Ricordi d'infanzia!

Cari lettori di SPI, ieri ho trascorso una domenica diversa dal solito, facendo un tuffo nel mio passato, nella mia infanzia, che sembra ormai essere un ricordo molto lontano.

Foto dell'autore.

Ieri, prima domenica d'agosto, nella piccolissima frazione che mi ha cresciuta, di nemmeno 120 anime, da che esiste, è festa patronale. Questa piccola chiesetta è costruita all'incirca a metà di questa piccola frazione, che vede le case disposte, arrivandoci, tutte sul lato destro, con solo tre sul lato opposto, dell'unica piccola strada che la attraversa.

Dettaglio della porta d'ingresso della chiesa, foto dell'autore.

La chiesa, costruita dagli abitanti della frazione, al posto di una piccola cappella preesistente, adiacente ad un piccolo cimitero, risale agli inizi del 1700, ed è intitolata a San Giovanni Battista, del quale, si possiede una antichissima reliquia dal valore inestimabile che, alla fine della funzione religiosa, viene fatta baciare ai fedeli.

L'altare, con alle spalle questa grandissima tela ad olio, ormai molto rovinata dal tempo, che raffigura la Madonna con Bambino, vicino a San Giovanni Battista. Le volte sono chiaramente deteriorate dal trascorrere degli anni e dall'umidità, ma molti dei dipinti sono ancora ben riconoscibili.

Quando ero bambina, la mia famiglia possedeva le chiavi della Chiesa, nella quale aiutavo spesso le anziane della frazione, nelle pulizie settimanali per mantenerla in ordine per l'unica messa settimanale che si teneva la domenica mattina. Con gli anni, purtroppo, la messa da una volta a settimana, più festività, venne ridotta al primo sabato di ogni mese, fino a che la sagrestia crollò e diventò, a tutti gli effetti, non più agibile. Per fortuna, tra l'anno scorso e quest'anno, grazie ai fondi ricevuti dalla parrocchia principale, sono riusciti a ristrutturarla e quella di ieri, in concomitanza della festa patronale, è stata la funzione eucaristica inaugurale, dopo anni di inutilizzo e dopo i lavori di ristrutturazione.

Questa scultura si trova in una nicchia sulla sinistra dell'altare e rappresenta l'Immacolata Concezione che pesta un serpente, foto dell'autore.

Foto dell'autore.

La chiesa è piccolina, ma ieri l'abbiamo riempita ed anche il sindaco, della piccola cittadina a cui la frazione fa riferimento, ha omaggiato della sua presenza, prestandosi anche ad introdurre prima lettura e salmo, seguito da me, che mi sono volentieri offerta per la seconda lettura e dalla mia ex vicina, che ha concluso con la preghiera dei fedeli.

Questa immagine, sempre ad olio su tela, occupa invece la nicchia di destra, rispetto all'altare e raffigura la Madonna delle Anime, sofferente per le anime che bruciano all'inferno, raffigurate nella parte sottostante. Foto dell'autore.

Finisce la funzione religiosa, con bacio alla reliquia di San Giovanni Battista e siamo tutti pronti per far festa!

Qualche giorno prima era partito il tam tam nel gruppo WhatsApp della frazione, di cui mia mamma mi ha reso partecipe anche se non vivo più lì da quasi 20 anni ormai e ci siamo accordati per "chi" avrebbe preparato "cosa". Foto dell'autore.

Ovviamente c'era più cibo che persone, ma nulla è avanzato. E' stato allestito il tavolo per il buffet che vedete nella foto sopra, che veniva prontamente rimpinzato appena qualcosa finiva, ed un altro tavolo lungo con sedie, per poter sedersi a gustare tutto quel ben di Dio. E' stato preparato di tutto, io ho contribuito con una focaccia bianca all'origano, poi c'erano altre focacce e pizze, salatini, frittate a pezzettini alla cipolla e alle zucchine, melanzane alla parmigiana, patatine, torte salate, popcorn che sono stati fatti al momento. Per poi passare ai dolci con crostate fatte da mia mamma, torte, biscotti, anguria a tocchetti, macedonia e per finire una crema fredda al caffè. Qualcuno ha poi fatto saltare fuori zuccherini sotto spirito e il vino in tavola non mancava di certo, in maggioranza rispetto alle bibite ed in prevalenza rispetto all'acqua, che nessuno ha avuto l'idea di portare!

Macchinetta del golf, modificata da un abitante della frazione, foto dell'autore.

Certo non era come 25/30 anni fa, quando si piazzava il palchetto in legno e l'orchestra del liscio, veniva a suonare nel weekend della festa, quando da tutte le frazioni e cittadine nelle vicinanze, la gente accorreva per far festa, parcheggiando fino davanti a casa mia, dove ancora i miei genitori vivono, a circa 100 metri dalla chiesetta. Ora è diverso, le tradizioni si sono perse con il trascorrere degli anni, sono convinta che se si facesse adesso la serata danzante, non andrebbe più nessuno. Mi guardo intorno e penso a come era tanto tempo fa, a quando mio papà con altri abitanti della frazione, si erano resi disponibili a rifare il tetto della chiesa e ne era seguita una gran festa.
I volti non sono più gli stessi, molti non ci sono più, come i miei nonni ed i miei zii, molto si sono trasferiti e molti sono invecchiati, ma l'atmosfera a tratti mi sembra la stessa, la voglia di una piccolissima comunità di ritrovarsi come un tempo a far festa. Ricordo una serata di festa, quando nel gran fosso che scorreva davanti alla chiesa, ora chiuso, avevamo messo in fresco due grandi angurie, per gustarle poi a fine serata. Lo racconto ridendo a mio marito ed ai miei figli: il signore anziano, non più tanto in salute, che gli siede accanto, aveva preferito fregarle per mangiarsele a casa con la sua famiglia, lasciando noi tutti a bocca asciutta, quando ci recammo al fosso per recuperare le angurie.

I miei bimbi che si prestano ad impersonare i Beatles su Abbey Road, sull'unica strada che attraversa la frazione, foto dell'autore.

La voce della figlia del "ladro" di angurie, mi riporta al presente:

Chi l'avrebbe mai detto da bambine, che adesso saresti stata qui con tre figli!?

E' vero, in quel momento mi rendo davvero conto di quanto tempo sia passato, ma di quanto io mi senta ancora la bambina di un tempo alla festa patronale!