BANDE DI BOLLINGER – cosa sono e come utilizzarle nei nostri trading -

in #ita6 years ago

In questo articolo analizzeremo, nella maniera più semplice possibile, uno dei pattern più famosi e conosciuti per chi fa trading online, le BANDE DI BOLLINGER.

Introduzione


Le bande di Bollinger sono uno strumento di analisi tecnica abbastanza recente, sono state introdotte all’inizio di questo millennio, circa nel 2001. Prendono il loro nome da John Bollinger, personaggio straordinario, molto attivo nel trading e analista tra i più fini.
Tutto nasce come evoluzione naturale dei metodi che si usavano in precedenza, in sostanza si è passati da disegnare a “mano” linee di tendenza, canali simmetrici e asimmetrici dei prezzi ecc ad un metodo realizzato analizzando non le candele ma una funzione per l’analisi dei prezzi, in questo caso si è partiti dalla media dei prezzi. Jhon Bollinger utilizzando la media dei prezzi disegna due linee parallele, una superiore e una inferiore, che andranno a costituire le aree di escursione, la particolarità è che queste linee se pur parallele non hanno un intervallo fisso ma sono adattive.
A questo punto Bollinger sceglie la media a 20 periodi in quanto maggiormente identificativa dell’andamento dei prezzi a cui applica la deviazione standard, per deviazione standard si intende la misura dello scarto quadratico medio, ovvero la radice della media dei quadrati delle differenze tra N valori e la loro media, questo parametro fornisce una misura della dispersione dei valori del campione attorno alla loro media. In sostanza serve a normalizzare andamenti dei prezzi molto soggetti alla volatilità, vedi l’esempio delle cripto valute.


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Come se vede nell’esempio soprastante in cui troviamo la rappresentazione grafica delle Bande di Bollinger, abbiamo una MA (media semplice a 20 periodi) al centro e altre due linee continue rappresentate dalla banda superiore e inferiore calcolate rispetto alla MA aggiungendo o togliendo un +/- 2 volte la deviazione standard (DS).
Quello che si nota subito, come spiegato anche da Bollinger, è che il prezzo nel 90% dei casi è sempre compreso nelle sue escursioni di prezzo, all’interno della fascia delimitata dalla banda inferiore e superiore.
Nel momento in cui il prezzo esce dal canale si ha una fortissimo eccesso statistico (come nel punto 1 e 2), questo potrebbe essere un segnale di cambiamento di andamento o di inversione

Come leggere le Bande di Bollinger


Le Bande di bollinger non costituiscono supporti o resistenze e quindi l’incrocio del prezzo con le linee superiori o inferiori non costituiscono segnali di vendita o di acquisto, ma vanno sempre lette in concomitanza di 2 indicatori:

  • L’indicatore %B
    Questo indicatore è stato creato dallo stesso Bollinger e calcola il rapporto tra la distanza del prezzo dalla banda inferiore e l’ampiezza tra le due bande, in sostanza indica le zione di ipervenduto e ipercomprato. Se il prezzo chiude più vicino alla banda superiore è in posizione di ipercomprato e se invece è vicino alla banda inferiore è ipervenduto.
  • L’indicatore BBW
    Il BBW non è altro che un modo per misurare l’ampiezza delle bande rispetto al prezzo medio, serve a riconoscere quando abbiamo uno “squeeze”, cioè un restringimento, che è segno di un possibile avvio di trend. Questo perché in concomitanza con lo squeeze abbiamo una bassa volatilità che normalmente è sempre seguita da una alta volatilità che indica un movimento forte del prezzo.


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Nell’esempio 02 troviamo la trasposizione grafica dell’indicatore %B, come evidenziato nel punto 1, nella parte superiore l’andamento del grafico a candele e nella parte inferiore il picco dell’indicatore %B che supera la linea tratteggiata che delimita l’ipercomprato.
Nell’esempio 03 invece troviamo l’indicatore BBW, come evidenziato nel punto 2, nella parte superiore l’andamento del grafico a candele e nella parte inferiore il picco verso il basso dell’indicatore BBW che indica uno squeeze, segnale che il trend probabilmente subirà una inversione.

Adesso che abbiamo visto quali indicatori usare per leggere le Bande di Bollinger vediamo quali sono le principali strategie di profitto:

  • Breakout di volatilità
  • BO.BI. (Break-out / Break-in)

Breakout di volatilità


In questa strategia bisogna attendere che ci sia una compressione di volatilità, come abbiamo visto nell’esempio 03 uno Squeese cioè un basso valore del BBW, e la successiva uscita cioè una inversione del BBW. Se troviamo entrambi questi segnali allora abbiamo 2 possibilità, se ci troviamo in una fase di ipercomprato allora compriamo, se ci troviamo in una fase di ipervenduto vendiamo. Esattamente l’opposto di quanto normalmente si dovrebbe fare, questo perché stiamo comprando in una fase di compressione di volatilità e quindi non siamo all’apice di un trend.
Il trade andrà chiuso nel momento in cui la banda opposta cambia di direzione.
Vediamo subito un esempio che rende tutto molto più semplice ed intuitivo.


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In questo esempio (ESEMPIO 04), troviamo il grafico BTC/USD di maggio con candele e 4 ore, l’indicatore BBW e sotto l’indicatore %B.
Come si vede chiaramente in corrispondenza del 6 maggio si è formata una squeese (punto 1), si nota dal picco basso nell’indicatore BBW.
A questo punto procediamo con l’analisi dell’indicatore %B per valutare se siamo in ipercomprato o ipervenduto, si vede con chiarezza (punto 2) che la banda %B si trova sotto la linea tratteggiata 0.000 quindi in abbondante ipervenduto.
La razio vorrebbe che a questo punto piazzassimo un ordine di acquisto ma come abbiamo imparato in precedenza in questi casi bisogna seguire il trend, quindi punteremo sul ribasso del prezzo.
Il prezzo di inizio del nostro trade sarà 11300.
Controlleremo il procedere della banda di Bollinger superiore, in quanto dobbiamo lavorare sulla banda opposta, come da copione dopo uno squeese i volumi aumentano e la distanza tra le due bande aumenta, vediamo che la banda superiore ha una tendenza verso l’alto, positiva.
Ora dobbiamo solamente attendere che la banda superiore cambi trend e inizi a scendere, questo accade attorno all’8 maggio (zone di inversione, evidenziata in verde), subito dopo piazziamo l’ordine di chiusura.
Il prezzo di fine del nostro trade sarà 9600.
In questo caso abbiamo avuto un profitto di circa il 15%.
Notiamo che il prezzo ha continuato a scendere ancora un pochino ma subito dopo abbiamo trovato una lateralizzazione e successivo cambio di trend.

Conclusione


Nel prossimo articolo vedremo insieme la seconda strategia e faremo altri esempi pratici a sostegno di quello imparato in questo e nel prossimo articolo.

Grazie per la lettura!

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Una presentazione impeccabile!
Questo è senza dubbio uno degli strumenti che preferisco..

grazie, spero di essere stato chiaro, l'argomento era complicato!

Ottimo articolo Pojo! Spiegazione chiarissima anche per i meno esperti, complimenti!

grazie molte

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