Kevin Spacey e gli altri..

in #movies5 years ago

Qualche giorno fa discutendo con @pawpawpaw sull'ultima stagione di House of Cards ci è capitato di trascendere l'argomento seriale e parlare invece in maniera molto superficiale su quanto accaduto attorno al cosiddetto caso "Weinstein".

La discussione era emersa a causa del coinvolgimento di Kevin Spacey, mattatore della serie di Netflix per 5 anni, in uno scandalo dai contorni ancora fumosi.

Quello scandalo ha determinato l'allontanamento di Spacey dalla serie.

Odio ripetermi ma credo che, ovviamente, qualsiasi persona/personaggio che utilizzi la propria posizione di potere o autorevole per ottenere favori sessuali o comunque per forzare la mano di controparti maschili e femminili è fermamente da condannare. In caso dovessero esserci risvolti penali poi c'è sempre da augurarsi che si sfoci in denunce e condanne.

Detto questo oggi vorrei soffermarmi su quanto, all'interno del mondo dello spettacolo, questa caccia alle streghe possa portare a conseguenze disastrose.

House of Cards ne è l'esempio lampante ma anche "Tutti i soldi del mondo" che vedeva inizialmente protagonista lo stesso Kevin Spacey ne è un altro clamoroso esempio.

Ha fatto bene Netflix ad allontanare il 2 volte premio Oscar?

Si.

Ha fatto bene Netflix a regalare una stagione conclusiva di House of Cards senza KS?

Assolutamente no e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

House of Cards è stata House of Cards grazie a Kevin Spacey. Oltre a questo bisogna capire che essa non poteva avere senso senza l'attore.

E' come un Dexter senza Dexter Morgan o un Dr. House senza Gregory House. Semplicemente non ha senso d'esistere.

Se Netflix avesse deciso di chiudere la serie e basta non avrebbe fatto alcun errore.

Mescolare le questioni morali/etiche/penali a quelle artistiche non fa mai bene a nessuno.

Sono esistiti in passato centinaia di artisti che adottavano comportamenti inappropriati ma che hanno regalato quadri, opere, film leggendari.

Cosa sarebbe successo se qualcuno li avesse fermati, arginati in nome del politically correct?

Eh si perchè tutte le accuse rivolte a Spacey, ad esempio, sono ad oggi solo accuse. Non ci sono prove, non ci sono evidenze. Ci sono alcune testimonianze di comportamenti inappropriati sul set e una denuncia risalente a moltissimi anni fa che ad oggi non sembrerebbe avvalorata dai fatti.

Quello che però oggi abbiamo agli atti e che non potrà essere cancellato è che una delle serie più importanti della storia si è conclusa con un clamoroso buco nell'acqua. Un'operazione difficile con risultati disastrosi.

Non sarebbe stato meglio aspettare? Non sarebbe stato meglio chiudere la serie? Non sarebbe stato meglio a quel punto chiudere la serie, magari con un film o pochi episodi?

Tutto sarebbe stato più "opportuno" rispetto a quanto fatto.

Il valore artistico della serie è crollato.

Se prima degli eventi Weinsteiniani avremmo consigliato a tutti House of Cards, oggi forse, alla luce della pessima stagione finale, consiglieremmo di evitarne la visione.

Il danno, insomma, è artisticamente incalcolabile.

Ancor più curioso il fatto che in House of Cards il protagonista vive costantemente al di fuori del sottile confine fra cosa è legale e cosa no, fra cosa è opportuno e cosa no, fra cosa è giusto e cosa no. Frank Underwood è amato, è stato amato e odiato anche per questo. Lui delinque, architetta, uccide, sacrifica le pedine per il suo tornaconto e lo fa in combutta totale con Claire, sua moglie, anch'essa colpevole quanto lui.

Che una produzione del genere possa improvvisamente voltare le spalle alla sua gallina dalle uova d'oro e moralizzarsi è abbastanza curiosa come cosa.

E se domani KS risultasse estraneo ai fatti?

Ad Hollywood si sta scatenando una caccia alle streghe che ha già mietuto alcune vittime presumibilmente innocente.

Immagine priva di diritti di copyright

Attori allontanati per aver detto una parola di troppo. Altri per una battuta frizzantina che è stata interpretata come sessista. Altri addirittura per degli sguardi lascivi..

Siamo alle comiche insomma. Questo a mio avviso va a deturpare anche le grandi battaglie femministe che si scontreranno sempre e comunque con le tante donne che per i 15 minuti di celebrità hanno dimostrato di avere poco da perdere, inventandosi o reinventandosi storie avute o non avute con attori, produttori e registi illustri.

In Italia abbiamo avuto il caso clamoroso, e di scuola, di Fausto Brizzi.

Il regista romano forse non sarà un santo ma in tribunale ha vinto, stravinto perchè i fatti non sussistevano.

A lui erano state addossate delle accuse relative a svariate molestie su alcune donne. Reo di averle adescate e di aver flirtato con loro in maniera molto convinta egli era stato messo alla gogna sui social.

Lui anzichè umiliarsi di fronte a tutti o chiedere perdono, come altri son stati costretti a fare per salvare la carriera, ha deciso di denunciare in tribunale per calunnie e ha invitato le donne a denunciarlo per molestie.

Le ha sfidate.

Quello che è accaduto è che in molte si son tirate indietro, scomparendo. Altre han continuato ad attaccare sui social senza però, stranamente, adire per vie legali.

In tribunale ha vinto Brizzi. Nessun fatto sussisteva.

Questo non vuol dire che Brizzi fosse uno stinco di santo o che non ci abbia magari provato con qualche aspirante attrice (come accade dalla notte dei tempi) ma che non esiste alcuna evidenza tale da considerare Brizzi un molestatore, un delinquente o un fuorilegge.

Nel frattempo però Brizzi aveva dovuto interrompere le riprese del film, aveva visto alcun sponsor e produttori prendere le distanze. Stava vedendo affondare la sua carriera.

E se domani scoprissimo che anche le accuse verso Kevin Spacey erano infondate?

Cosa ci rimarrebbe?

Ci rimarrebbero gossip ed un House of Cards devastata.

Ai posteri l'ardua sentenza ma è indubbio che su certi temi è fondamentale tutelare le vittime ma è altrettanto fondamentale tutelare i diritti degli accusati, specie se accusati sui social e mai in tribunale..

Sort:  

Brevemente. La società americana è molto puritana (nonostante se ne vedano di cotte e di crude anche laggiù). Condivido l'opportunità di licenziare Spacey (anche se sono convinto che qualcuno dei produttori ci abbia pensato a lungo, perché la denuncia di molestie ecc. avrebbe potuto addirittura alzare l'audience del serial). Sul fatto di continuare la serie, credo ci siano anche questioni di contratti con le tv, di personale già assunto, di location ecc. La macchina filmica è enorme, quindi forse hanno dovuto farlo. Avranno valutato i pro e i contro. Ma non puoi annullare una serie di questo genere con facilità.
Per le denunce che potrebbero essere false come per Brizzi, intanto è bene che si sia aperta la pentola bollente.
Rimane la grande tristezza per non poter vedere ancora (almeno per ora) un grande attore come Kevin Spacey.

Condivido tutto.
Non sappiamo dietro cosa ci possa essere. Io dico solo che anche in un'epoca di "consumismo televisivo" il valore artistico va preservato.

Sono in pieno accordo.

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