European first?

in #ita6 years ago

Spread sopra a 160, la BCE "monitora" la situazione. I giorni scorsi attacchi nemmeno troppo velati da euroburocrati, tutto questo nella delicata situazione dove il processo democratico sta per creare un nuovo governo. Avrei voluto vedere entrate simili, volte a disturbare o influenzare tale processo, durante la creazione del governo Macron o quello Tedesco.

Più attendista il FMI "Lavoreremo con il nuovo governo per stimolare la crescita e ridurre le debolezze", ovvero toccatevi i maroni, che ogni volta che questi collaborano con qualche governo scoppia la guerra civile.

Il fatto che ci siano queste "bordate" significa che il governo stia per arrivare, viceversa fino a 10 giorni fa non si proferiva voce oltre confine.

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Curiosamente vorrei far notare che ad agosto 2017 lo spread era oltre i 200 punti e senza che ci fosse stata nessuna notizia particolare, ma quel che è peggio che nessun pennivendolo italiota abbia proferito titoloni di apertura.

Questa è la parte drammatica, come qualcuno prova a fare qualcosa che non va bene all'eurocrazia scattano i soldatini italioti che a voce unificata sparano titoloni. Ma non dovrebbero essere italiani first? è evidente che a questa gente della propria nazione non frega assolutamente nulla.

In questo casino vedremo che governo viene fuori, personalmente sono convinto che andremo a votare ben prima della scadenza naturale perché le tensioni non mancheranno, i ricatti interni pure. Tra le file della lega però ci sono due personaggi che sanno il fatto loro in ambito economico, ovvero Borghi e Bagnai. Al di la delle posizioni anti-europeiste di cui sono tacciati, in realtà sono due italiani, inteso come posizioni e conoscenze/ideologie. Forse, e dico forse, sarebbe il caso di farci rappresentare sul tavolo estero da gente che dice "Prima l'Italia" e non vaneggiare su improbabili dictat europeisti che ci danneggio in modo costante.

Sia chiaro, non ce l'ho con il progetto Europeo, anzi tutt'altro. Ma è evidente, anche per colpa della nostra politica interna, che la situazione così non va, abbiamo un consistente numero di svantaggi a fronte di pochissimi vantaggi. L'impianto come avevo spiegato nel precedente post è chiaro, si andrà a limitare in modo consistente i servizi dello stato, tra cui quello sanitario che nemmeno troppo velatamente dall'estero vogliono che diventi privato.

La domanda è ma comandiamo ancora noi a casa nostra o siamo stati invasi a nostra insaputa?

Sort:  

L'unica cosa su cui forse potrei essere d'accordo è la non-opportunità dell'UE di esprimersi prima del dovuto. Per il resto la penso al contrario.

Avrei voluto vedere entrate simili, volte a disturbare o influenzare tale processo, durante la creazione del governo Macron o quello Tedesco.

Probabilmente avrebbero ricevuto lo stesso trattamento (prematuro e inopportuno) se avessero avuto la situazione finanziaria ed economica dell'Italia.

Il fatto che ci siano queste "bordate" significa che il governo stia per arrivare, viceversa fino a 10 giorni fa non si proferiva voce oltre confine.

Credo sia anche colpa delle indiscrezioni sul contratto di governo, che prevedeva (in una bozza) la cancellazione da parte della BCE di 250 miliardi di debito, e un referendum sull'euro.

Questa è la parte drammatica, come qualcuno prova a fare qualcosa che non va bene all'eurocrazia scattano i soldatini italioti che a voce unificata sparano titoloni. Ma non dovrebbero essere italiani first? è evidente che a questa gente della propria nazione non frega assolutamente nulla.

C'è anche chi pensa che sia nel nostro interesse (di italiani e di europei) ridurre il debito, fare un certo tipo di riforme, tutte cose che ci chiede l'UE da anni.

Tra le file della lega però ci sono due personaggi che sanno il fatto loro in ambito economico, ovvero Borghi e Bagnai.

Li considero demagoghi che elencano solo i pro di tornare al sistema pre-divorzio Tesoro-Banca d'Italia, senza un minimo accenno ai contro. Gente che sostiene che basterebbe stampare moneta a tonnellate per risolvere qualsiasi problema. Ma allora deve essere proprio un cretino chi non lo fa.
Senza considerare gli effetti dell'uscita da eurozona e a quel punto della disgregazione dell'UE.

La domanda è ma comandiamo ancora noi a casa nostra o siamo stati invasi a nostra insaputa?

Veramente siamo tra i principali membri fondatori dell'UE, abbiamo anche fatto un referendum consultivo che è stato praticamente un plebiscito. Le regole e i trattati europei sono stati decisi anche coi nostri governanti al tavolo...

Probabilmente avrebbero ricevuto lo stesso trattamento (prematuro e inopportuno) se avessero avuto la >situazione finanziaria ed economica dell'Italia.

Non sono d'accordo, cioè in base a questo ragionamento (che poi è quello applicato) noi non siamo uno stato uguale agli altri ma uno inferiore. Il fatto che ci chiamino maiali la dice tutta.

C'è anche chi pensa che sia nel nostro interesse (di italiani e di europei) ridurre il debito, fare un certo tipo >di riforme, tutte cose che ci chiede l'UE da anni.

che sono letteralmente 4 gatti, più una schiera di interessati a livello lobbystico. Se facciamo un referendum consultivo con le stesse modalità di quelli passati, che l'europa non vuole e di fatto questa è già una violazione democratica di uno stato sovrano, sono pronto a mettere 100 euro che il pensiero comune la pensa come me circa le fantomatiche riforme (che facciamo da 30 anni e solo in tono peggiorativo per la cittadinanza) e il debito che non è matematicamente rimborsabile.

Li considero demagoghi che elencano solo i pro di tornare al sistema pre-divorzio Tesoro-Banca d'Italia, >senza un minimo accenno ai contro. Gente che sostiene che basterebbe stampare moneta a tonnellate per >risolvere qualsiasi problema. Ma allora deve essere proprio un cretino chi non lo fa.
Senza considerare gli effetti dell'uscita da eurozona e a quel punto della disgregazione dell'UE.

Mi spiace ma non hai mai sentito, almeno non con attenzione cosa dicono e le ragioni ben evidenziate da prove matematiche ed economiche. Al contrario io non ho visto le prove, anzi direi che i fatti gli danno contro, a quelli che li osteggiano persino con balle clamorose, come appunto mentire ai cittadini il sul saldo primario.

Veramente siamo tra i principali membri fondatori dell'UE, abbiamo anche fatto un referendum consultivo >che è stato praticamente un plebiscito. Le regole e i trattati europei sono stati decisi anche coi nostri >governanti al tavolo...

Referendum privo di efficacia giuridica, che indicava un mandato alla costituzione europea. Non ci è mai stato chiesto se entrare nell'euro, è diverso... Ma le cose cambiano, anche in Uk hanno cambiato idea (e non sta succedendo assolutamente nessuno dei disastri che i nostri pennivendoli da topolino hanno vaticinato).

Le riforme non le abbiamo mai fatte veramente, questo è un problema. Il debito si può ridurre rispetto al pil, non so a cosa ti riferisci con matematicamente non rimborsabile.
Ci sono una marea di economisti che danno torto a Borghi e Bagnai (così come viceversa).
Sicuramente adesso tira un'aria anti-europeista, almeno tra la metà della popolazione, ma quello che volevo dire è che siamo entrati con la grande parte dei rappresentanti (e direi della popolazione) a favore, quindi nessuna invasione.
Poi un conto è voler cambiare le politiche europee e monetarie (come se il QE ci avesse danneggiato) un conto è mandare in vacca l'unione, da cui si può uscire (non c'è un'invasione).
Ovvio che l'UE non voglia il referendum, ma è un'opione, non un divieto. Vedi brexit. Niente di antidemocratico.
Non c'è una procedura prefissata per uscire dall'euro, ma anche quello si può fare (in un weekend, dice Bagnai). Solo avvisatemi un mesetto prima, che devo ritirare i soldi dalla banca.

L'invasione (normativa e politica) è determinata dalle regole che sono cambiate in corsa. Certo che all'inizio eravamo tutti d'accordo, gli stessi Borghi e Bagnai non hanno mai nascosto di essere stati europeisti ultraconvinti. Poi le regole sono cambiate, ma in peggio e quasi sempre per noi. Dove vivo io qui grazie all'europa è stato spazzato via un mercato di cui noi eravamo gli assoluti dominatori. L'Europa di cui parli tu non è quella attuale. Il fatto che siamo paesi fondatori al resto dell'eurozona fregantubo, lo si vede quando c'è una qualche crisi, non interviene il presidente della UE o i loro ministri-fantoccio, si riuniscono Merkel e Macron. Ma chi li ha incaricati dei gestire le decisioni per gli altri stati membri o di cosa dire nelle crisi internazionali? Che diavolo serve eleggere neanche direttamente, dei fantocetti di pezza se non valgono neanche un soldo bucato? Il sistema europeo è fallito, è solo questione di tempo prima che caschi tutto, nel frattempo qualcuno guadagna qualcuno (noi) perde. Se fosse stata l'europa vaticinata alla fondazione avremmo fatto ben altri passi come l'unificazione del welfare, del sistema di giustizia, quello in materie di tasse e in ultimo, solo in ultimo, quello monetario. Ma questo non conveniva a qualcuno.

Le regole in UE si decidono coi membri dell'UE, in maniera certamente non perfetta, ma che tiene conto di tutti gli stati membri.

Sul resto ti do ragione perché il problema dell'UE sono proprio gli accordi intergovernativi, non le commissioni. A me piacerebbe un'elezione diretta della commissione europea, ma non sono fantocci, il presidente è proposto dal consiglio europeo, non dalla Germania, e tutti i membri sono eletti dal parlamento europeo, del quale l'Italia ha una buona fetta (come la Francia).

Ridurre il proprio debito va nella direzione di rendere possibile una maggiore integrazione europea, altrimenti, come dici tu, è ovvio che non conviene qualcuno (a parti invertite, sarebbe lo stesso).
Le tesi su cui si è espressa negativamente l'europa sono proprio l'opposto: la minaccia di andarcene dall'UE perché non ci permette di fare più debito.

si lo so che sono eletti anche dai nostri. Ma poi realmente, cosa contano? sono solo poltrone senza valore reale. Quando il parlamento eu propose di mettere dei dazi sui pannelli solari non prodotti sul suolo europeo, il primo ministro cinese chiamò la Merkel, facendolo sapere pubblicamente, e intimandogli di non farlo. La Merkel?! e che diavolo di potere avrebbe avuto sul parlamento eu. Eppure fu esattamente proprio quello che successe, lei disse "nun se po' fa" e non si fece. Poi chiaro noi ci mettiamo del nostro, quando ci sono le elezioni europee parliamo degli affari nostri e non di come tutelare i nostri diritti in sede comunitaria. Risultato mandiamo i trombati alle ultime elezioni o i parlamentari in erba per far fare pratica a spese nostre. Molti di questi non sanno manco l'inglese e gli fanno aderire accordi contro il nostro interesse nazionale che manco lo sanno.

Ti devo dare ragione di nuovo, sottolineando come siamo noi a metterci nei guai e non l'UE, che non è un'entità aliena, ma è frutto di elezioni e pasticci dei vari stati membri.

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