Fino all'Ultimo

in #music5 years ago

Sanremo si sa porta con se sempre qualche polemica e qualche chicca giornalistica da appuntarsi.

Quest'anno però tutto ciò che doveva essere di contorno alla competizione è sfociato in un quadro desolante della società italiana.

Un teatro dell'assurdo che ha visto confluire opinioni di cantanti, giornalisti e persino politici come mai prima si era visto.

Sanremo come specchio della nostra società.

Verissimo. Purtroppo.

Era stato il festival delle polemiche sin dall'inizio o meglio ancor prima che Sanremo cominciasse.

Baglioni quasi sull'orlo dell'epurazione per aver espresso un'opinione di buon senso in favore dei migranti.

E poi la Meloni ad intitolarsi il festival perchè solo italiano e altri a parlare di Festival sovranista.

Un continuo rincorrere quello che stava accadendo per provare ad avere qualche followers, pardon elettore, in più.

E cosi che la gara ebbe inizio e nella noia generale abbiamo assistito allo scorrere di 24 cantanti molto eterogenei che hanno presentato canzoni pop, canzoni classicissime ma anche rap e rock. La qualità insomma sembrava essere mediamente accettabile.

Si è arrivati poi alla serata finale con un terzetto a battersi per la vittoria finale. Un terzetto inatteso e che probabilmente, anzi togliamo il probabilmente, non costituiva affatto le 3 canzoni migliori.

Son rimaste fuori canzoni come quelle della Bertè, di Daniele Silvestri, degli Zen Circus e di Simone Cristicchi giusto per citarne alcuni per lasciare spazio a Mahmood, Il Volo e Ultimo. 

A vincere sarà Mahmood scatenando polemiche surreali alimentate anche se non soprattutto dal grande sconfitto e secondo classificato Ultimo.

Secondo il cantautore vincitore di Sanremo giovani 2018 il problema sarebbe stato causato da giornalisti, giuria d'onore e sala stampa rei di aver preferito l'italo egiziano a lui.

Il televoto aveva infatti premiato Ultimo attribuendogli oltre il 40% delle preferenze. Da qui le polemiche e la richiesta a gran voce che Sanremo venisse data in mano al pubblico sin dal prossimo anno.

Un Sanremo populista insomma e non popolare.

Immagine priva di diritti di copyright

Tutti, compreso Marcello Foa, Salvini e Di Maio hanno acclamato Ultimo, chiedendo a gran voce che solo il "popolo" votasse.

Si dimenticano questi signori che le ultime 3 volte che ha votato solo il pubblico a vincere siano stati:

Marco Carta

Valerio Scanu

Emma Marrone

Non esattamente Mina, Celentano e Battisti insomma.

Inoltre il televoto è stato in passato facilmente aggirato introducendo squadroni di persone che votavano su indicazione o a volte a pagamento per questo o quell'altro. Inoltre ogni persona da casa potrebbe votare più volte. Non esattamente una gran forma di democrazia. Aggiungiamo anche che nell'epoca dei talent la massa voterebbe il proprio idolo da talent e questa edizione è stata l'ennesima dimostrazione di come dei 4-5 ragazzotti da talent non se ne salvasse manco uno.

Una polemica surreale con un ragazzotto che fino all'altro ieri non conosceva nessuno e che adesso si permette di accusare stampa, organizzazione e giornalisti per essere stati di intralcio.

In pochi però sono andati a scontrarsi contro Ultimo. Quasi tutti hanno propagandato il potere al popolo.

Viviamo in tempi surreali. Tempi in cui nella giuria d'onore, c'è da dire, vi erano personaggi che di musica ci capiscono meno di una persona che di musica ci capisce poco. Severgnini ad esempio, membro della giuria, ha ammesso candidamente di non capirci un H di musica e che la sua canzone preferita era quella degli Ex-Otago, probabilmente la peggiore canzone del festival e che fra i 3 finalisti gli è piaciuta la storia di Mahmood più che la canzone.

Accade poi che i giornalisti in sala stampa si mettano a fischiare il Volo, gruppo reo di essere volato in finale e che a detta dei giornalisti non meritava quella posizione.

Si è persa la misura.

La misura è colma.

Tutto è concesso.

Non esistono ruoli. Non esistono discriminanti. Non esiste alcun filtro. Non esiste rispetto.

Vale tutto. E noi continuiamo a restare spettatori.

Fino all'ULTIMO.

Sort:  

Un festival del surrealismo 😂 post centratissimo.

Bell'articolo, complimenti, ottima analisi del Festival, personalmente mi è piaciuta la canzone della Bertè, e vederla fuori dal podio è stato abbastanza surreale, non li aspettavo un podio del genere, pur non essendo scandaloso ma sicuramente strano e anomalo

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Grazie mad

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