Una rivoluzione che può cambiare il mondo delle api

in #ita5 years ago (edited)

Una rivoluzione che può cambiare il mondo delle api

Bentornati sul mondo delle api, il periodo invernale è sicuramente per l'apicoltore un momento di pausa e di riflessione per l'anno a venire. Non possiamo dire lo stesso però, per il parassita più temuto dagli apicoltori l'acaro varroa. I trattamenti contro l'acaro varroa avvengono in due periodi dell'anno: l'estate, dove troviamo una diffusione della varroa consistente in relazione alla crescita della famiglia, e l'inverno. Durante il trattamento invernale l'apicoltore incorre in diverse difficoltà, come il numero ridotto di api e la temperatura esterna che non permette la visita delle famiglie. Il tema clima risulta essere molto importante, in quanto gran parte dei trattamenti ritenuti efficaci, devono essere effettuati ad una temperatura esterna che sia superiore ai 15° e che permetta quindi l'evaporazione della soluzione sul corpo dell'insetto.
In questo momento l'acido ossalico risulta essere il miglior trattamento contro l'acaro varroa, riconosciuto nel biologico, non lascia residui sull'ape e i suoi prodotti, in assenza di covata garantisce un'efficacia superiore al 95% ,ad oggi sicuramente il miglior alleato dell'apicoltore moderno. In Germania però gli apicoltori hanno sempre cercato un valido alternativo all'acido ossalico, che potesse essere utilizzato anche in presenza di covata e che non danneggiasse le api. Venne in aiuto agli apicoltori del nord europa l'acido formico, con il quale era possibile trattare le api senza blocco di covata grazie alla sua efficacia al di sotto dell'opercolo. Un gioia però che non possiamo condividere con i nostri colleghi apicoltori. L'acido formico prevede una temperatura d'evaporazione dai 19° ai 30° il che comporta un periodo per quanto riguarda il clima in italia, che va dagli inizi di marzo - aprile per i trattamenti estivi, e fine estate per quanto riguarda quelli invernali. Questo rende impossibile l'utilizzo dell'acido formico per gli apicoltori italiani, salvo rari casi nel nord Italia dove il clima per l'appunto permette l'utilizzo del formico. Ed è qui che entra in campo nuovamente la ricerca, fresca è la notizia di un nuovo alleato nel mondo dell'apicoltura, “il cloruro di litio”. A differenza dei precedenti acidi; formico ed ossalico il cloruro di litio derivante dall'acido cloridrico appartiene alla categoria dei composti inorganici, è di facile realizzazione e dai bassi costi. Sono passati più di venticinque anni da quando venne registrato l'ultimo principio attivo contro la varroa. (se ricordate in un mio precedente post, trovavate l'elenco dei vari acaricidi, ed alla base di tutti trovavamo sempre i stessi principi attivi). Anche grazie a questa poca diversificazione nei trattamenti, la resistenza dell'acaro alle varie sostanze fin ora utilizzate, risulta essere di netto superiore rispetto al passato.



Ma come si è scoperto che i composti del litio avessero proprietà acaricide?


L'Istituto per la ricerca apicola dell'ateneo di Hohenheim ha costatato gli effetti del cloruro di litio sull'acaro varroa nella ricerca pubblicata su nature.com.
Gli studi hanno inizio su delle famiglie rinchiuse in ambienti circoscritti ed alimentante artificialmente con sciroppo a base di acqua zucchero e cloruro di litio in varie percentuali.
Al fine di avere un composto efficace sull'acaro ed innocuo per la vita delle api.
Viene messo in evidenza come dal 100% dell'efficacia del composto sui sciami artificiali, sia calata fin sotto il 90% nell'utilizzo su sciami liberi.
Oltre al cloruro di litio, un altro composto, di stessa derivazione è stato preso in analisi dai ricercatori, il citrato di litio, che ha dato risultati incoraggianti anche nell'utilizzo di sciami naturali.


I risultati della ricerca “nata per caso” sono promettenti!
Perchè dico nata per caso? Come ci informano i ricercatori che ne hanno preso parte, gli studi non iniziarono sull'analisi del cloruro di litio, ma ben si su altri principi già testati in precedenza.
Lo studio doveva basarsi sulla somministrazione di dsRna che avrebbe codificato attraverso l'emolinfa dell'ape successivamente rna del'acaro, sempre attraverso la somministrazione di sciroppo.
Ma nel somministrare le tre soluzioni; la prima contenente solo sciroppo, la seconda contenente dsRna codificato per rendere possibile l'interferenza con l'rna della varroa e nell'ultimo, sciroppo con proteine che non esistono nel genoma della varroa e dell'ape ma con aggiunta di cloruro di litio. Si noto come entrambe i gruppi contenete dsRna fossero efficaci contro l'acaro varroa, ed è da qui che si accorsero che il composto killer della varroa fosse il cloruro di litio.
Molte sono le domande che si pongono gli apicoltori dopo una ricerca tanto importante nel mondo dell'apicoltura; Ci saranno residui? Sarà possibile utilizzare il cloruro di litio in presenza di covata, o bisognerà effettuare il blocco come avviene per l'ossalico? Quando sarà disponibile sul mercato? Sarà realmente il prodotto definitivo contro la varroa?

Da un ultimo aggiornamento, proveniente in risposta ad una domanda posta in merito, se fosse più o meno dannoso il trattamento sulla covata, i ricercatori affermano che “tutte le larve sono morte entro le 72”, e che quindi per il momento si affievoliscono le speranze in merito ad un nuovo trattamento efficace in presenza di covata...


Lo studio delle api e la loro salvaguardia, spinge scienziati ed apicoltori di tutto il mondo nell'approfondire studi e ricerche, su quelli che sono i sistemi per sconfiggere questo terribile acaro .


Fonti:
1.Lithium chloride effectively kills the honey bee parasite Varroa destructor by a systemic mode of action
2.Lithium Chloride for Varroa Control?
3.RIVOLUZIONARIA MOLECOLA CHE UCCIDE LA VARROA


Tutte le foto sono di mia proprietà


banner_phage93_edit.png
Immagine di mia proprietà, realizzata da @pab.ink un ringraziamento speciale al team di @DaVinci.art


Sort:  

Premessa, leggendo il titolo ho pensato: finalmente le api assaltano la bastiglia! La fine della monarchia è imminente.
E invece no, l'articolo parla di tutt'altro che però mi ha spinto ad una riflessione.
Sebbene l'acaro varroa sia un nemico dannoso per le api, è logico pensare che la loro connessione sia qualcosa che origina dalla notte di tempi e che in qualche modo la natura sia riuscita fino ai giorni nostri a mantenere in equilibrio.
Per quale motivo l'uomo sta cercando di intervenire per alterare questo equilibrio?
Se si tratta di un intervento riparatore perchè l'acaro è diventato più aggressivo a seguito dell'attività umana, allora sarebbe il caso di intervenite sulla vera causa e lasciare che la natura ritrovi il suo equilibrio, senza cercare di metterci una pezza che potrebbe da una parte risolvere e dall'altra causare nuovi problemi.
Se invece non c'è stato nessun peggioramento nel rapporto tra acaro e api, ma è soltanto un modo per, ipotiziamo, migliorare la produttività delle api; allora per l'ennesima volta stiamo interferendo in un processo naturale che sarebbe meglio lasciare com'è.
Terza ed ultima ipotesi, la motivazione emotiva; l'apicultore non sopporta l'idea che le sua api soffrano e le difende come si fa con gli animali domestici a cui si è molto affezionati. Questa tra le tre, sebbene illogica, sarebbe la più comprensibile.

Ah che belle domande caro @Pab.ink!
Allora l'acaro varroa come trovi in questo mio post, ha origini asiatiche per quanto riguarda la "varroa destructor"che è quella che abbiamo noi qui in europa (ed è anche la peggiore tra le 2 specie fin ora scoperte).
Fino agli inizi degli anni '80 non era presente in europa, fu portata con gli scambi commerciali, quindi le nostre piccole api si sono trovate con un nemico nuovo e molto aggressivo nei loro confronti, le api asiatiche ormai dopo centinaia di anni sanno difendersi dalla varroa.
Per quanto riguarda il "non interferire", Ci sono molti apicoltori che provano la lotta alla varroa tramite selezione, uno tra questi è Giuliano Stracci, trovi i suoi video su youtube.
Non voglio esprimermi molto su questi tentativi da parte di privati, per il momento per l'ape mellifera mellifera o spinola, ligustica (la nostra italiana), non c'è modo di sopravvivere alla varroa senza trattamenti, la mortalità sugli alveari dopo solo 2 anni dall'infestazione può arrivare al 100%...
Come hai ben detto è sempre colpa dell'uomo!

( la parte emotiva mi spinge a levargliele una ad una!)

Ehi! mi mancava il mio apicoltore preferito! Questo è un post estremamente specialistico, ma solo così si può fare un buon lavoro! Nello specifico: come vanno le tue famiglie e i tuoi trattamenti? Ciao!

:)
Grazie @sbarandelli! allora ho finito proprio oggi con i trattamenti!
Dovrebbero stare bene toccando ferro, ora le riaprirò con l'arrivo della primavera, spero arrivino sane e salve tutte le famiglie!

bene. Buon miele a te e famiglie!

Il mondo delle api, come quello della scienza sembra essere in continua evoluzione. L'ecosistema che ci circonda fa la stessa cosa e la ricerca non può fare altro che comprendere come questi si stiano evolvendo per prevenire il verificarsi di qualsiasi tipo di problema.
Bravo @phage93, sei sempre aggiornato e svolgi il ruolo di un apicoltore 2.0.

Posted using Partiko Android

C'è sempre da imparare!

Hi, @phage93!

You just got a 56.53% upvote from SteemPlus!
To get higher upvotes, earn more SteemPlus Points (SPP). On your Steemit wallet, check your SPP balance and click on "How to earn SPP?" to find out all the ways to earn.
If you're not using SteemPlus yet, please check our last posts in here to see the many ways in which SteemPlus can improve your Steem experience on Steemit and Busy.





This post has been voted on by the SteemSTEM curation team and voting trail in collaboration with @curie.

If you appreciate the work we are doing then consider voting both projects for witness by selecting stem.witness and curie!

For additional information please join us on the SteemSTEM discord and to get to know the rest of the community!

Great post. It doesn't seem like you are getting the likes it deserves though. Have you checked out the upvote communities? You should check out steemengine. or steemfollower.com.

Coin Marketplace

STEEM 0.34
TRX 0.11
JST 0.034
BTC 66361.53
ETH 3253.14
USDT 1.00
SBD 4.43