Jack Ryan: l'action Amazon che non sbava e non stupisce

in #movies5 years ago (edited)

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Jack Ryan

Spy Story  e azione ai massimi livelli  

    Febbre da "peak tv"  
      

Più volte su questi schermi, nelle mie review ho sottolineato come oggi viviamo un momento in cui l'offerta di alto/altissimo livello in tv stia quasi superando la domanda.
Chi, come me, adora la serialità contemporanea non riesce ormai più a stare al passo dei tanti prodotti di eccellenza che ogni anno vengono proposti dalle varie emittenti.
Pensate che nel solo 2018 abbiamo assistito a nuove serie quali Sharp Objects, Killing Eve, Pose, Kidding, Castle Rock, Forever, Counterpart, Barry, Marvelous Mrs Maisel, Yellowstone, Bodyguard e altre ancora.
Almeno 10 titoli imperdibili, ovvero centinaia di ore investite nel guardare ciò che è nuovo sommate alle tante serie cult da seguire fedelmente anno dopo anno.
A questo aggiungete che Netflix non perde un colpo e che tanti colossi oggi stanno seguendo quella strada con Disney che sta per arrivare, Facebook, Apple e Youtube che hanno debuttato con i propri prodotti originali quest'anno e Hulu che scala posizioni mese dopo mese. In questo contesto Amazon non è stata di certo a guardare decidendo di virare strategicamente su pochi prodotti ma buoni, almeno nelle intenzioni. La casa di Bezos ha infatti abbandonato il vecchio binario di creare tanti pilot e sceglierne alcuni per investire in maniera decisa su una manciata di titoli in maniera massiccia con sforzi produttivi abnormi, cinematografici. Basti pensare all'investimento di 2 miliardi di dollari fatto sul Signore degli Anelli, creatura ancora non nata e già chiaccheratissima.
E'in questo contesto che lo scorso settembre è approdato sugli schermi Jack Ryan, adattamento di uno dei più famosi scritti di Tom Clancy.





    Spy-action al massimo livello  

Jack Ryan è interpretato dall'ottimo John Stracinsky, diretto, guidato da una serie di menti seriali di grande esperienza fra cui spicca Carlton Cuse. Al suo fianco una vecchia e solida conoscenza degli appassionati di The Wire, Wendell Pierce.
La serie non inventa o reinventa nulla ma quello che propone riesce a proporlo al massimo livello.
Jack Ryan si colloca tra le tante serie che partendo da uno sfondo di guerra terroristica dell'Islam verso l'Occidente provano a sviscerare trame e sottotrame politiche, spionistiche e geopolitiche. Non ci sono guizzi particolari, non c'è moltissima originalità nello sviluppo della storia ma tutto quello che viene girato viene fatto bene, benissimo.
Vi è tanta azione e quanto incappiamo in sparatorie, esplosioni e guerriglie lo facciamo da dentro, lo facciamo con un'immersione totale e claustrofobica.
Le vicende investigative sono per lo più molto credibili e ben messe in scena.
I personaggi non sono certo indimenticabili ma non sono mai piatti e appiattiti, avendo ognuno una forte profondità che regala interesse.
Lo sforzo produttivo è stato enorme, basti pensare che la serie viaggia fisicamente da una parte all'altra del globo, dalla Francia al medio oriente, passando ovviamente per l'America.
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   Intrattenimento puro  


Per chi è a caccia di un prodotto di puro intrattenimento Jack Ryan non tradisce, anzi alza l'asticella in modo considerevole.
Per chi cerca novità interessanti e originali allora un pizzico di delusione potrebbe affiorare.
Siamo nettamente dalle parti di Homeland, con un pizzico del tanto idolatrato 24 e del suo protagonista iconico Jack Bauer.
Rispetto ad Homeland mancano di certo le sfumature complottistiche e la lettura pedissequa dell'attualità, e manca anche un certo interesse di fondo per i personaggi principali e non ma a livello prettamente politico e tematico è indubbio che Jack Ryan peschi da li.
Pesca da li e dal cinema action per portare in scena la più grande produzione seriale di genere che si sia mai vista.
Lo fa in 8 puntate sontuose e piene di ritmo, perfetto per chi voglia godere uno spettacolo senza troppa complessità ma con tanti plot twist degni di nota, dovendo pagare la solita tassa della sospensione dell'incredulità.
Di questi tempi può sembrare poco, ma in fondo non lo è.





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Perso tra le montagne di Twin Peaks mi ritrovai ad Albuquerque dove un furgone mi trasportò a Westeros e a Westworld successivamente dove ritrovai una cabina telefonica inglese con un Dottore pronto a giocare a Basket o a Calcio con me e a parlare di sociale, politica, futuro, persi come fossimo sull'isola di Lost.




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Dalla sua prima quel giorno, ho visto solo i primi 4 episodi, devo finire di guardarlo perché la sua seconda stagione sarà legata a ciò che accade nel mio paese, il Venezuela, anche se sembra essere legato all'azione che si vedete nella prima stagione.

Molto d'accordo con voi per quanto riguarda il ritmo che ha ciascuno dei capitoli, con la vostra recensione vedo che rimane nel restante, ma rispetto ad essere originale, penso che non mostra nulla di nuovo.

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