L'inestimabile tesoro di Selma e Eloise - 2a parte

"Quattro, otto: 48. Cinque, tre: 53..."

Eloise si alzò ed uscì dalla stanza. Nonostante il suo temperamento mite e paziente, anche per lei la tombola era troppo. Si sedette fuori in veranda per respirare un po' d'aria pura, all'interno non c'era ambiente che non odorasse di disinfettante e adesivo per dentiera.

Stava fluttuando tra i suoi pensieri da qualche minuto quando uno strano rumore la fece trasalire. In direzione della grossa quercia proveniva un suono strozzato, simile a quello di un volatile in preda ad una tosse convulsa. Incuriosita, Eloise girò intorno all'albero secolare e si imbatté in una signora dall'abito elegante intenta a fumare tre sigarette contemporaneamente.

"Se ne vuoi una, non c'è che da chiedere!" incalzò lei.

"Veramente non fumo." rispose Eloise.

"In realtà nemmeno io..."

"Non capisco?"

"E' solo per il gusto di trasgredire, di poter fare quello che nessuna mummia là dentro mai si immaginerebbe di fare."

"Insomma una ribelle!"

"Già, Selma la ribelle, non suona male."

"Piacere, Eloise la svagata."

Le due ottuagenarie si scambiarono un sorriso complice, sebbene fossero profondamente diverse, capirono dal primo istante di condividere un'inossidabile voglia di libertà e gioia di vivere.

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Dopo cena si ritrovarono a condividere il divano nel salottino ocra. Selma fece da cicerone alla sua nuova amica, fornendole informazioni di varia natura sulla "moribonda fauna locale". Per ogni ospite del pensionato "La ribelle" prontamente affibbiava un soprannome ed un coefficiente da 1 a 5 che indicava quanto prossimo alla dipartita fosse. Secondo la sua spassionata opinione facevano tutti parte di una grigia marmaglia senza arte né parte, tranne "Lino pillolino".

Il Signor Lino non era un pensionante comune, infatti per il solo fatto di essere il padre di un famoso luminare della farmaceutica, veniva considerato un VIP a 5 stelle. Ovviamente il suo armadietto dei medicinali era fornitissimo e si vociferava che disponesse di alcune pillole sperimentali che stimolavano la memoria.

Selma le bisbigliò: "Ecco il piano: ti presento all'allocco pillolino, tu lo intrattieni e distrai per quanto basta, mentre io mi premuro di inventariare la Lino-farmacia."

La parte mite e ragionevole di Eloise stava per controbattere, ma alla fine quella istintiva prevalse, mentre una leggera eccitazione stimolata dall'adrenalina si innalzava come una calda marea tropicale...

L'inestimabile tesoro di Selma e Eloise - 1a parte