Due passi nel bosco parte #2

Eccomi di nuovo a raccontarvi del bosco, il mio dolce, sacro bosco.
Spesso da ragazza venivi qui da sola per raccogliere oggetti boschivi, come pigle e foglie per farne decorazioni o bricolage e anche per rilassarmi.
Tante volte ci venivo per correre, perché da brava asociale non volevo attorno nessuno, dovevo essere solo io il bosco, le cuffiette negli orecchi e i piedi che correvano.
Ben attenta a non inciampare in qualche radice traditrice.

Qui continuava la nostra ricerca del bastone da fionda perfetto.

Il bosco inoltre per me era un luogo dove andavo recarmi a meditare, pratica che ho abbandonato ma che dovrei riprendere visto che ne traevo molti benefici.

Per voi invece cos'è il bosco? Che ricordi avete su di lui?

Io ho anche molti ricordi d 'infanzia lasciati nei boschi.
Io e le mie amichette abitavamo in una zona boschiva e attraversavamo il bosco per andare l' una a casa dell'altra.
Erano altri tempi forse, potevamo camminare da sole senza paura, nessuna di noi temeva il bosco o comunque lo temevano meno della strada con tutte quelle auto.
Sapevano distinguere i serpentelli pericolosi e sapevamo cosa fare se trovavamo un cinghiale.
Sapevano quale erbe potevamo mangiare e quali no e nessuna di noi toccava mai i funghi perche quelli non sapevamo distinguerli.
I nonni che di boschi ne avevano vissuto ci avevano insegnato tante cose, prima fra tutti ad amare la natura e a non tenerla dove non ce ne era bisogno.

Ad oggi passeggio nel bosco con il mio compagno e la sua bambina, per fortuna per nulla impaurita ma anzi con tanta voglia di esplorare alberi, rami e foglie.
E puntualmente di voglia di infilarsi nelle sterpaglie più sporche.
Il cappuccio serve a quello al recupero bambini esploratori.
Il bosco rimane per me un luogo speciale e talvolta mi rattrista vederlo abbandonato e lasciato a se stesso.
Fortunatamente in primavera i sentieri vengono puliti ed è più bello per tutti passeggiare nei boschi.
Quindi ben venga la primavera ♥️

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