Play: La fiera del gioco.

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Come ogni anno, per tutti noi giocatori da tavolo e giocatori di ruolo, Aprile è il mese del (o della, ancora non mi è chiaro!) Play, un evento fisso sul calendario esattamente come le feste comandate.
Play si svolge a Modena tutti gli anni in questo periodo, ed è la fiera più grande d'Italia per il nostro magnifico Hobby.
Tanti appassionati si ritrovano per provare giochi, acquistare, o anche solo passeggiare avidamente all'interno dei padiglioni.
Sarò di parte, ma, per chi, come me, è un appassionato fruitore di boardgame questa è senza dubbio un'esperienza da vivere almeno una volta.
Per 72 ore si entra nel paese delle meraviglie, e se ne esce fisicamente provati, decisamente più poveri, ma estremamente felici e ansiosi che passino i 365 giorni che ci separano dalla nuova fiera dell'anno successivo.

Attese disattese

Una volta le fiere erano viste (e probabilmente lo erano) come l'occasione per acquistare a prezzi più bassi rispetto ad i negozi, ma l'avvento dei digital store e gli sconti anche importanti che spesso si trovano online, hanno un po' frenato questa tendenza.
Effettivamente alla Play glieditori, nei loro stand, sembrano più interessati alla vetrina di presentazione dei giochi e non sembrano favorire, tranne rare eccezioni) gli acquisti con reali occasioni, soprattutto per quel che riguarda le novità. Un po' più facile che questo accada con giochi degli anni passati, e non è raro leggere, sui gruppi e sui forum di giocatori, lamentele riguardo a questa politica.
D'altro canto si trovano offerte negli stand dei negozi , che presentano prezzi più bassi degli editori stessi, e che ne approfittano per farsi notare e allargare il loro bacino di utenza.

In ogni caso, chiunque parta con l'idea di andare a Modena per fare affari sbaglia approccio, a mio avviso.

Siediti che ti spiego, e giochiamo!

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La bellezza della fiera sta nell'opportunità di poter provare i giochi che ci interessano, con i dimostratori ai tavoli, pronti a spiegarteli e a rispondere a tutti i tuoi quesiti. Volontari o semi-volontari che siano, questi ragazzi e ragazze passano ore in piedi anche senza mangiare o poter andare in bagno, ad introdurre i regolamenti e a far giocare, a volte bene, altre meno bene, i giochi, sottoponendosi al severissimo giudizio di chi si siede a giocare.
Solo per il loro impegno e la loro disponibilità meriterebbero un plauso e il nostro infinito grazie, ma molto spesso la nostra egoistica interpretazione del "tutto ci è dovuto" ci fa preoccupare soltanto della nostra esperienza al tavolo e siamo troppo severi nel giudicare la loro prestazione di "spiegatori".

Un sentito grazie a tutti i dimostratori per la grande disponibilità che quasi sempre dimostrano! Anche a quelli che, impantanandosi durante la spiegazione, ci spiegano un altro gioco rispetto a quello descritto sul regolamento!

Noi e il nostro amico Francesco che ha passato due dei suoi tre giorni di fiera a spiegare Blackout

Io, Noi e la Play.

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Questo weekend trascorso è stato il mio secondo in fiera dopo quello dello scorso anno, sempre in compagnia di @claxpsaba, ed il primo a cui è riuscita a partecipare anche Ila, la mia compagna nella vita ed ovviamente anche una delle mie più acerrime avversarie al tavolo.

Abbiamo giocato più della scorsa edizione, un po' perché meno spaesati dell'anno scorso, un po' perché forse più preparati a quello a cui saremmo andati incontro.

Sparito l'effetto "wow" che si subisce inevitabilmente appena si entra, è importante avere le idee molto chiare su quello che si vuol fare. Non è necessario, ma è molto utile, scegliere prima ciò che si vuol provare, e ove possibile farlo, prenotarsi un orario specifico nei tavoli di maggior interesse, o si rischia di non riuscire a provare quel determinato gioco, soprattutto se si ha disponibile soltanto una giornata.

Considerate che, nonostante le nostre buone intenzioni e l'abbozzata progettazione, su tre giorni siamo riusciti a provare soltanto tre-quattro giochi tra i tanti che avevamo messo nella lista dei più desiderati da testare.

Abbiamo acquisito tanto. Nonostante come detto, la fiera non sia il luogo migliore per fare affari, a me piace sentirmi libero di comprare, se un gioco mi piace, pur sapendo che aspettando l'offerta giusta, si potrà prendere a meno tra qualche mese.
Avevamo messo da parte, in questi mesi, un bel gruzzolo da investire nella nostra ludoteca, ed alla fine la nostra macchina strabordava di sacchi, sacchetti e sacchettini!

"And the wiiner is...."

Menzione speciale per i due giochi provati che ci hanno colpito maggiormente (grazie anche al valore aggiunto delle spiegazioni molto chiare dei due dimostratori che ce li han fatti giocare):

Val Paraiso

Noi alle prese con Valparaiso

e

Underwater Cities

foto di proprietà dell'autore

In conclusione...

Non mi resta che augurare a tutti Buon gioco!

Ah dimenticavo!
Questo è il "bottino" che è tornato con noi a casa.

foto di proprietà dell'autore