Tanta fama, poca gloria.

in #ita6 years ago

Un po' ovunque sono rimbalzati alcuni aneddoti presi dal libro "Small Fry" (piccola frittura) di Lisa Brennan - Jobs, ovvero la prima figlia di Steve Jobs. Figlia che non fu riconosciuta per moltissimi anni dal co fondatore di Apple.

Nel 1982 Jobs doveva essere nella famosa copertina "Person of the Year" per il 1983, durante l'intervista proprio in relazione al riconoscimento della figlia, Steve arrivò a dubitare l'efficacia del test di paternità dicendo che il 28% della popolazione americana avrebbe potuto essere potenzialmente il padre di Lisa. L'autore dell'articolo decise di cambiare la copertina da persona dell'anno a "Machine of the year".

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immagine cc0 creative commons

Oggi Lisa ha 40 anni e riporta una visione del padre che sostanzialmente è negativa e non poteva essere altrimenti. Nonostante poi è probabile che lo stesso Steve nel suo intimo ci tenesse ben prima del suo ripensamento, ad esempio quando possiamo citare il famoso computer LISA. Solo quando Bono degli U2 gli chiederà se quella sigla era in onore della figlia, lui ammetterà che, ovviamente, era così. Eppure per tantissimo tempo aveva sempre negato, il che fu a dir poco ridicolo, come inventarsi una sigla come Local Integrated System Architecture che non aveva nessun significato. Forse parte dell'astio derivò anche dal fatto che lo stesso Jobs fu buttato fuori da quel progetto perché proprio a causa del suo carattere instillava continue tensioni interpersonali all'interno dell'azienda, e si mise a lavorare ad una cosa low cost chiamata Macintosh.

Quello che traspare dal racconto di Lisa poi non è per nulla differente dal racconto di chi vi ha avuto a che fare a livello lavorativo. Ovvero una sorta di girone dantesco, al limite tra schiavismo e disprezzo per le persone altrui. Una costante che vede Jobs in compagnia di molti altri "fenomeni" del settore, da Bill Gates a Larry Ellison di Oracle a Billy Joy della ex Sun, ma sembra che nel club ci possa finire anche Bezos di Amazon e Musk di Tesla e Space-x.

Gente con un ego smisurato, pesantemente narcisisti e una naturale arroganza verso le persone e i collaboratori che gli stanno vicino. Tutto al fine di essere citati nei libri di storia per aver fatto qualcosa. Già ma ne è valsa la pena? Intendo dire ritrovarsi con una figlia che poi parla di te come e fossi un cafone insensibile non mi pare che rientri esattamente nell'idealizzazione della figura paterna. E personalmente non lo scambierei con nessuna citazione sui libri di storia. In fin dei conti a pensarci bene su quei libri ci sono finiti pure cognomi come Hitler e Mussolini.

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Eppure Jobs alla sua morte fu osannato. Oggi Tim Cook CEO Apple parla sempre al plurale nei confronti aziendali e cerca di dare una idea di team coeso e di reciproco rispetto. Chissà se le cose stanno così o meno. In fondo Cook fu designato dallo stesso Jobs come suo erede, quasi come una designazione monarchica. Su Wikipedia si legge alla nota vita privata

Cook abitualmente comincia la sua giornata spedendo email alle 4:30 del mattino ed è solito tenere delle riunioni telefoniche coi suoi collaboratori la domenica sera per preparare la settimana

Insomma, io un capo del genere non ci terrei proprio ad averlo, un conto sono le emergenze, un altro è la normale routine. Lui guadagna svariati milioni l'anno, i tapini che devono fare le riunioni la domenica sera sicuramente no.

Tanta fama, poca gloria.

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Parto proprio dalla fine, caro @tosolini, non perché non abbia letto il tuo interessante post, ma ho trovato espresso un concetto che ho subito per qualche mese, non troppo tempo fa.
Nell'ottica del posto di lavoro dove svolgevo le mie mansioni, non dovevo passare troppo tempo davanti al pc, nemmeno se c'erano delle mail aziendali da leggere, in quanto dovevo fare una cernita tra quelle urgenti e quelle che erano rimandabili ad altro orario, magari rispondendo da casa la sera, per non sottrarre tempo all'azienda, si pretendeva anche la risposta H/24, ogni volta che accendevo il computer avrei dovuto, nella loro testa, guardare le mail aziendali.
Per me valeva il detto Poca fama e Poca gloria, quando c'erano delle colpe erano sempre le mie, ed i meriti erano dell'azienda, con i suoi investimenti

Senza parole @mad-runner siamo nell'era di Giocondo. Dalle mie parti la maestra mi diceva "non ho scritto Giocondo in fronte" per dire che non era stupida al punto tale da essere presa in giro. Mi auguro che tu te ne sia andato, quando ci sono queste pretese poi copiano il metodo mafioso, si parte con "beh rispondi alla mail da casa" per poi arrivare a cose del tutto improbabili. Il lavoro inizia e finisce ad un orario prestabilito, come metto il naso fuori dalla porta dimentico tutto. Se poi c'è l'emergenza che capita di quando in quando, disponibilissimo, in tutti i posti che sono stato è successa e mi sono reso disponibile, ma oltre ad essere pagato era un evento decisamente non ordinario.

Articolo davvero interessante. A volte si ammirano persone per i loro numeri più che per la loro persona. Perché conosciamo vita morte miracoli di gente come Jobs (e pur conoscendo certi dettagli tanta gente lo prende come un'esempio) e non conosciamo nessuno dei "medici senza frontiere" per esempio?

Già.. moltissimi anni fa morì il creatore del sistema di compressione, lo zip per capirsi, nel totale silenzio dei media. Tra l'altro se non ricordo male in totale povertà. Solo i siti di tech ne parlarono. Eppure i file compressi li utilizziamo ogni giorno.

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