Oggi che cappello mi metto?

in #ita6 years ago (edited)

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Ci sono cappelli per tutti i gusti: cappelli di paglia per il sole, capelli a tesa larga, cilindri eleganti, cappelli casual, berretti per il freddo, usati per vera necessità o solo come elemento ornamentale, come fosse un gioiello … no, scusate, oggi non parleremo di moda o degli ultimi trend stagionali, ma di 6 cappelli speciali, ideati dallo psicologo maltese Edward de Bono, studioso dei meccanismi della mente, alla fine degli anni '90, non con il fine di rendere più belle le nostre teste, ma con lo scopo di arricchire il pensiero che c'è al loro interno.
Vediamo di cosa si tratta.

Secondo De Bono l'uomo è solito pensare con i classici metodi razionali a cui siamo abituati, che però sono rigidi e spesso più che aiutarci nella ricerca di risposte ci ingabbiano in modelli che non ci permettono di vedere oltre. A volte invece, sarebbe necessario saper uscire dagli schemi prefissati per poter trovare soluzioni nuove e alternative. Per noi abitudinari e incasellati nei metodi di problem solving che ci insegnano fin da piccoli, è una gran fatica e ci costringe a uscire dai binari tradizionali per tentare un trekking su sentieri sconosciuti.

Nasce cosi il concetto di pensiero laterale contrapposto al pensiero verticale: il pensiero verticale è razionale, logico-matematico, analitico e sequenziale. Si basa sulle deduzioni, sul metodo scientifico, ogni elemento deve essere spiegato e giustificato. Il pensiero laterale, all'opposto, cerca punti di vista alternativi, è intuitivo e creativo, non segue le sequenze predefinite ma inventa strade nuove e innovative.




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De Bono, creatore del neologismo del concetto di pensiero laterale, cosi lo descrive con semplicità e precisione: “Il pensiero verticale è selettivo, il pensiero laterale è produttivo. Il pensiero verticale si mette in moto solamente se esiste una direzione in cui muoversi, il pensiero laterale si mette in moto allo scopo di generare una direzione. Il pensiero verticale è analitico, il pensiero laterale è stimolante ... Con il pensiero verticale ci si concentra e si esclude ciò che è irrilevante, con il pensiero laterale si accolgono favorevolmente le intrusioni del caso.” (E. De Bono, Creatività e pensiero laterale: manuale di pratica della fantasia).

Uno dei metodi di De Bono più conosciuti per lo sviluppo del pensiero laterale davanti al fronteggiamento di un problema, è la tecnica dei “sei cappelli per pensare”. Viene proposta come gioco di ruolo ma è uno strumento molto potente perchè ogni persona che vi partecipa assume momentaneamente, tramite i cappelli che indossa, ruoli diversi e può vedere il problema da angolazioni differenti.

Ecco i sei cappelli pensati da De Bono per approcciarsi ad una difficoltà attraverso ottiche differenti con lo scopo di fare chiarezza, uscire dalle proprie posizioni, considerare punti di vista diversi senza pregiudizi:



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  1. Cappello bianco, il Neutrale: chi lo indossa è obiettivo e imparziale, non esprime opinioni ma porta a conoscenza di dati, cifre e informazioni certi, non opinabili. Non esprime giudizi e si basa solo su dati di fatto oggettivi, senza far trapelare considerazioni personali.

  2. Cappello rosso, l'Emotivo: chi porta il cappello rosso mette in goco la propria emotività senza paura e in modo sincero, liberando emozioni e sentimenti, sensazioni e passioni. Sono la base dell’intuito e del “sesto senso” ed è interessante dar loro spazio per sfogarsi quando, di solito, ci viene chiesto di tenerle sotto controllo.

  3. Cappello nero, il Negativo: è il ruolo dell’avvocato del diavolo che tira fuori tutte le ragioni per cui una data soluzione non può funzionare. Chi lo indossa mette in evidenza in modo obiettivo errori, rischi e punti deboli di una strategia. Non si tratta di un pessimismo immotivato che potrebbe essere un tratto del cappello rosso, ma di senso critico costruttivo con cognizione di causa.

  4. Cappello giallo, il Positivo: all'opposto del cappello nero è solare e ottimista, rileva gli aspetti positivi e i vantaggi delle varie soluzioni. Mette in luce atteggiamenti costruttivi e nuovi suggerimenti, esprimendo valutazioni positive razionali.

  5. Cappello verde, il Creativo: chi porta il cappello verde diventa simbolo del pensiero creativo e divergente. Si approccia con nuove idee e punti di vista insoliti, esce dagli schemi classici e cerca soluzioni innovative, diverse, provocatorie. Punta al cambiamento proponendo opzioni mai considerate prima.

  6. Cappello blu, il Razionale: è il regista della situazione, stabilisce le regole del gioco, si assicura la giusta partecipazione di tutti, definisce il problema e gli obiettivi cercati. E' organizzato e ascolta tutti restituendo ai partecipanti la sintesi dei risultati. Riordina le idee proposte e trae le conclusioni dell'intero processo.


Il punto forte di questa tecnica è la possibilità di interpretare sei ruoli diversi studiando un problema da punti di vista alternativi che nella maggior parte dei casi non ci appartengo, sforzandosi di indagare aspetti del problema mai considerati prima.
Inoltre, la tecnica dei sei cappelli separa forzatamente le principali sfere del pensiero umano, dissociando, con un cappello alla volta, tra emozioni, logica, informazioni e creatività.

Anche se la tecnica è preferibile per i gruppi, può essere usata anche da soli, obbligandoci a guardare le cose da punti di vista diversi e a non fossilizzarci sulle nostre convinzioni. E' una sfida, interpretare ruoli diversi e ascoltarli rende il nostro pensiero più flessibile, aperto alle novità e pronto per i cambiamenti che la velocità del progresso ci propone ogni giorno.

Allora facciamo una sfilata di cappelli oggi? Proviamo ad aprire una finestra anche se ci sembra assurdo?


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Fonti:

Edward de Bono, Sei cappelli per Pensare, Rizzoli, 1999
Edward de Bono, Creatività e pensiero laterale, Rizzoli, 1998
https://www.pensarecreativo.com/sei-cappelli-per-pensare/
http://www.umbertosantucci.it/sei-cappelli-per-pensare/
https://www.matematicamente.it › Approfondimenti › Problem Solving

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Dici che posso barare, scegliendo accidentalmente sempre lo stesso cappello? XD Blu o nero, per favore!
Interessante, non sapevo che esistesse ufficialmente quest'approccio, lo trovo estremamente utile. Il ruolo di avvocato del diavolo mi riesce naturalmente bene, ma dovrei lavorare un po' sull'aspetto emotivo, perché tendo a tenere le emozioni sotto controllo, imprigionate per bene sotto una fitta coltre di razionalità. Immagino che la pratica sia d'aiuto...Ironia della sorte, possiedo fisicamente un solo cappello (che ho messo soltanto una volta), ed è rosso fuoco. Destino? :P

Destino sicuramente! prova a metterlo più spesso e ascolta cosa dice. Il cappello nero è simbolo di prudenza e paura del cambiamento, pronto a trovare scuse per non andare oltre. Io per esempio, quando sono troppo critica e pessimista cerco di focalizzare sul cappello bianco: dati nudi e crudi, che fanno meno paura, pensando che quei dati in qualche modo devono cambiare .... grazie del commento!

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