AIDS: il male degli anni Ottanta e non solo
Utilizzo Facebook solo per seguire alcune pagine interessanti, tra cui "Le foto che hanno segnato un'epoca", in cui quotidianamente pubblicano foto importanti che hanno segnato un periodo o che sono diventate simbolo di qualcosa. Un paio di giorni fa è stata pubblicata una foto abbastanza cruenta ma significativa: David Kirby, ragazzo malato di AIDS, immortalato nell'istante in cui ha esalato il suo ultimo respiro...
Fonte: https://allthatsinteresting.com/david-kirby
Cos'è l'AIDS?
AIDS è l'acronimo di Acquired Immune Deficiency Syndrome ossia sindrome da immunodeficienza acquisita ossia una patologia del sistema immunitario, causata da un virus che ne inibisce il corretto funzionamento e ciò espone l'organismo ad enormi rischi. Anche un semplice raffreddore, in assenza di anticorpi, può risultare mortale. L'infezione avviene tramite materiale biologico (sangue e soprattutto sperma, molto meno nelle secrezioni vaginali) e per questo negli anni 80, periodo storico in cui purtroppo l'AIDS ha raggiunto il suo punto massimo di contagio, fu additata come la malattia dei tossicodipendenti e degli omosessuali.
Passato
Il virus HIV nasce in Africa, dai primati (scimmie) negli anni 50' e la malattia si pensa essere stata trasmessa inizialmente ai cacciatori, i quali uccidevano i primati per nutrimento e per il commercio delle loro pellicce. Tra le vittime celebri di questa bestia di malattia, ricordiamo anche il cantante dei Queen, Freddy Mercury, la cui morte ha amplificato in tutto il mondo il significato di HIV e incentivato la ricerca nella creazione di farmaci ad hoc.
Immagine priva di diritti - PEXEL
In questo contesto, è inserita la foto di David Kirby, un ragazzo affetto da AIDS che, dopo aver contratto la malattia, nella sua fase terminale, ha deciso di trascorrere gli ultimi giorni tra le braccia della sua famiglia. La foto è stata scattata da Therese Frare, una giovane studentessa di foto-giornalismo dell'università dell’Ohio, con l'autorizzazione della famiglia di David, e divenne il simbolo dell'AIDS nel mondo, un faro che illuminò questa oscura malattia. Tra l'altro ho letto che questa foto venne utilizzata in una campagna pubblicitaria della Benetton, e se da una parte voleva essere un veicolo per diffondere l'esistenza della malattia, dall'altra fu criticata per il cattivo gusto con fini prettamente commerciali.
Presente
Grazie alla ricerca, negli ultimi decenni sono stati creati dei farmaci selettivi che hanno depotenziato l'aggressività del virus e ne hanno ridotto notevolmente il contagio. Il problema tutt'oggi che impedisce il debellamento dell'AIDS è il costo delle terapie e dei farmaci e quindi l'impossibilità di curarsi per chi vive in Paesi poveri e per una parte della popolazione degli Stati Uniti che non sono coperti dall'assistenza sanitaria.
Immagine priva di diritti - PEXEL
Futuro
L'augurio e la speranza è che la ricerca possa trovare soluzioni meno costose e più efficaci e che, con l'aiuto dei Paesi sviluppati, si possano inviare cure in quei territori nel mondo, ad oggi, ancora ad alto rischio d'infezione e mortalità. e poter gridare un giorno: l'AIDS è stata debellata!
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Speriamo speriamo davvero, anche se non ero nel mezzo degli anni 8o, quella malattia essendo comunque nata in quegli anni ne sentivo parlare spesso e c'erano molti film sul tema e un altra famosa foto con il ragazzo pieno del sarcoma di karposi, oggi peccato se ne parla sempre meno.
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C'è un bellissimo film che ne parla bene, si chiama Philadelphia con Tom Hanks. Se non l'hai mai visto, te lo consiglio. Molto toccante
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