Arte urbana. Rivalutare le zone meno belle della città

Foto dell’autore.

Questa mattina mi sono svegliato all’alba.
Dovevo andare, per una commissione personale, in una zona di Torino nata tra gli anni 60 e 70.

Ad un certo punto sono passato vicino al teatro Colosseo in via Madama Cristina. Girato l’angolo mi sono imbattuto sull’orso che vedete nella foto in alto e che si trova in rilievo sulla facciata del palazzo e mi ha molto colpito.

Foto dell’autore

Andando avanti sulla via e continuando ad osservare l’orso, mi accorgo che anche sia facciata a fianco sempre nello stesso palazzo c’è il disegno di un orso polare che si staglia indomito su uno sfondo anonimo nell’atto di nuotare.
Bellissimo. Stupendo.
Adoro l’arte urbana soprattutto quando è usata per abbellire zone poco edificanti dal punto di vista architettonico.

Foto dell’autore

Anche il palazzo di fronte è frutto del grande periodo di cementificazione torinese in epoca industriale.

E probabilmente, i condomini, spinti dall’estero del teatro, hanno deciso di abbellire anche la propria facciata con un bel dipinto.
Un uomo si è addormentato nell’atto di leggere un libro ed appare rilassato con la testa coperta da un cappelli bianco di una tuta.

Foto dell'autore

Poco più sotto una autentica opera d’arte che unisce meccanica a ristorazione.
Un motore con tanto di pistoni e carburatore in bella vista fanno da base a ciò che sembra essere un macina caffè.

Adoro Torino, sa regalarti piccole sorprese ad ogni angolo anche in zone dove non te lo aspetteresti.

Ho portato a termine la mia commissione e mi sono diretto verso l’ufficio ma con un sorriso sulle labbra per questa bella espressione di arte urbana.

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