Con Sense8 l'amore trionfa su tutto, fino alla fine

in #ita6 years ago

Quando nel giugno del 2015 Netflix rilascio la prima stagione di Sense8 tutti eravamo pronti a scommettere che sarebbe diventata la nuova serie cult per i prossimi 5 anni almeno. Gli stessi autori e produttori, infatti, avevano indicato che nella loro mente erano state sviluppate ben 5 stagioni.

Gli autori di cui stiamo parlando sono i fratelli  le sorelle Wachowsky e da loro era lecito aspettarsi follie oltre a una perfezione tecnica e ritmica assoluta.

Aggiungete  a queste premesse anche il fatto che la serie fosse stata quella a più alto investimento nella storia di Netflix al pari di Get Down e The Crown.

Immaginate quanto forte sia stata la delusione quando al termine della seconda stagione nella primavera del 2017 la serie fu cancellata da Netflix.

Il motivo risiedeva che a fronte di una buona ma non eccelsa accoglienza del pubblico la serie costava troppo rispetto a quanto rendesse. 

E' il business bellezza.

Ma se c'è un potere che i social e le campagne online hanno oggi nel nostro mondo è quello di riuscire a generare dei piccoli miracoli quando la gente si unisce per una causa comune.

E fu cosi che grazie a petizioni, appelli, tweet-bombing e altre iniziative Netflix fece una parziale marcia indietro regalando ai fan di tutto il mondo un ultimo lunghissimo episodio finale da 2 ore e mezza.

Ed eccoci ai giorni nostri con quell'episodio che finalmente (o sfortunatamente visto che non ce ne saranno altri) è andato in onda l'8 giugno 2018 a 3 anni e 3 giorni di distanza dal debutto dello show.

C'era dunque grande attesa e la percezione che si ha facendosi un giro sui social e sulle news seriali di questi giorni è che tale attesa sia stata ampiamente ripagata, accrescendo dunque i rimpianti legati alla cancellazione della serie.

Ma veniamo alla trama di questo episodio finale.

Anzi no.

Inutile parlare della trama. Non ha senso con questo prodotto.

Questo è forse stato uno dei motivi per cui alcuni curiosi della prima ora si sono allontanati dalla serie. Essi legavano il loro appetito allo sviluppo di una trama che li soddisfacesse, li eccitasse, li esaltasse, senza capire che questa serie vive di messaggi, di sensazioni, di ritmo appunto e della trama se ne è fregata altamente e a ragion veduta.

E' stata una scelta ben precisa dei creatori creatrici di della trilogia di Matrix quella di concentrare i propri sforzi su quello che volevano raccontare, su come lo volevano raccontare, sullo stile che volevano adottare e non sulla narrazione dura e pura.

Se analizziamo la serie da questo punto di vista possiamo dire senza se e senza ma che ci troviamo di fronte ad uno dei prodotti migliori degli ultimi 10 anni. Se vogliamo fare un discorso più classico e lineare che coinvolga sceneggiatura e trama allora l'opinione generale può risentirne, essendo tante le persone che non hanno voglia di approcciarsi ad un prodotto di intrattenimento con gli occhi delle Wachowsky.

Volendo fare un paragone con altri titoli della filmografia delle sorelle è facile capire come Sense8 non sia altro che un'evoluzione riuscitissima del sottovalutato Cloud Atlas con protagonista Tom Hanks.

Da li è partito tutto e il risultato finale è stato, nonostante tutto, strabiliante.

Il finale è stato in linea con quello che la serie ci ha mostrato nelle sue 2 stagioni, per i fan veri è stata un'orgia di emozioni e un tripudio di situazioni familiari ma mai banali.

La forza della serie è tutta qui, risiede nei suoi personaggi e nella forza dei legami che hanno instaurato nella loro vita. 

Immagine priva di diritti di copyright

Potevamo già capirlo dal titolo di questo episodio finale, Amor Vincit Omnia, che l'azione e la storia sarebbero stati funzionali a questo variopinto e anticonvenzionale racconto sull'amore, in tutte le sue forme.

Quale serie può permettersi di interrompere e risolvere la storyline principale ben 40 minuti prima dei titoli di coda e non risultare anticlimatica?

Dopo aver sostato per un'ora nella nostra amata e incredibile Napoli (niente da fare anche qui l'Italia viene citata e scelta per mafia, cibo e meraviglie culturali e turistiche) e aver dissolto le minacce della BPO e di Whispers, tra sparatorie inverosimili e colpi di karate della nostra Sun, ritorniamo a Parigi per un'ultima mezzora scoppiettante ma romantica che ci restituisce tutto quello che Sense8 è stata e voleva essere.

Un racconto sull'amore ma soprattutto sull'amore "diverso" quello che per molti, come avviene per la mamma di Nomi, è ancora un amore insopportabile, quello che per molti è solo un ostacolo e per altri una chimera.

L'amore che i Wachowsky mettono in scena è quello più disfunzionale possibile ma che proprio per questo viene esaltato ancor di più, un amore che ti accompagna mentre la tua amata cambia e tu sei li innamorato perso a guardarla riprendendo parte del discorso bellissimo tra Amanita e Nomi.

In sense8 la normalità è ribaltata ed è il termine tradizionale  ad essere in minoranza. Non abbiamo infatti coppie convenzionali a rubare il proscenio.

Si chiude con un matrimonio LGBT all'ennesima potenza, con 2 donne a coronare il loro sogno e con una di loro diretta incarnazione sullo schermo delle vicende personali delle 2 autrici che recentemente hanno scelto di sottoporsi ad operazione chirurgica per cambiare sesso.

Son scelte profonde e non banali, chi banalizza questi temi sta rinnegando l'amore stesso. Quella parola abusatissima è tutt'altro che convenzionale ma è universale. Non è vero che non si può scegliere chi amare.

E' l'esatto contrario.

Possiamo scegliere chi amare e possiamo farlo a dispetto delle imposizioni.

L'amore è in una coppia di sense8 non è mai banale. Lo abbiamo incontrato in una coppia di sense8 e in una coppia gay accompagnata da una bella donna in triage tutto spagnoleggiante. Ci è stato mostrato in un ennesimo manage a trois questa volta meno incestuoso e più profondo sull'asse India-Berlino, lo abbiamo conosciuto in 2 coppie improbabili direttamente dall'Africa e dall'Asia.

Immagine priva di diritti di copyright

Sense8 voleva abbattere i nostri paletti morali, voleva farci pensare in grande. Lo ha fatto portandoci in giro per il mondo, lo ha fatto mostrandoci di che materia è fatto un vero rapporto umano. 

Le sorelle Wachowsky sono state fulminanti in questo, portando avanti un lavoro folle, impossibile e visionario che ha stancato molti sin dalle prime battute ma ha estasiato altrettanti, tutti quelli che han saputo volare da un corpo all'altro, da una mente all'altra, da un cuore all'altro in un viaggio extrasensoriale che ha coinvolto anche lo spettatore più timido e vincolato.

Una parola bisogna spenderla sul montaggio. Il montaggio sonoro e soprattutto quello visivo sono stati impeccabili, hanno viaggiato una spanna sopra tutto quello che siamo soliti vedere in tv. Ogni stacco fra un sense8 ed un altro avveniva naturale, non abbiamo mai avvertito gesti artificiosi o cambi di scena macchinosi. Non era facile vista la frequenza con cui l'immagine doveva saltare da un personaggio all'altro senza interrompere mai la fluidità.

La colonna sonora ha fatto il resto, arrembante e coinvolgente e sempre pronta ad incalzare nei momenti topici e armonizzare in quelli più intimi.

Indimenticabile il montaggio sulle note di "What's Up" nella prima stagione. Allora vedemmo la prima orgia sense8 della nostra vita e non è un caso che le Wachowsky abbiano voluto indugiare per un ultima volta su un'orgia sensoriale ed extrasensoriale fra i sense8, coinvolgendo stavolta anche tutti i loro partner.

La chiusura avrà fatto storcere il naso ai più perbenisti ma essa è stata coraggiosa e in linea con la cifra stilistica e narrativa di tutta la serie. Non so quante altre persone al mondo avrebbero avuto il coraggio di chiudere un film o un'intera serie sul dettaglio di un dildo a tinte arcobaleno.

Sesso Libero, Amore Libero.

Senza Confini, Senza Paletti.

Questa serie cosi fuori dagli schemi ma mai sopra le righe ha concluso il suo viaggio.

Per strada ha lasciato tanti fan innamorati, tante persone disposte a seguire una vita maggiormente centrata sugli affetti e sull'abbattimento delle catene sociali e morali che ci legano.

Una serie poco capita ma che era necessaria e che ha saputo creare un suo preciso stile.

In poche serie ci riescono. Sono poche le serie che riescono a costruirsi un'anima in pochi episodi.

Sun.

Nomi.

Capheus.

Kala.

Riley.

Lito.

Will.

Wolfgang.


Buon viaggio Sense8!

Sort:  

Ciao @serialfiller! Una recensione davvero bellissima che colpisce perfettamente nel segno e rende onore a questa serie tra le mie preferite <3 L'ho amata fin dal primo episodio, mi sono subito innamorata di tutti i personaggi, ognuno con le sue peculiarità, le sue emozioni, le sue battaglie, le sue sofferenze, le sue gioie, ho vissuto con loro ogni momento sentendomi parte di quella magica connessione. Ieri sera, quando ho visto il finale mi sono emozionata e ho pianto tantissimo, mi ha risvegliato un sacco di sensazioni e mi è arrivata come una bomba la forza dell'amore che non ha nè sesso, nè colore, nè etnia, nè nessun'altra inutile classificazione... La trama, hai perfettamente ragione, non serve :)

Grazie @isakost.
Diciamo che questa serie è stata qualcosa di indecifrabile, o ti entrava sotto pelle o no, poco da farci.
Ecco perchè ha creato intorno a se migliaia di fedelissimi e anche tanti detrattori.
Il finale ha voluto giocare con quanto di bello costruito fino a quel momento.
Le emozioni e le sensazioni che è riuscito a regalare sono state tante, direi che alla fine è stato un successo.

MMhhh, questa serie non l'ho mai sentita, ma non è una novità, non essendo, a differenza tua, assolutamente un esperto in materia, ma ritengo che potrebbe effettivamente incontrare i miei gusti, così, a naso penso che sarebbe possibile.
Ottimo post, caro @serialfiller, bravo.

Aspetto i tuoi feedback allora quando riuscirai a dargli una chance.

Uhm... io ho adorato Sense8 ma... solo a me quest'ultima puntata mi è sembrata un po' troppo "fan service"? Come se le sorelle Wachowsky abbiano detto "Tiè, facciamo sto polpettone per mettere la parola fine, per accontentare i fan e pure un po' per protesta perché c'hanno chiuso la serie". Boh, non mi ha convinto un granché.

Dipende dal punto di vista @gianluccio.
Se questo episodio finale è stato un polpettone allora tutta la serie lo è stata perchè in questo atto finale sono stati condensati tutti i pregi e i difetti della serie.
Secondo me è invece stata coraggiosa la scelta di mettere da parte l'azione nell'ultima mezzora e lasciare spazio ai protagonisti.

perchè in questo atto finale sono stati condensati tutti i pregi e i difetti della serie.

Beh è la mia definizione di polpettone questa ;)

Cercando di spoilerare il meno possibile, pur essendo... uhm... filosoficamente piuttosto lontano da alcune delle direttrici politico-sociali della serie, l'ho a-do-ra-ta. E non mi è dispiaciuta neppure questa puntatona-ona-ona (2 ore e mezze volate via) finale, inevitabilmente fan service come dice giustamente @gianluccio proprio perché nata da una mezza sollevazione popolare.

E grazie @serialfiller per avermi riportato alla memoria la sequenza "What's up": sono andato a ripescarla sul Tubo con la stessa pelle d'oca della prima volta!

Son contento di aver risvegliato la memoria. Quella sequenza sulle note di What's up" credo che in ogni caso sia gia storia.
Grazie @capitolo23!

Non so quante altre persone al mondo avrebbero avuto il coraggio di chiudere un film o un'intera serie sul dettaglio di un dildo a tinte arcobaleno.

Esatto, bravissimo. Amore, colore, sesso, condivisione, godimento, festa, trionfo.

Ho trovato quest'ultimo grande episodio un po' troppo dedicato ai fan, nel senso che si sono avvicendate delle situazioni prevedibilissime, ma so che ciò è avvenuto per scelta. Non voglio spoilerare, ma quando una compagnia si arricchisce enormemente in numero, è puntuale la perdita di qualche membro, ci si attende da un momento all'altro la caduta di qualche "eroe" ma qui non avviene, perché la fine deve essere trionfale.
Trionfo di colori e di amore vero, una storia che non è separata dalle vite personali di chi ci ha lavorato, a questo prodotto, anzi, al contrario è una rivisitazione dell'esperienza personale di chi ha orchestrato tutto.
Mi spiace un po' che tutto l'evento d'azione sia ambientato a Napoli, onestamente, questo l'ho trovato un cliché un po' troppo banale, ma l'ho accettato per amore.

Ho amato questo prodotto, ma non è la classica serie da due soldi, richiede impegno e una certa dose di libertà. Ho parlato con amici che seguono le mie stesse serie e questa non sono riusciti ad apprezzarla, ad esempio. Io l'ho amata alla follia e penso che la rivedrei con piacere.
Abbiamo atteso, fiduciosi, abbiamo amato, abbiamo sofferto, alla fine abbiamo sorriso all'immagine di quel dildo colorato, vivace e anche un po' umidiccio, coinvolti in quel caldo, morbido, dinamico, inclusivo ed invitante intrico di corpi.

Mi spiace solo, e questo è un errore vecchio, per quel cambio di attore avvenuto a metà strada (non in quest'ultimo episodio), perché mi è sembrato, a volte, che il nuovo attore/personaggio abbia dovuto far troppo il simpaticone per essere accettato dal pubblico. In alcune scene questa simpatia mi è sembrata un pelino forzata, ma condivido i motivi per cui hanno eseguito la sostituzione.

Un commento molto atteso e condiviso, il tuo. Rispondo solo adesso perché ho voluto leggerlo con calma e a mente fresca.

Le sorelle Wachowsky non potevano disattendere le aspettative e le richieste di un pubblico vasto e innamoratissimo. Lo hanno fatto con passione, forse fin troppa bontà, ma grande bravura. Dall'inizio alla fine, hai ragione, la regia è impeccabile: i movimenti dei personaggi sono fluidi e collegati, anche se per forza di cose sono suddivisi nella realtà (mica sono davvero sensotti, gli attori); gli stacchi di camera dimostrano grande maestria, credo sia stata un'impresa grandiosa e difficilissima.

Io sono una grande fan di GoT, ad esempio, sfegatata e matta; ma se dovessi scegliere quale serie tra GoT e Sense8 merita un posto d'onore nel mio cuore, non ho dubbi, non ho perplessità: Sense8.

Sarà difficile, per me, trovare qualcosa che sia in grado di spodestarla, per tanti motivi (ci sono anche vicende personali che mi avvicinano alla serie, piccole battaglie che vanno combattute ancora, persino nel nostro ricco e civilizzato occidente).

Grazie ♥

Hai sbagliato tutto @nawamy!
Dovresti essere un'autrice e non una curatrice!
I tuoi commenti sono spettacolari.
Hai centrato il punto.
Per apprezzare sense8 bisogna essere predisposti mentalmente e anche culturalmente in fondo e bisogna avere pazienza.
Ecco perchè il pubblico si è diviso cosi tanto sulla serie delle Wachowsky.
Il finale l'ho trovato, appunto, coraggioso, quasi eversivo.
Il messaggio è arrivato forte e chiaro e questo è sempre un motivo di vanto per ogni autore.
Tra GOT e sense8 scelgo la prima 10 volte su 10 ma sense8 occupa comunque un posto speciale anche nel mio cuore, anche nella mia ..top...100!
Su Capheus son daccordo ma credo che il cambio di attore fosse stato dovuto a problemi comportamentali del vecchio attore.

Mi fai venire voglia di abbonarmi a Netfix.
Tante persone mi dicono che ci sono ottime serie tv.

Direi di si. Soprattutto se parti da zero ne trovi un milione.

Finalmente ce l'ho fatta a riuscire a passare e lasciarti un commento!
La primissima volta in cui ne ho sentito parlare è stato con @isakost qualche sera fa e già mi aveva intrigato con le sue piccole spiegazioni.
Ma leggere questo, una passione enorme (perché è questo che passi leggendo) e soprattutto un insieme di emozioni mi attirano ancora di più.
Se il telefilm è come lo descrivi tu, non posso far altro che vederlo. Questo insieme di sentimenti già travolge nel leggere la sua descrizione.
E niente, con te che mi fai appassionare a tutte queste serie tv, ho capito che quest' estate non uscirò di casa!
La metto in coda dietro a quella con Sandra Oh!
Bravo caro 😘

Quello che hai appena scritto potrebbe essere il vero motivo per cui scrivo!
Grazie!

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