Protocollo clinico-diagnostico della gravidanza

In seguito alle più recenti acquisizioni in campo scientifico e tecnologico è stato possibile creare una proposta di protocollo clinico-diagnostico della gravidanza fisiologica e patologica. Questo è un percorso dedicato alle pazienti in gravidanza che consente di minimizzare i rischi che la gestazione può comportare.

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Preparatevi al percorso più importante nella vita di una donna, vedremo gli appuntamenti da seguire durante la gravidanza, fatto di una visita al mese fino a termine, esami del sangue ed ecografie.

Una volta che il vostro test risulterà positivo, non vi resta che contattare il vostro ginecologo di fiducia, che in base alla data dell'ultimo ciclo mestruale pervenuto, vi darà il primo appuntamento in studio.

Foto dell'autore, la mia cartella ostetrica, fornitami dal mio ginecologo.

Prima visita tra la 7° e l'8° settimana:

Si analizzano i rischi genetici della mamma e della coppia, programmando gli appuntamenti diagnostici standard e anche personalizzati, in base alle proprie ed eventuali problematiche. Assegnazione degli esami ematologici iniziali con controllo infettivologico, per accertare positività o negatività ad HIV, rosolia, citomegalovirus e toxoplasmosi. Eventuale richiesta anche del gruppo sanguigno, se la madre non ne è a conoscenza al 100%. Controllo con ecografia interna della presenza dell'embrione, simile ad un piccolo fagiolo, dove sarà visibile il battito del cuore.

Controllo tra le 11 e le 14 settimane:

Ecografia esterna con valutazione della sindrome di Down, verificabile tramite la translucenza nucale che è una fessura a livello della nuca del feto, dove si accumula liquido. Uno spessore fuori dal range può essere indice di anomalie cromosomiche. Inoltre si verifica la flussimetria venosa, il rigurgito tricuspidalico (cioè se la valvola tricuspide del cuore si chiude correttamente) e ricerca dell'osso nasale, non visibile nei feti affetti da sindrome di Down. L'ecografia è abbinata ad un esame del sangue e, secondo il metodo dei Laboratori NTD di New York, il più efficace e sicuro risulta essere il BI-Test che evidenzia dal 90 al 95% dei feti affetti. Per avere la certezza assoluta, si deve invece ricorrere alla villocentesi o oltre i 36 anni di età della madre, all'amniocentesi. Entrambe però comportano un rischio di aborto, anche se con una percentuale di possibilità sotto l'1%. Durante questa ecografia, è già visibile il sesso del nascituro al 90% di precisione.

Controllo a 16 settimane:

Ecografia premorfologica con ricerca dei soft markers che sono degli indici ecografici che possono indicare una sospetta anomalia cromosomica.

Controllo tra le 19 e le 22 settimane:

Ecografia morfologica, con nuova valutazione dei soft markers. Nel secondo trimestre ormai il feto è già parecchio sviluppato e tramite l'ecografia, si valuta l'anatomia e le dimensioni di addome, testa e femore per constatare se rientrano nei valori di riferimento per quell'epoca gestazionale. Con questa ecografia, se presenti, vengono alla luce eventuali malformazioni fetali. Le più importanti malformazioni si possono individuare tra il 30 e il 70% e sono quelle che poi necessiteranno di un intervento chirurgico dopo la nascita. Anomalie del sistema nervoso e delle vie urinarie sono di più facile individuazione rispetto alle anomalie cardiache. Alcune difformità si notano solamente nel terzo trimestre di gestazione, ma ovviamente più l'irregolarità risulta grave, meglio è possibile localizzarla. Alcune malformazioni purtroppo potrebbero non risultare dagli esami ecografici, anche se un'apparecchiatura più sofisticata ed all'avanguardia, può fare la differenza.

Controllo a 24 settimane:

Viene eseguita un ecografia transvaginale, per valutare la lunghezza del canale cervicale. Degli studi hanno dimostrato che, se il canale cervicale risulta essere minore di 25 mm aumenta la probabilità di parto pretermine, mentre superiore ai 25mm, ne abbassa di netto il rischio, anche se non lo esclude del tutto. Inoltre, durante l'ecografia, viene visualizzata con colori blu e rosso, la flussimetria dei vasi sanguigni del cordone ombelicale e delle arterie uterine. Controllo liquido amniotico.
A quest'epoca gestazionale viene prescritto alla paziente il test da carico orale di glucosio, necessario per determinare la presenza o meno del diabete gestazionale.

Controllo a 28 settimane:

Nuova valutazione ecografica del collo dell'utero e della crescita del feto. E' possibile ottenere immagini 3D-4D ove i macchinari a disposizione del vostro ginecologo/a lo consentano. Ci saranno buonissime possibilità di avere in questo caso, la prima immagine del volto di vostro figlio/a.

Controllo a 32 settimane:

Ecografia morfologica per determinazione parametri di crescita fetale, sempre in riferimento alle misure di testa, addome e femore. Nuovo controllo della flussimetria del cordone ombelicale.

Controllo a 36 settimane:

Controllo ecografico del benessere fetale e nuova valutazione cervice. Assegnazione esami pre-parto, da effettuarsi presso l'ospedale scelto per la nascita del vostro bambino.

Eventuale controllo vicino al termine:

Controllo benessere ed accrescimento nascituro con ecografia, quantità liquido amniotico e flussimetria funicolo.

Controllo post partum:

Da effettuarsi dopo un mese dal parto, dove con un ecografia verrà controllata la cavità uterina, la muscolatura perineale e le mammelle.

Agenda della gravidanza fornita dall'ASL di competenza, foto dell'autore.

Questa agenda è utile a chi sceglie di farsi seguire da ginecologi dell'ASL, si troverà già tutte le impegnative per gli esami del sangue ed ecografie pronte. Contiene altre utilissime informazioni per tutta la gravidanza e per il "dopo", ma di questo vi vorrei parlare poi in un altro post.
Chi invece, come me, sceglierà di farsi seguire interamente da un ginecologo/a privato, le impegnative utili saranno solamente quelle per gli esami ematici periodici di routine, mentre il resto verrà eseguito, come nel mio caso, tutto nello studio del proprio ginecologo curante dalla traslucenza a tutte le ecografie.