto la gara con il gol su rigore di Verdi al 12' e avevano provato più tardi
con De Maio e Destro a raddoppiare.
Nella ripresa si svegliano i gialloblù che trovano il pareggio con un eurogol (sinistro al volo) dell'ex Giaccherini. Poco dopo arriva anche il gol della ribalta di Inglese, dimenticato dalla difesa rossoblù. A questo punto gli ospiti non fanno altro che difendersi fino al 90' per portare a casa la vittoria; i padroni di casa invece sembrano essersi spenti dopo l'intervallo e non riescono a reagire.

Con questa vittoria gli uomini di D'Anna sono virtualmente salvi: basterà non perdere in casa contro il Benevento domenica e in caso di sconfitta basterà sperare che non vinca il Crotone a Napoli. Per come si erano messe le cose ultimamente, un finale niente male per i veneti.
Chiude il campionato tra i fischi (gli ennesimi) del suo pubblico la squadra di Donadoni, che quest'anno al Dall'Ara ha collezionato una sfilza incredibile di sconfitte. Testa alla prossima stagione adesso, in cui ci sarà da riconquistare la fiducia dei propri supporters.

Crotone - Lazio 2-2

Si conclude con un 2-2 che non aiuta nessuna delle 2 il match di domenica tra Crotone e Lazio.

I biancocelesti sono partiti con il piglio giusto andando a segno al quarto d'ora con un rigore procurato e segnato da Lulic. Ma il Crotone non è un avversario facile da domare e annulla il vantaggio laziale poco dopo con Simy, vera rivelazione di questo campionato.
Il primo tempo finisce sul 1-1,con gli ospiti pericolosi ma visibilmente tesi.
Nella ripresa è ancora la Lazio ad amministrare il gioco tentando il colpo del vantaggio.
I padroni di casa approfittano degli sbandamenti della difesa ospite e segnano il 2-1 al 61' con Ceccherini. La Lazio appare tramortita ma riesce comunque a trovare il pareggio con Milinkovic-Savic a 5 minuti dal termine.

Complimenti a Zenga che ha saputo arginare la forza degli avversari, tuttavia 1 punto diventa quasi inutile di fronte alle vittorie delle concorrenti. Ora servirà vincere a Napoli domenica poiché un pareggio potrebbe non bastare per salvarsi.
Inzaghi fallisce l'occasione per qualificarsi alla Champions con un turno di anticipo, vista la debacle interista. La squadra è apparsa stanca e troppo nervosa contro il Crotone, adesso bisogna evitare la sconfitta domenica per raggiungere l'obiettivo prefissato.

Fiorentina - Cagliari 0-1

Colpo di reni del Cagliari che sbanca la Fiorentina a Firenze 1-0.

A decidere le sorti dell'incontro un colpo di testa di Pavoletti nel primo tempo, bomber dei sardi con 11 reti in questa stagione.
Partita giocata con il cuore e con la grinta dai calciatori del Cagliari, desiderosi di mostrare cambiamenti ai tifosi arrivati in Toscana per loro. Ottima prestazione di Padoin, che aggredisce ogni pallone e lotta per i 3 punti.
Una Fiorentina deludente quella che si è vista in campo, la brutta copia di quella che aveva vinto 6 partite di fila. Veretout irriconoscibile, impreciso come non mai sotto porta;si è salvato solo Chiesa, sempre attivo e scattante sulla fascia.

Ora Pioli è ancora più lontano dall'Europa, persino dal settimo posto che permette l'accesso al terzo turno preliminare. Domenica c'è il Milan a San Siro, vincere sarà obbligatorio ma molto difficile, poi c'è da sperare che l'Atalanta faccia ciò che hanno fatto loro contro il Cagliari.
I sardi tornano finalmente a vincere e a respirare in classifica. Il pericolo è ancora dietro l'angolo, domenica bisogna tifare Napoli a tutti i costi.

Torino - Spal 2-1

Chiude in bellezza davanti al suo pubblico il Torino vincendo 2-1 contro la Spal.

Nel primo tempo sono gli ospiti a passare in vantaggio con Grassi al 22' su invito di Antenucci: primo tiro in porta degli ospiti ed è già gol. La Spal sembra essere in partita ma il Toro rinasce nella ripresa ed acquisisce pian piano il controllo della gara. Al 68' arriva il gol del pari del gallo Belotti e poco dopo quello della ribalta di De Silvestri dopo il grave errore di Everton Luiz.

Finisce quindi con 3 punti il campionato casalingo dei granata, che potevano chiedere di più a questa stagione se solo non avessero lasciato tanti punti per strada.
Rammarico per Semplici, espulso poi nel finale: il primo tempo vedeva la sua squadra quasi salva, il risultato finale li lascia invece a pari punti con il Crotone terz'ultimo (con lo scontro diretto a favore dei ferraresi). Ora li separa dalla salvezza la Samp, contro cui potrebbe anche servire una vittoria in casi estremi.

Verona - Udinese 0-1

Torna a vincere dopo mesi l'Udinese, che batte a domicilio il Verona 1-0.

La partita prende sin dai primi minuti la giusta piega per i friulani, che vanno a segno dopo 20 minuti con Barak. Dopo essere passati in vantaggio i bianconeri lo amministrano fino al triplice fischio finale senza particolari sforzi. Gli avversari non sembrano quasi mai voler veramente pareggiare l'incontro: soltanto nella ripresa concedono qualche brivido alla difesa ospite senza, però, alcun risultato. Finisce 0-1 tra i fischi assordanti del pubblico veneto.

Tudor può tirare un sospiro di sollievo con questa vittoria portandosi a +2 sulla zona retrocessione con il tranquillo Bologna da affrontare in casa alla prossima. Il cambio di panchina sembra aver giocato alla squadra friulana che ha passato 2 mesi da incubo.
Non poteva finire peggio una delle stagioni più brutte del Verona in serie A. I fischi dei suoi tifosi sono giustificati dalle prestazioni imbarazzanti degli uomini di Pecchia che anche nell'ultimo incontro casalingo non sono riusciti a smentirsi.

Atalanta - Milan 1-1

Si conclude con un 1-1 l'attesissimo scontro diretto tra Atalanta e Milan andato in scena a Bergamo domenica.

La partita in realtà non è stata molto emozionante, complice anche la pioggia che ha frenato i giocatori in campo. Nella prima frazione è il Milan ad essere più pericoloso dei padroni di casa, che invece faticano a costruire qualcosa.
Nella ripresa i bergamaschi sfiorano il gol con Caldara ma sono gli ospiti a passare in vantaggio al 60' con un tiro da fuori dell'ex Kessie. I nerazzurri si ritrovano anche in 10 per l'espulsione di Radu, ciò nonostante spingono per trovare il gol del pari, che arriva all'ultimo minuto con un colpo di testa di Masiello sul primo palo. Nel frattempo il Milan aveva perso ingenuamente Montolivo per espulsione.

Il pari porta gli uomini di Gattuso aritmeticamente in Europa League, resta da decidere se direttamente con il sesto posto o passando dai preliminari con il settimo: lo stabilirà l'esito della sfida di domenica con la Fiorentina.
Anche Gasperini è già con un piede in Europa, per i suoi ragazzi vale lo stesso discorso del Milan, solo che sul loro cammino c'è il Cagliari bramoso di punti salvezza.

Roma - Juventus 0-0

Doveva essere il match della stagione, è stata invece una noiosa partita di pallone tra giocatori già in vacanza che si è conclusa 0-0: un pareggio che consegna ufficialmente alla Juventus il settimo scudetto consecutivo.

Sui 90' c'è poco da raccontare, i due colossi della serie A si sono annullati, o per meglio dire hanno preferito non farsi male a vicenda. Con la Roma già sicura del terzo posto e i bianconeri virtualmente campioni, era inevitabile che sarebbe mancato lo spettacolo sul terreno di gioco. La Vecchia Signora era tra l'altro reduce dalla finale di Coppa Italia e con una stagione travagliata sulle gambe.

Inoltre una sconfitta avrebbe reso più nervosa la prossima ed ultima partita in casa contro il Verona, quindi Allegri ha giustamente optato per un approccio morbido all'incontro senza correre rischi inutili.

Sampdoria - Napoli 0-2

Una vittoria per l'orgoglio: il Napoli batte 2-0 la Sampdoria al Ferraris e con 88 punti supera il precedente record.

La partita si risolve nei minuti finali, con il tiro da fuori area di Milik al 72' e il colpo di testa di Albiol al 80'. Per il resto è stato il solito dominio dei partenopei che non hanno lasciato respiro ai padroni di casa, salvo qualche limpida occasione sciupata nel primo tempo da Ramirez prima e da Ferrari poi. Nella ripresa dopo il gol del 1-0 la partita era stata interrotta per qualche minuto a causa dei cori discriminatori ignoranti di alcuni tifosi genovesi; è dovuto intervenire il presidente Ferrero per mettere fine a questa pagliacciata.

Non si può di certo chiedere di meglio a Sarri, che ha superato sé stesso nel giro di qualche anno. Certo, resta tanto rammarico per la chance persa che con un po' più di cinismo poteva essere sfruttata per portare a casa il tanto agognato scudetto.
Finisce sconfitta davanti ai suoi tifosi l'avventura degli uomini di Giampaolo in questa stagione.
Tutto sommato è stato un campionato positivo per loro, partito alla grande e poi ridimensionato da qualche sbandamento qua e là. Ci sarà da rifarsi l'anno prossimo.

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Come non detto, sarà tutto da decidere all'ultima giornata.
Tranne la vetta, con lo scudetto assegnato ancora una volta alla pluricampionessa vecchia signora bianconera. Applausi comunque per il Napoli, mai una seconda era arrivata a quota 88 (e possono diventare 91 alla 38°).

Si fanno male da sole Inter e Lazio nella corsa alla Champions, restano comunque favoriti i biancocelesti a cui sarà sufficiente uscire illesi dall'Olimpico domenica.

Tutto in discussione invece per quanto riguarda l'Europa League, con il Milan già dentro anche se non sicuramente in maniera diretta, l'Atalanta quasi e la Fiorentina che spera in un miracolo.
Milan-Fiorentina e Cagliari-Atalanta assegneranno i posti rimasti.

Anche per la salvezza non c'è nulla di certo.
Chi rischia di più sono il Crotone, costretto a fare punti al San Paolo contro la corazzata di Sarri e la Spal che deve pareggiare o vincere con la Samp sperando che Zenga fallisca la missione. Più tranquilli Chievo, Udinese e Cagliari a cui conviene comunque sia vincere per evitare brutte sorprese se le prime due squadre citate dovessero portare a casa il bottino pieno.
Poi la situazione diventa ancora più complessa se guardiamo gli scontri diretti: insomma le combinazioni ancora in gioco sono tante.

La 38° giornata sarà uno spettacolo garantito, almeno sulla maggiorparte dei campi dove c'è ancora qualcosa in palio.
Probabilmente tra 2 settimane avemo già il magone e inizierà il conto alla rovescia per la stagione 18/19. Per il momento, godiamoci l'attesa e vi do l'appuntamento alla prossima settimana per l'ultima analisi di questo campionato. Stay tuned!

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Ormai mi pregustavo un finale di campionato dove il titolo si giocava all'ultima giornata, ed invece niente!!! Peccato!!!
Per fortuna che la battaglia per l'accesso alle coppe e nella zona retrocessione tengono ancora vivo questi scampoli di campionato.

Si infatti comunque tutti demeriti del Napoli in questo finale ora poteva stare a +1

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