Il punto della Serie A

in #ita5 years ago (edited)

Salve amici di Steemit!
Da quanto tempo! Eh sì, non scrivevo da qualche settimana. Questa Australia mi sta togliendo un sacco di tempo, vuoi per il lavoro vuoi perché è così bella è c'è così tanto da vedere che il tempo libero lo passo a girare per spiagge e natura incontaminata. Tornando a noi, voglio approfittare della giornata libera e del tempo uggioso per scrivere qualcosa riguardo la mia passione, il calcio.

In particolare ho deciso di fare qualche riflessione sul nostro campionato, la serie A. Giunti oramai (mi sembra di aver fatto ieri l'asta del Fantacalcio!) alla undicesima giornata, è forse opportuno fermarsi un attimo, guardare la classifica e fare il punto della situazione. Certo, non siamo nemmeno a metà competizione e con 27 giornate ancora da giocare sarebbe prematuro trarre conclusioni, ma è pur vero che dopo 11 incontri si riesce già a delineare quale sarà il corso del campionato e la storia ci insegna che molto difficilmente la situazione si è capovolta durante la seconda parte di stagione. Cercherò di seguire uno schema e proseguire per punti, in modo da rendervi la lettura più semplice e meno noiosa.

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Immagine CC0 creative commons


Juve, Juve, soltanto Juve...

Indovinate chi comanda la classifica? Sembra che i bianconeri abbiano ancora fame di vittoria dopo gli storici 7 scudetti consecutivi. Non a caso questa è stata una delle partenze più brillanti di sempre per la squadra torinese: 31 punti su 33 nelle prime 11 partite disputate, soltanto un pareggio ha macchiato la scia di vittorie dei bianconeri: nemmeno la super Juve di Conte e l'Inter del Triplete di Mourinho erano riuscite a fare meglio di Allegri.

Già, mister Allegri, un allenatore tanto discusso e criticato negli ultimi anni, colpevole secondo la stampa e i tifosi di non riuscire a far esprimere un bel gioco al suo team e di non riuscire a sfruttare a pieno il potenziale di un attacco da brividi...
Guardatelo ora acciughina, uno tra i migliori coach al mondo ammirato e corteggiato da i più grandi club d'Europa, ma soprattutto guardate la sua Juve ora, una macchina da guerra in grado di battere il Manchester di Pogba e dello Special One (che tuttavia stanno affrontando un periodo di crisi) all'Old Trafford.

Eh ma ora c'è Cristiano Ronaldo, è facile vincere.. Sì, effettivamente l'arrivo della star portoghese ha sicuramente dato una grossa marcia in più ed il numero 7 ha già contribuito attivamente alla maggiorparte delle 10 vittorie di inizio stagione. Questo, però, non ci deve far dimenticare il fatto che già prima del suo arrivo la Juve era una squadra solida e quasi imbattibile, con uno spirito di squadra difficile da vedere altrove di questi tempi.
Quindi molto probabilmente nel 2019 vedremo ancora una volta i bianconeri alzare al cielo lo scudetto, a meno che il Napoli...

Ancelotti, è lui l'uomo della svolta?

Inutile nascondersi, da vero terrone meridionale sono simpatizzante del Napoli e spero ogni anno che finalmente una squadra del Sud riesca a vincere uno scudetto. Ma devo ammettere che battere la concorrenza della Juve di questo decennio è davvero un'impresa e non me ne voglia il buon Sarri ma non è solo una questione di fatturato, è anche una questione di mentalità.

L'arrivo di Ancelotti sembra aver dato una scossa all'ambiente partenopeo, forse un allenatore vincente come Carletto è proprio ciò che serviva alla squadra di De Laurentis. L'avvio è stato ottimo ma non perfetto (Sarri l'anno prima aveva fatto di meglio) e i 6 punti di distacco dai bianconeri non sono pochi, visto che mantenere il passo dei pluricampioni (con la Champions e la Coppa Italia da giocare) non è facile.

Però secondo me questa può essere la stagione giusta, quella in cui conviene rischiare qualcosina in più per ferire le zebre. La Juve ha tanta voglia di vincere la Champions e l'acquisto di CR7 ne è una prova lampante. Nel girone di ritorno la concentrazione e la preparazione per le fasi finali della coppa europea potrebbe far distrarre la squadra di Allegri dal campionato ed è in quel momento che gli azzurri dovranno affondare il colpo, cercando di mantenere la costanza nei risultati ed evitando di perdere punti preziosi per strada. Chissà, magari assisteremo ad una delle sfide più belle di sempre nel finale di stagione con il trionfo dei campani.

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Attribution 2.0 generic (CC BY 2.0)

L'Inter che non ti aspetti

Fermi tutti, c'è un'altra concorrente stavolta. A grande sorpresa l'Inter di Spalletti si inserisce prepotentemente nella corsa per lo scudetto, a -6 dai bianconeri a pari punti con il Napoli. E chi l'avrebbe detto!
Quasi non sembra l'Inter, a confrontarla con quella della scorsa stagione si fatica a credere che sia la squadra nerazzurra.
21 gol fatti e 6 subiti in queste prime 11 partite, numeri da capolista: onore a mister Spalletti, che ha riformato questa squadra e l'ha resa un'arma letale, anche in Europa.

Difesa consolidata, bel gioco e concretizzazione sotto porta, sono questi i punti forti dei nerazzurri di fine 2018. Ora l'interista medio dirà: sì aspetta che arrivi la solita crisi di metà stagione.... In effetti la squadra di Zhang è solita calare nel corso del campionato, ma secondo me stavolta non sarà così, ho l'impressione che Spalletti ora sia in grado di gestire lo spogliatoio ed evitare che ci siano fratture e distrazioni.

Peccato solo per Lautaro Martinez, deludente nelle ultime apparizioni e probabilmente destinato a relegare in panchina per il resto della stagione. Un peccato perché ha del potenziale il sudamericano, ma d'altronde non è nemmeno colpa sua se gioca in un ruolo a lui non consono; Martinez è una seconda punta di razza e nel modulo di Spalletti ci azzecca ben poco. Per fortuna c'è il solito Maurito ad esaltare i tifosi nerazzurri a suon di gol: riuscirà a regalar loro uno scudetto per farsi perdonare definitivamente dopo le incomprensioni degli anni passati?

Milan, forse ci siamo...

Non male l'avvio di stagione dei rossoneri, sicuramente migliore dell'anno scorso. I ragazzi di Gattuso ancora non esprimono un gioco pulito e convincente, ma i numeri parlano di un Milan al quarto posto con 21 punti, solo 10 in meno della Juventus. La sconfitta al fotofinish nel derby brucia ancora, ma i Diavoli hanno avuto la fortuna dalla loro parte negli ultimi 6 punti conquistati con 2 colpi di coda di capitan Romagnoli allo scadere, vero uomo del momento in casa rossonera. Decisivo ma non troppo Higuain, ombra e luce di questo avvio stagione.

Il fatto è che a dire il vero il Milan non dispone di una rosa stellare, gli arrivi di quest'estate l'hanno rinforzata ma dal punto di vista tecnico resta comunque una squadra medio-alta. Per questo mi sento di dover spezzare una lancia in favore di mister Gattuso, tanto criticato ultimamente: Rino sta facendo bene il suo lavoro, i risultati ottenuti sono a mio parere soddisfacenti per la squadra che ha a disposizione. Non dimentichiamo inoltre che il livello del nostro campionato negli ultimi anni è diminuito parecchio, questo Milan 10-15 anni fa starebbe a metà classifica.

Forse qualche acquisto nella sessione invernale potrà cambiare le cose, ma dal mio punto di vista vedere i rossoneri in Champions la prossima stagione sarà già un'impresa...

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Foto di mia proprietà


Sarebbe bello analizzare tutte e 20 le squadre una ad una, ma non voglio annoiarvi.
La Lazio si conferma tra le big e resta in scia al quarto posto in ex equo con il Milan. Seguono Torino, Fiorentina, Roma, Samp e Atalanta nel giro di 2 punti, che potrebbero (o dovrebbero secondo i tifosi) fare qualcosa in più.
Poi troviamo il Parma dodicesimo a 14 punti, non male per una neopromossa, seguito da Genoa, Cagliari e Spal, autrice di un avvio spumeggiante e capace di battere la Roma all'Olimpico.
Chiudono la classifica al di sotto della soglia dei 10 punti Udinese, Bologna, Empoli, Frosinone e Chievo.

Strano però vedere la Roma al nono posto direte voi. Sì è strano, soprattutto vista la rosa a disposizione di mister Di Francesco. Io penso che si tratta soltanto di un avvio lento, i presupposti per disputare una grande stagione non mancano, la qualificazione alla Champions è d'obbligo per i giallorossi (per questo dicevo prima che il Milan ha poche speranze), anche se non li vedo pronti ad una lotta scudetto. Non perché credo che Di Francesco non sia abbastanza in gamba, anzi lo reputo uno dei migliori allenatori in circolazione. Semplicemente perché la Roma ha dimostrato negli ultimi 20 anni di non essere all'altezza dal punto di vista psicologico, manca la continuità e la mentalità per poter fare il grande salto e non penso dipenda dall'allenatore, è l'ambiente il problema.

Per quanto riguarda le zone basse c'è da sottolineare il -1 del Chievo, in discesa libera. A quanto pare la penalizzazione in classifica ha influito e non poco sulla determinazione dei giocatori e l'arrivo di Ventura (ma davvero Campedelli ha avuto il coraggio di chiamare lui?) sembra non aver cambiato nulla.
Non mi sorprendono invece le posizioni di Empoli e Frosinone, visto il basso livello tecnico delle due formazioni in confronto al resto della serie A.

Voglio chiudere con un piccolo elogio al Sassuolo e al suo allenatore De Zerbi, non a caso citato dal grande Pep Guardiola.
I neroverdi sono la vera sorpresa (Inter a parte) di questo inizio campionato, non solo per i punti fatti ma anche per il gioco messo in mostra. Gli arrivi di Boateng e Di Francesco hanno giovato alla squadra emiliana, che tuttavia già l'anno precedente non avevano fatto poi così male.

Insomma tutta ancora da scoprire questa serie A 2018-19, ci aspettano 27 giornate e tanti colpi di scena.
Spero vi sia piaciuto il mio post, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi nei commenti e chi pensate vincerà lo scudetto stavolta, ma soprattutto non esitate ad upvotare e fare resteem se avete gradito l'articolo. A presto!

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