Un natale in discoteca.

Eccomi con la prima traccia per il contest : https://steemit.com/contest/@serialfiller/contesteem-speciale-natalizio-10-steem di @serialfiller.
Grazie ancora per la proroga.

UN NATALE IN DISCOTECA.

Ecco tra i miei più cari ricordi quello dello scorso Natale. Capisco non è come ci si aspetti, non vi descriverò i cenoni dalle mille portate fatti con i parenti o i gridolini di gioia di cugini e cuginetti.
Diciamo che lo scorso anno era un Natala per me speciale.
Specialmente sfigato, dato che mi ero lasciata da appena una settimana.
Potete immaginare così la mia voglia di trascorrere un giorno intero nel girone infernale dei parenti a sorbirmi domande inopportune e commenti all' acido.
I classici " Che gli hai fatto?" per i più simpatici o i " Si vedeva che non era per te" per i più comprensivi.
I curiosi invece mi avrebbero fatto un interrogatorio che Barbara D' urso, scansati proprio!

Così depressa e avvilita mi avvicinavo al Natale.

Per fortuna la divina provvidenza inviò in soccorso i miei amici.
I quali essendo dei gran burloni mi proposero un Natale alternativo, credendo in una risposta negativa, invece colmi di stupore la sera del venticinque io ero in tacchi vertiginosi e minigonna, pronta per decollare in pista.

Così partimmo, ebbri e gioiosi. Per un attimo sfrecciando in auto per le vie che ci avrebbero condotto nella discoteca della perdizione, ci sentimmo di nuovo ventenni, con la musica a palle, la bottiglia di alcol che girava sui sedili posteriori e lo stato di eccitazione febbrile che da tanto non ci faceva più visita.

Netflix e copertina erano ormai compagni fissi e fedeli, che ci andava più a fare le cinque a ballare?

Noi piccolo gruppo di blasfemi avevamo scelto una serata a tema Marylin Manson, niente di più azzeccato per in Natale che l' anticristo.

Come siamo entrati in sala, dopo aver lasciato tutto al guardaroba, il clima era molto piacevole, gotico e vibrante.
Noi stessi avevamo adottato un look adatto all' occasione, io avevo optato per un bel rossetto nero e un filo di cipria bianca cadaverica.
Modalità Izombie pronta!

Nonostante il look macabro la serata fu allegra e spensierata, ci scatenammo al ritmo della Revendo Manson e in onor suo bevemmo qualche shottino in più.

Alla faccia dei cenoni!

Ballammo come matti, stringendoci, ridendo e scherzando.
Era davvero un Natale in famiglia quello, con la famiglia scelta di mia volontà, con persone che mi vogliono bene oltre i legami di sangue.
E non parliamo troppo di sangue riguardo ad una serata dedicata a Manson!

Ero felice, stanca, brilla ma felice.
Guardando i miei più cari amici ballare accanto a me mi sentivo libera, leggera.
Niente domande, niente battute cattive, nessuna frecciatina, solo il desiderio puro e semplice di vedermi stare bene, di vedermi tornare a sorridere, niente mi è parso più reale e natalizio di questo.
Il desiderio di veder sorridere chi ti sta vicino.

Nonostante Manson cosa c'è di più caritatevole che aiutare un amico in difficoltà? Seppur in modo anticonvenzionale..
Ma era giusto così, ero con persone che mi capivano,per loro non ero strana o appestata, ero solo io e andavo bene così.
Con il trucco sbavato e la risata sguaiata, con le calze strappate e il rossetto nero.
Non avevo bisogno di fingere sorrisi quel Natale.

I postumi ci sono stati non lo nego, non ho più vent' anni. Ma ne è valsa la pena perchè è stato uno dei Natali più fighi che io abbia mai passato e anche uno di quelli più sinceri.

Foto di mia proprietà.