Principessa Leia o Carrie Fisher?

in #ita6 years ago (edited)


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Ho recentemente finito di leggere uno dei libri autobiografici scritti dall’attrice Carrie Fisher, colei che ha avuto l’onore e il difficile compito di interpretare il ruolo della Principessa Leia, l’eroina della saga Star Wars.
Deceduta 2 anni fa, all’età di 60 anni, ha fatto spesso parlare di sé per le sue vicissitudini di vita sregolate, ben lontane da ciò che ci aspetteremmo da una principessa intergalattica.

Ho letto il libro I diari della principessa tutto d’un fiato, in soli due giorni. Ciò che mi ha colpito di più è stata la spontaneità e l’estrema schiettezza dell’autrice.
Al contrario di molti di voi, probabilmente cresciuti con la saga stellare, ho conosciuto Star Wars solo pochi anni fa, ma me ne sono ugualmente appassionata. Ho proseguito a seguire i vari sequel usciti anno dopo anno e ammetto di essermi parecchio emozionata nel rivedere nell’ultimo episodio l’amata coppia di Han Solo e Leia, invecchiati ma interpretati ancora dagli stessi famosi attori: Harrison Ford e Carrie Fisher.

Sono rimasta altrettanto dispiaciuta alla notizia della morte della nostra eroina, 2 anni fa, per attacco cardiaco. Sapevo molto poco di lei, in realtà nulla o giusto quello che è sempre passato attraverso i media. Affetta da malattia bipolare, tossicodipendente, forse coinvolta in una relazione con Harrison Ford, di cui si è sempre saputo molto poco.

Il suo libro mi ha aperto gli occhi su un personaggio meno stellare ma molto più umano e fragile, con cui è impossibile non empatizzare.
Figlia di due importanti stelle dello spettacolo, Carrie pagò sin da piccola “lo scotto” della notorietà; suo padre Eddie Fisher era un noto cantante famoso per il suo stile di vita dissoluto, abbandonò lei e sua madre Debby Reynolds, allora attrice di successo, per la famosa Elizabeth Taylor e la piccola Carrie passò tutta la sua vita a chiedersi cosa avesse fatto di sbagliato, perché non fosse stata per il padre un motivo sufficiente per rimanere. Tale vicenda venne prese d’assalto dai tabloid americani e la nostra principessa si accorse sin da subito del prezzo da pagare per essere famosi.

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Autore: Riccardo Ghilardi

Prese coscienza inoltre, sin dalla più giovane età, del destino parabolico che spetta alle grandi “stelle”, condannate inevitabilmente ad eclissarsi e a fare i conti con le leggi dello “show business”. Per tale motivo si ripromise che non sarebbe mai scesa a compromessi, che “quel mondo” non faceva per lei; ma si sa, il destino delle stelle è già scritto e alla giovane età di 19 anni fu scelta per interpretare il ruolo della più grande eroina spaziale di tutti i tempi.

Carrison, è così che chiama la storia con Harrison Ford, iniziò poco dopo l’inizio delle riprese del primo episodio e durò circa tre mesi. Lei aveva solo 19 anni e poca esperienza sentimentale, lui era già un uomo di famiglia con moglie e figli e 35 anni alle spalle. Emerge nel libro la profonda ammirazione di Carrie per quest’uomo, che viene descritto come straordinariamente carismatico, destinato a diventare una vera Star; allo stesso tempo però lo descrive come un uomo distaccato, riservato, indifferente alla realtà circostante. La loro relazione fu ricca di passione e povera di parole, vissuta da lei come un’adolescente al suo primo amore e da lui, secondo ciò che scrive Carrie, come un’avventura da set, senza il corredo di fantasie romantiche che invece lei si era creata.
Per quarant’anni Leia/Carrie non ha mai parlato apertamente della relazione che ebbero, un po' per rispetto e un po' forse per preservare quella parentesi magica che c’era stata tra di loro.

Negli anni a venire entrambi presero strade diverse, Harrison si lasciò dalla prima moglie per poi risposarsi altre due volte mentre Carrie fece una famiglia con il cantante Paul Simon.

Nonostante tutti gli eventi di vita, qualcosa li legò indissolubilmente, qualcosa che parla di galassie sperdute e avventure spaziali, di spade laser e di Forza. Questo legame così forte che, ancora dopo 40 anni, faceva imbarazzare Carrie nel parlarne.

Voglio ricordare così Carrie, allo stesso tempo principessa con gli chignon e ragazza insicura. Innamorata del “bello” del set, ancora inconsapevole delle sue qualità, ma sovrana di pianeti stellari.

A Carrie Fisher, eroina immortale.

Sort:  

Non ho potuto leggere tutto il post per non spoilerarmi il libro. Penso che lo leggerò! Grazie per la segnalazione.
(io sono cresciuto con guerre stellari, ma sono più legato ai vecchi film che a quelli nuovi. Figurati che mi mancano ancora Rouge One e il successivo e dubito che vedrò Solo perche Harrison Ford non è sostituibile da nessuno)

Si ti consiglio assolutamente di leggerlo,nel libro c'è anche una parte con delle pagine tratte dal suo diario di allora, che ho trovato a tratti commuovente. Buona lettura!

Da appassionato di Star Wars ho apprezzato tantissimo questo post, a tratti anche commovente. Hai ragione; ci sono cresciuto con questa saga. Probabilmente la storia tra lei ed Harrison Ford, si può racchiudere nella celebre battuta del film

Ti amo

Lo so...

La cosa incredibile è che, leggendo il libro, la storia del film e di vita si sono sovrapposte incredibilmente fino a non capire più quali delle due fosse quella reale. Ma forse, nemmeno loro l'avevano capito. Si direi che la battuta che menzioni possa riassumere tutto <3

Io me la ricordo anche nei panni della fidanzata di Joliet Jake Blues nel film The Blues Brothers.
Una donna di una bellezza molto particolare e dal carattere altrettanto "uncommon" dovuta alla sindrome bipolare.
Bellissimo tributo.

Vero, bellezza particolare e unica, con una pesante storia sulle spalle e un complesso mondo interiore.

Bellissimo post e altrettanto bellissimo tributo.
Veramente bravissima.

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