Tutto può succederesteemCreated with Sketch.

in #ita6 years ago

Mi arriva una mail da un tizio che non ho idea di chi sia costui e mi invita tutto accorato a firmare la petizione per evitare la chiusura della serie tv “tutto può succedere”.

AHAHA che simpatico, non so neanche di cosa parla, mai vista ‘sta serie tv, e sopratutto non me può fregare un tubo. La petizione ovviamente non poteva essere ospitata che da change.org.

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Sono uno che su Internet ci mette il naso, credo giornalmente, dal 1996 o giù di li. Quando navigare in internet era una cosa emozionante e preparata. Cioè dovevi accendere il modem e collegarti, che con magheggi vari emetteva stridule sonorità. Da li in poi era tutto un correre, perché occupavi la linea telefonica e perché era di fatto era una telefonata, e costava. Quindi prima di partire mi facevo la scaletta: posta elettronica, newsgroup, elenco dei siti da visitare, cosa scaricare.. sopratutto scaricare, mi ricordo il mitico “volftp”, il tutto senza stare li a ciondolare privo di una meta.

Oggi Internet è ovunque, che sul serio se sparisse sono drammi esistenziali veri. Niente navigatori ed assistenti digitali per cui devi fermarti a domandare “al qualunque” che incrocia per caso la tua esistenza.

Eppure in questi giorni mi pare si sia usciti dal seminato. Mi riferisco alla vicenda degli account falsi su Twitter che chiedevano le dimissioni del Presidente della Repubblica. Ma dai, sul serio? Il Corriere ci dice che le accuse (a chi? boh) oltre a vilipendio (e ci può stare sul piano giuridico) sono attentato alla libertà. Cioè 400 account falsi, ma anche fossero veri e fossero 1 milione, e il Presidente si dimette? in base a quale ordinamento giuridico, quello dei gran maestri del like? Poi su Twitter si e Facebook no? mah..

La stessa cosa succede sul prezzolato change.org, il cui interesse è quello di raggranellare indirizzi di posta elettronica. “sappiavatelo” o voi che firmate (che poi non si firma nulla). Tra le petizioni quelle per far dimettere Salvini, ma tempo addietro c’era Renzi o la Boschi. Seriamente, un numero anche elevato di “pseudo-firme” e pensate veramente che questa gente si dimetta utilizzando una prassi illegale o comunque non conforme? C’è stata gente in parlamento che pur con la sentenza di qualche tribunale se ne stava serafico perché nessuno voleva o poteva buttarlo fuori.

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Fino ancora ai primi anni 2000 ricordo i banchetti di questo o quel schieramento politico, in piazza. Dovevi dare il documento, un facente funzioni di pubblico ufficiale verificava, firmavi. Quelle in teoria erano firme pesanti, oltre che reali, perché poi una volta raggiunto il quorum le vie legali e procedurali erano rispettate e dovevano andare avanti.. in teoria, in pratica non succedeva un tubo nemmeno allora.

Magari un domani la blockchain ci permetterà accedere ad un change.org istituzionale e legalmente valido per cui “tutto può succedere”, ma fino ad allora tornare un po’ con in piedi per terra non ci farebbe male.

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Eheh hai già adesrito alla petizione per i witness di steem?

Non ho la più pallida idea di cosa stai parlando 😐

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