Stranger Things - Stagione 3: la mia recensione (occhio a piccoli spoiler!)

Ho da poco terminato la terza stagione di Stranger Things, vista in 3 giorni a causa della mancanza di tempo libero 😅😅. Ho piacevolmente visto tutte le puntate senza mai annoiarmi ma sempre con curiosità e attenzione.Terminate l'ottava e ultima puntata, mi sono soffermato a discuterne con mia moglie, fan sia dalla prima puntata.

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Sicuramente i fratelli Duffers sono stramaledettamente bravi nell'inserire continuamente riferimenti ad alcuni film anni '80 ed il culmine è stato raggiunto dalla canzoncina The Neverending Story, colonna sonora del film fantasy cult La Storia Infinita cantata dal duo Dustin-Suzie, probabilmente la scena più divertente dell'intera serie TV!

Gli 8 episodi hanno una narrazione lineare, seguendo un filo logico che lega la terza stagione alle seconda, in cui i ragazzi di Hawkins devono fronteggiare un demone infido, il Mind Flyer, che accresce le sue forze in un luogo abbandonato, in attesa di scagliare il suo colpo finale.

Il gruppo di amici, assieme all'agente Hope e alla mamma di Will, deve affrontare diversi ostacoli e dividersi nel corso della terza stagione per affrontare non solo il sovrannaturale ma anche il loro oscuro di militari russi, che ingenuamente pensano di sfruttare i poteri del demone a proprio vantaggio.

Il finale lascia a bocca aperta e qualche dispiacere, ma anche tanti spunti per una quarta stagione già confermata! La terza stagione vede però rinforzarsi il gruppo di giovani combattenti: Robin Buckley collega e amica di Steve e Erica Sinclair, sorella di Lucas.

Questi due nuovi protagonisti, seppur nuovi entrati, saranno fondamentali nello sconfiggere i mostri, di qualsiasi natura essi siano 😎

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